My thesis introduces the Japanese writer Matsuda Aoko and her collection of short stories Obachantachi no iru tokoro (translated as "La terra delle donne selvagge"). The first half of the thesis consist in a translation of five stories, which in terms of themes, style and characters were the most suitable for seizing and exemplifying Matsuda's narrative: : Migaki ga kakeru (“Farsi belle”), Botangara no tōrō (“Le lanterne delle peonie”), Hina chan (“Hina”), Rinkishii (“La possessiva”), Obachantachi no iru tokoro (“La terra delle donne selvagge. In the second part of the thesis it has been analyzed how both past theater genres such as rakugo and kabuki and also folklore culture have influenced Matsuda’s writing not only in terms of content but also from an aesthetic and stylistic point of view. Next, a socio-historical contextualization of the collection is provided in order to define the author's perspective on some contemporary social and economic issues such as globalization, the role of women in society along with the conditions of precarious workers in Japan. Particular focus is given to Matsuda Aoko's harsh criticism of society, which positions her in the contemporary female literary current that exploits folkloric tradition as an intertext for a feminist rewriting. This kind of literature defines itself as an intervention literature and aims at reforming the cognitive systems of the community, in this case gender and sexuality. Matsuda uses irony and the aesthetics of the grotesque in order to make the critique more effective given that they generate both humor and a sense of uneasiness in the reader. The criticism of Obachantachi no iru tokoro is not only passive as it is not limited to the subtle deconstruction and accusation of stereotypes. Instead, it suggest an alternative, an escape, or even better, an “inside out” world in which all marginal figures can be forgiven and gain power. In the stories this is realized in two ways, that is through an utopic company in which characters work and through a physical and metaphoric metamorphosis. The latter is a theme is intended by the author as a synonym of future opportunity and hope. Lastly, in order to consider Matsuda as part of the wider literary panorama of Japanese literature, a comparison with the so called “queen of noir” Kirino Natsuo follows. On the one hand Matsuda shares with Kirino most of the artistic aims such as the social criticism, on the other they express them through different narrative solutions.
Nella tesi è stata introdotta la figura letteraria di Matsuda Aoko e la sua raccolta di racconti brevi Obachantachi no iru tokoro, titolo tradotto nella presente tesi come “La terra delle donne selvagge”. La prima metà della tesi è rivolta alla traduzione delle prime cinque storie, che per tematiche, stile e personaggi sono risultate le più adatte a cogliere ed esemplificare la narrativa di Matsuda in tutte le sue forme: Migaki ga kakeru (“Farsi belle”), Botangara no tōrō (“Le lanterne delle peonie”), Hina chan (“Hina”), Rinkishii (“La possessiva”), Obachantachi no iru tokoro (“La terra delle donne selvagge. Nella seconda parte della tesi si analizza come forme di teatro passate quali il rakugo e il kabuki, ma anche la cultura folkloristica, abbiano influenzato la scrittura dell’autrice non solo per contenuti ma anche da un punto di vista estetico-stilistico. In seguito viene fornita una contestualizzazione storico-sociale della raccolta, al fine di definire il punto di vista dell’autrice su alcune tematiche contemporanee quali la globalizzazione, la visione e condizione della donna e dei precari in Giappone. In particolare la produzione di Matsuda Aoko rivolge un’aspra critica verso la società e si può far rientrare in quel filone di narrativa contemporanea femminile che sfrutta la tradizione folklorica classica come intertesto per una riscrittura di matrice femminista. Questo tipo di letteratura è quindi una letteratura d’intervento, atta a riformare i sistemi cognitivi della comunità, e in particolare, in questo caso, riguardo al genere e la sessualità. Per far ciò Matsuda si serve dell’ironia e dell’estetica del grottesco: esse generano sia humour sia un senso di inquietudine nel lettore. Il criticismo di Obachantachi no iru tokoro non è però solo di tipo passivo, ovvero non si limita all’accusa più o meno sottile degli stereotipi collegati alla diversità o alla società stessa, ma si fa attivo nel suo proporre un’alternativa, una via di fuga, un mondo altro “ribaltato” in cui tutte le figure marginali possono ottenere il riscatto che nella realtà è impossibile. Ciò a livello narrativo si concretizza in due modi, ovvero l’ideazione di un’azienda misteriosa in cui sono impiegati i vari personaggi e la possibilità di questi ultimi di “rinascere” grazie a una metamorfosi: quest’ultimo è un tema particolarmente caro all’autrice in quanto sinonimo di possibilità e speranza. Infine, allo scopo di inserire Matsuda nel panorama letterario più ampio della letteratura femminile giapponese, segue un confronto la regina del noir Kirino Natsuo, con cui condivide gran parte degli intenti artistico-sociali e delle questioni affrontate, in primis quella della critica sociale: la scelta è stata dunque ponderata sulla base di un percorso parallelo da parte delle due autrici, sfociato tuttavia in delle soluzioni narrative differenti.
Creature grottesche ed entità liminali: tra folklore e contemporaneità nel mondo narrativo di Obachantachi no iru tokoro di Matsuda Aoko
RUSSO, VALENTINA
2019/2020
Abstract
Nella tesi è stata introdotta la figura letteraria di Matsuda Aoko e la sua raccolta di racconti brevi Obachantachi no iru tokoro, titolo tradotto nella presente tesi come “La terra delle donne selvagge”. La prima metà della tesi è rivolta alla traduzione delle prime cinque storie, che per tematiche, stile e personaggi sono risultate le più adatte a cogliere ed esemplificare la narrativa di Matsuda in tutte le sue forme: Migaki ga kakeru (“Farsi belle”), Botangara no tōrō (“Le lanterne delle peonie”), Hina chan (“Hina”), Rinkishii (“La possessiva”), Obachantachi no iru tokoro (“La terra delle donne selvagge. Nella seconda parte della tesi si analizza come forme di teatro passate quali il rakugo e il kabuki, ma anche la cultura folkloristica, abbiano influenzato la scrittura dell’autrice non solo per contenuti ma anche da un punto di vista estetico-stilistico. In seguito viene fornita una contestualizzazione storico-sociale della raccolta, al fine di definire il punto di vista dell’autrice su alcune tematiche contemporanee quali la globalizzazione, la visione e condizione della donna e dei precari in Giappone. In particolare la produzione di Matsuda Aoko rivolge un’aspra critica verso la società e si può far rientrare in quel filone di narrativa contemporanea femminile che sfrutta la tradizione folklorica classica come intertesto per una riscrittura di matrice femminista. Questo tipo di letteratura è quindi una letteratura d’intervento, atta a riformare i sistemi cognitivi della comunità, e in particolare, in questo caso, riguardo al genere e la sessualità. Per far ciò Matsuda si serve dell’ironia e dell’estetica del grottesco: esse generano sia humour sia un senso di inquietudine nel lettore. Il criticismo di Obachantachi no iru tokoro non è però solo di tipo passivo, ovvero non si limita all’accusa più o meno sottile degli stereotipi collegati alla diversità o alla società stessa, ma si fa attivo nel suo proporre un’alternativa, una via di fuga, un mondo altro “ribaltato” in cui tutte le figure marginali possono ottenere il riscatto che nella realtà è impossibile. Ciò a livello narrativo si concretizza in due modi, ovvero l’ideazione di un’azienda misteriosa in cui sono impiegati i vari personaggi e la possibilità di questi ultimi di “rinascere” grazie a una metamorfosi: quest’ultimo è un tema particolarmente caro all’autrice in quanto sinonimo di possibilità e speranza. Infine, allo scopo di inserire Matsuda nel panorama letterario più ampio della letteratura femminile giapponese, segue un confronto la regina del noir Kirino Natsuo, con cui condivide gran parte degli intenti artistico-sociali e delle questioni affrontate, in primis quella della critica sociale: la scelta è stata dunque ponderata sulla base di un percorso parallelo da parte delle due autrici, sfociato tuttavia in delle soluzioni narrative differenti. File | Dimensione | Formato | |
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