Di origine antichissima, il genere letterario degli Specula principis fornì per secoli la base dell'educazione letteraria, politica e morale dei futuri sovrani. Alla sua popolarità contribuì il movimento culturale di traduzione promosso dal califfo Abbaside al-Maʼmūn all'interno del bayt al-Ḥikmah dove furono tradotte soprattutto dal pehlevi migliaia di opere letterarie scientifiche e umanistiche, tra le quali il Pañcatantra, opera in lingua sanscrita divisa in cinque libri basata su una serie di insegnamenti politico-morali ricalcanti il genere favolistico, tradotta in pehlevi dal celebre medico persiano Burzoe, volta in arabo da Ibn al-Muqaffaʻ con il titolo di Kitāb Kalīla wa-Dimna e in numerose altre lingue. Attraverso cinque favole presenti sia nella versione sanscrita che in quella araba, evidenziandone differenze e analogie, si è cercato di dimostrare come il Kitāb Kalīla wa-Dimna abbia subìto più un processo di rielaborazione che di traduzione, data oggi la mancanza della versione originale sanscrita e soprattutto di quella in pehlevi di Burzoe.
Il Pañcatantra e il Kitāb Kalīla wa-Dimna a confronto: storia e tradizione dell'educazione regale tra Oriente e Occidente
RIMINUCCI, ERIKA
2019/2020
Abstract
Di origine antichissima, il genere letterario degli Specula principis fornì per secoli la base dell'educazione letteraria, politica e morale dei futuri sovrani. Alla sua popolarità contribuì il movimento culturale di traduzione promosso dal califfo Abbaside al-Maʼmūn all'interno del bayt al-Ḥikmah dove furono tradotte soprattutto dal pehlevi migliaia di opere letterarie scientifiche e umanistiche, tra le quali il Pañcatantra, opera in lingua sanscrita divisa in cinque libri basata su una serie di insegnamenti politico-morali ricalcanti il genere favolistico, tradotta in pehlevi dal celebre medico persiano Burzoe, volta in arabo da Ibn al-Muqaffaʻ con il titolo di Kitāb Kalīla wa-Dimna e in numerose altre lingue. Attraverso cinque favole presenti sia nella versione sanscrita che in quella araba, evidenziandone differenze e analogie, si è cercato di dimostrare come il Kitāb Kalīla wa-Dimna abbia subìto più un processo di rielaborazione che di traduzione, data oggi la mancanza della versione originale sanscrita e soprattutto di quella in pehlevi di Burzoe.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/155312