Il microbiota intestinale ha diversi ruoli tra cui: la difesa contro i patogeni intestinali, lo sviluppo di un epitelio e di un sistema immunitario sani, l'apporto di nutrienti all'ospite tramite attività fermentative e metaboliche, il metabolismo di alcuni farmaci e agenti cancerogeni e l'influenza sull'accumulo di tessuto adiposo. L '"intestino sano" è correlato al benessere e alla salute dell'ospite, che deve gran parte della sua salute all'intestino. Condizioni di disbiosi possono, al contrario, essere connesse a patologie gastro-intestinali e ad una aumentata permeabilità intestinale. Saccharomyces boulardii (S. boulardii) è un lievito non patogeno scoperto nel 1923 da un microbiologo francese in Indocina, ampiamente utilizzato nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi gastrointestinali. In quanto lievito, si distingue dai probiotici batterici per la sua resistenza al trattamento antibiotico. S. boulardii può esercitare diverse azioni: a livello del lume intestinale e a livello della mucosa. Le varie modalità di azione agiscono di concerto per contrastare le infezioni e supportare la funzione di barriera e la rigenerazione del tessuto intestinale. Studi scientifici riferiscono che il ceppo S. boulardii CNCM I-745 si è dimostrato efficace nel contrastare la disbiosi batterica, nella prevenzione della diarrea indotta da antibiotici e nel prevenire gli enormi cambiamenti nella composizione del microbioma osservati dopo l'uso di antibiotici. Nelle condizioni di allevamento, data la convivenza di molti animali, spesso si verificano episodi di disbiosi. Al momento esistono pochi studi sull'azione di S. boulardii condotti sugli animali d'affezione sani, tenuti in condizioni di allevamento, al fine di valutare l'efficacia nel mantenere le condizioni di eubiosi dell'intestino e di benessere dell'intero organismo. L'obiettivo del presente studio è stato di dimostrare l'efficacia dell'additivo nell'eubiosi intestinale e nel benessere del cane, focalizzandosi su parametri nutrizionali e fecali nel rispetto del benessere animale senza utilizzare metodologie invasive. È stato effettuato uno studio di 35 giorni su 25 cani sani di razza American Staffordshire Terrier, divisi in due gruppi omogenei: un gruppo controllo e un gruppo trattato a cui è stato somministrato giornalmente S. boulardii al dosaggio di 1 x 109 cfu/kg mangime. Gli effetti sono stati valutati su parametri zootecnici e nutrizionali e su parametri fecali. Nessuna differenza significativa nei gruppi è stata rilevata circa il body weight, il body condition score, il ph fecale e il fecal score. Ciò suggerisce che la dieta utilizzata è stata formulata correttamente e che S. boulardii non ha influenzato negativamente questi parametri. A supportare l'effetto positivo del trattamento è stata la decrescita significativa nel gruppo trattato di calprotectina e IgA fecali, parametri indice di attivazione del sistema immunitario su stimolo patogeno e indicano un possibile miglioramento del benessere intestinale. È stata inoltre riscontrata una significativa diminuzione del cortisolo fecale nei soggetti trattati, possibile segnale di miglior adattamento dell'animale alle sfide ambientali e minor stress. Studi per un periodo più lungo di somministrazione e valutazioni sulle caratteristiche del microbiota permetteranno di supportare meglio l'efficacia di S. boulardii come probiotico, nonché la validità dei parametri fecali considerati per valutare il benessere intestinale nei cani.
Effetti dell'integrazione di Saccharomyces boulardii CNCM I-745 nei cani adulti in allevamento
GABRIELE, VALERIA
2019/2020
Abstract
Il microbiota intestinale ha diversi ruoli tra cui: la difesa contro i patogeni intestinali, lo sviluppo di un epitelio e di un sistema immunitario sani, l'apporto di nutrienti all'ospite tramite attività fermentative e metaboliche, il metabolismo di alcuni farmaci e agenti cancerogeni e l'influenza sull'accumulo di tessuto adiposo. L '"intestino sano" è correlato al benessere e alla salute dell'ospite, che deve gran parte della sua salute all'intestino. Condizioni di disbiosi possono, al contrario, essere connesse a patologie gastro-intestinali e ad una aumentata permeabilità intestinale. Saccharomyces boulardii (S. boulardii) è un lievito non patogeno scoperto nel 1923 da un microbiologo francese in Indocina, ampiamente utilizzato nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi gastrointestinali. In quanto lievito, si distingue dai probiotici batterici per la sua resistenza al trattamento antibiotico. S. boulardii può esercitare diverse azioni: a livello del lume intestinale e a livello della mucosa. Le varie modalità di azione agiscono di concerto per contrastare le infezioni e supportare la funzione di barriera e la rigenerazione del tessuto intestinale. Studi scientifici riferiscono che il ceppo S. boulardii CNCM I-745 si è dimostrato efficace nel contrastare la disbiosi batterica, nella prevenzione della diarrea indotta da antibiotici e nel prevenire gli enormi cambiamenti nella composizione del microbioma osservati dopo l'uso di antibiotici. Nelle condizioni di allevamento, data la convivenza di molti animali, spesso si verificano episodi di disbiosi. Al momento esistono pochi studi sull'azione di S. boulardii condotti sugli animali d'affezione sani, tenuti in condizioni di allevamento, al fine di valutare l'efficacia nel mantenere le condizioni di eubiosi dell'intestino e di benessere dell'intero organismo. L'obiettivo del presente studio è stato di dimostrare l'efficacia dell'additivo nell'eubiosi intestinale e nel benessere del cane, focalizzandosi su parametri nutrizionali e fecali nel rispetto del benessere animale senza utilizzare metodologie invasive. È stato effettuato uno studio di 35 giorni su 25 cani sani di razza American Staffordshire Terrier, divisi in due gruppi omogenei: un gruppo controllo e un gruppo trattato a cui è stato somministrato giornalmente S. boulardii al dosaggio di 1 x 109 cfu/kg mangime. Gli effetti sono stati valutati su parametri zootecnici e nutrizionali e su parametri fecali. Nessuna differenza significativa nei gruppi è stata rilevata circa il body weight, il body condition score, il ph fecale e il fecal score. Ciò suggerisce che la dieta utilizzata è stata formulata correttamente e che S. boulardii non ha influenzato negativamente questi parametri. A supportare l'effetto positivo del trattamento è stata la decrescita significativa nel gruppo trattato di calprotectina e IgA fecali, parametri indice di attivazione del sistema immunitario su stimolo patogeno e indicano un possibile miglioramento del benessere intestinale. È stata inoltre riscontrata una significativa diminuzione del cortisolo fecale nei soggetti trattati, possibile segnale di miglior adattamento dell'animale alle sfide ambientali e minor stress. Studi per un periodo più lungo di somministrazione e valutazioni sulle caratteristiche del microbiota permetteranno di supportare meglio l'efficacia di S. boulardii come probiotico, nonché la validità dei parametri fecali considerati per valutare il benessere intestinale nei cani.File | Dimensione | Formato | |
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