Il presente lavoro di tesi è dedicato all'edizione, trascrizione in caratteri latini e traduzione di due testi contenuti nei manoscritti BN Malta 481 e BNE 6016. In particolare i due testi analizzati contengono due versioni del ciclo narrativo 'Munāǧāt Mūsā', titolo con cui in arabo viene indicato l'episodio del colloquio di Mosè con Dio sul Monte Sinai, contenute nella letteratura aljamiada. Prima di effettuare il lavoro sul testo, si è descritto dettagliatamente la storia di questo ciclo narrativo, sia nella letteratura arabo-islamica: a partire dal Corano, per passare poi attraverso le più importanti 'Storie dei Profeti'; che in nella letteratura aljamiada. Con questo termine si designa un genere di letteratura molto particolare: quella prodotta dalla comunità morisca spagnola dopo la reconquista dei territori al-Andalus da parte dei sovrani cristiani. La peculiarità di questi testi è la lingua in cui sono redatti, essi infatti sono composti in lingua spagnola, ma scritta in caratteri latini. La scelta di ricorrere a questo espediente fu dettata dalla situazione in cui ormai i moriscos vivevano, le autorità cristiane infatti arrivarono ad obbligare questa comunità ad abbracciare il cristianesimo, attraverso battesimi e conversioni forzati, pena l'incarcerazione o la morte. Questi manoscritti, nascosti dai moriscos e ritrovati poi nelle loro case a partire dal XVIII secolo, contengono per lo più traduzioni dall'arabo allo spagnolo dei più importanti testi della letteratura islamica: Corano, commentari coranici, testi giuridici etc¿. A questo ingente lavoro di traduzione furono sottoposte anche le celebri 'Storie dei Profeti', leggende e storie dedicate ai diversi profeti biblici citati nel Corano, all'interno delle quali si collocano i due testi qui studiati, che venivano letti con l'intento di educare e intrattenere i la comunità dei fedeli. Questi ormai cercavano sempre più di non perdere le loro origini islamiche, nonostante l'inesorabile declino della loro situazione, la quale giunse al termine nel 1609, quando Felipe III decretò l'espulsione definitiva dei moriscos dalla Spagna.
La storia di Mosè nella letteratura in aljamiado: Edizione, trascrizione e traduzione dei MS BN Malta 481 e BNE 6016
CIPOLLETTI, VIVIANA
2015/2016
Abstract
Il presente lavoro di tesi è dedicato all'edizione, trascrizione in caratteri latini e traduzione di due testi contenuti nei manoscritti BN Malta 481 e BNE 6016. In particolare i due testi analizzati contengono due versioni del ciclo narrativo 'Munāǧāt Mūsā', titolo con cui in arabo viene indicato l'episodio del colloquio di Mosè con Dio sul Monte Sinai, contenute nella letteratura aljamiada. Prima di effettuare il lavoro sul testo, si è descritto dettagliatamente la storia di questo ciclo narrativo, sia nella letteratura arabo-islamica: a partire dal Corano, per passare poi attraverso le più importanti 'Storie dei Profeti'; che in nella letteratura aljamiada. Con questo termine si designa un genere di letteratura molto particolare: quella prodotta dalla comunità morisca spagnola dopo la reconquista dei territori al-Andalus da parte dei sovrani cristiani. La peculiarità di questi testi è la lingua in cui sono redatti, essi infatti sono composti in lingua spagnola, ma scritta in caratteri latini. La scelta di ricorrere a questo espediente fu dettata dalla situazione in cui ormai i moriscos vivevano, le autorità cristiane infatti arrivarono ad obbligare questa comunità ad abbracciare il cristianesimo, attraverso battesimi e conversioni forzati, pena l'incarcerazione o la morte. Questi manoscritti, nascosti dai moriscos e ritrovati poi nelle loro case a partire dal XVIII secolo, contengono per lo più traduzioni dall'arabo allo spagnolo dei più importanti testi della letteratura islamica: Corano, commentari coranici, testi giuridici etc¿. A questo ingente lavoro di traduzione furono sottoposte anche le celebri 'Storie dei Profeti', leggende e storie dedicate ai diversi profeti biblici citati nel Corano, all'interno delle quali si collocano i due testi qui studiati, che venivano letti con l'intento di educare e intrattenere i la comunità dei fedeli. Questi ormai cercavano sempre più di non perdere le loro origini islamiche, nonostante l'inesorabile declino della loro situazione, la quale giunse al termine nel 1609, quando Felipe III decretò l'espulsione definitiva dei moriscos dalla Spagna.File | Dimensione | Formato | |
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