La coscienza ancora oggi viene considerata da molti pensatori uno dei grandi misteri ancora da risolvere. Questo scritto si propone di analizzare due differenti prospettive con cui è possibile approcciarsi a questo fenomeno rimanendo comunque all'interno di un paradigma fisicalista. Nello specifico verrà preso in considerazione il pensiero di Daniel Dennett e dei coniugi Churchland. Questi autori condividono una visione fisicalista ed evoluzionista della realtà, ritenendo dunque che la coscienza, in quanto fenomeno naturale, sia spiegabile attraverso le leggi della fisica e della biologia. Una delle grandi difficoltà di queste teorie è quella di fornire una spiegazione della percezione che ogni uomo ha di se stesso in quanto individuo cosciente. Le ultime ricerche in campo neurobiologico affermano, infatti, che non vi è alcun centro fisico responsabile della coscienza, o della creazione del sé. Come è possibili allora che dalla semplice attività cerebrale si generi l'illusione di un ¿io¿ cosciente? In questo scritto si cercherà in un primo momento di definire l'ambito del fisicalismo e dell'evoluzionismo e successivamente verrà affrontato il tema della coscienza all'interno della filosofia di Daniel Dennett e dei coniugi Churchland.
Daniel Dennett e i coniugi Churchland: una prospettiva evoluzionista sulla coscienza
ZESE, MICHELE
2015/2016
Abstract
La coscienza ancora oggi viene considerata da molti pensatori uno dei grandi misteri ancora da risolvere. Questo scritto si propone di analizzare due differenti prospettive con cui è possibile approcciarsi a questo fenomeno rimanendo comunque all'interno di un paradigma fisicalista. Nello specifico verrà preso in considerazione il pensiero di Daniel Dennett e dei coniugi Churchland. Questi autori condividono una visione fisicalista ed evoluzionista della realtà, ritenendo dunque che la coscienza, in quanto fenomeno naturale, sia spiegabile attraverso le leggi della fisica e della biologia. Una delle grandi difficoltà di queste teorie è quella di fornire una spiegazione della percezione che ogni uomo ha di se stesso in quanto individuo cosciente. Le ultime ricerche in campo neurobiologico affermano, infatti, che non vi è alcun centro fisico responsabile della coscienza, o della creazione del sé. Come è possibili allora che dalla semplice attività cerebrale si generi l'illusione di un ¿io¿ cosciente? In questo scritto si cercherà in un primo momento di definire l'ambito del fisicalismo e dell'evoluzionismo e successivamente verrà affrontato il tema della coscienza all'interno della filosofia di Daniel Dennett e dei coniugi Churchland.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/155185