Valutare con precisione le reazioni ad un evento traumatico, specie per quanto riguarda una presunta simulazione, risulta spesso difficile, a causa dell'eterogeneità con cui la sintomatologia post-traumatica si manifesta. Gli strumenti di misura attualmente più diffusi in ambito diagnostico si basano principalmente su una valutazione dei sintomi da parte del soggetto stesso (questionari self-report), dunque, si risente la mancanza di uno strumento di misura adeguato, che consenta di pervenire ad una valutazione quanto più possibile oggettiva. Obiettivo generale del presente studio è, pertanto, comprendere se il test di Rorschach, in associazione ad una procedura di analisi del tracciato audio dell'esaminato, possa essere in grado di discriminare tra una patologia di origine post-traumatica reale e una simulata, per mezzo del confronto tra due soggetti (un onesto e un simulatore). L'ipotesi di base che alcune caratteristiche dello spettro vocalico, se associate ad un trauma, subiscano delle variazioni sostanziali, difficilmente manipolabili in maniera volontaria, è confermata dai risultati dei dati relativi alla somministrazione audioregistrata del Test di Rorschach (R-PAS), successivamente analizzati per mezzo del software di analisi vocale PRAAT. Infatti, oltre a non emergere variazioni eccessivamente rilevanti nei valori delle variabili Rorschach relative al trauma, i tracciati audio dei due partecipanti, seppur con qualche differenza, risultano quasi sovrapponibili. In ragione di ciò, il presente studio può fungere da base preliminare per una successiva ricerca, inizialmente volta a indagare il medesimo costrutto in un gruppo più ampio di partecipanti, per poi estendere, potenzialmente, l'analisi all'ambito clinico, coinvolgendo soggetti con una reale diagnosi di PTSD.
L'analisi del tracciato vocale durante il Test di Rorschach (R-PAS) come potenziale discriminante tra sintomatologia post-traumatica autentica e simulata: uno studio sperimentale
SALERNO, CRISTIANA
2019/2020
Abstract
Valutare con precisione le reazioni ad un evento traumatico, specie per quanto riguarda una presunta simulazione, risulta spesso difficile, a causa dell'eterogeneità con cui la sintomatologia post-traumatica si manifesta. Gli strumenti di misura attualmente più diffusi in ambito diagnostico si basano principalmente su una valutazione dei sintomi da parte del soggetto stesso (questionari self-report), dunque, si risente la mancanza di uno strumento di misura adeguato, che consenta di pervenire ad una valutazione quanto più possibile oggettiva. Obiettivo generale del presente studio è, pertanto, comprendere se il test di Rorschach, in associazione ad una procedura di analisi del tracciato audio dell'esaminato, possa essere in grado di discriminare tra una patologia di origine post-traumatica reale e una simulata, per mezzo del confronto tra due soggetti (un onesto e un simulatore). L'ipotesi di base che alcune caratteristiche dello spettro vocalico, se associate ad un trauma, subiscano delle variazioni sostanziali, difficilmente manipolabili in maniera volontaria, è confermata dai risultati dei dati relativi alla somministrazione audioregistrata del Test di Rorschach (R-PAS), successivamente analizzati per mezzo del software di analisi vocale PRAAT. Infatti, oltre a non emergere variazioni eccessivamente rilevanti nei valori delle variabili Rorschach relative al trauma, i tracciati audio dei due partecipanti, seppur con qualche differenza, risultano quasi sovrapponibili. In ragione di ciò, il presente studio può fungere da base preliminare per una successiva ricerca, inizialmente volta a indagare il medesimo costrutto in un gruppo più ampio di partecipanti, per poi estendere, potenzialmente, l'analisi all'ambito clinico, coinvolgendo soggetti con una reale diagnosi di PTSD.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/155050