L'adattamento prismatico (PA) è una procedura visuomotoria che induce uno spostamento del campo visivo. Le lenti prismatiche rappresentato uno strumento per la neuromodulazione non invasiva; tradizionalmente utilizzate per il trattamento di negligenza spaziale unilaterale, esse sono anche in grado di aumentare l'eccitabilità corticale dell'emisfero cerebrale ipsilaterale alla deviazione prismatica e di modulare, di conseguenza, le funzioni cognitive sottese da tali aree. Questo le rende uno strumento utile ed efficace per la riabilitazione di disturbi cognitivi acquisti a seguito di cerebrolesioni. Mindlenses Professional è un protocollo riabilitativo innovativo per la riabilitazione dei disturbi cognitivi acquisiti, progettato sulla base delle proprietà neuromodulatorie delle lenti prismatiche e implementato su un device. Lo scopo del presente progetto di ricerca è quello indagare l'efficacia riabilitativa di Mindlenses Professional su pazienti con grave cerebrolesione acquisita. Si ipotizza che la modulazione della plasticità cerebrale, indotta da Mindlenses Professional, garantisca un miglioramento delle prestazioni cognitive dei pazienti, valutato attraverso test neuropsicologici effettuati prima e dopo il training riabilitativo. Lo studio pilota si propone di effettuare un disegno intra soggetto suddiviso in cinque fasi in cui i quattro soggetti, reclutati presso il Centro Puzzle di Torino, sono stati sottoposti ad un protocollo riabilitativo della durata di due mesi. È stato riscontrato un miglioramento delle performance nel dominio dell'attenzione, della memoria a breve termine visuo-spaziale e di riconoscimento. Il miglioramento dell'attenzione potrebbe dipendere in primo luogo dall'utilizzo di strumenti tecnologici, che inducono il mantenimento di un livello di attenzione alto. In secondo luogo, la PA produce un'attivazione precoce del solco intraparietale anteriore, del cervelletto e del giro angolare destro, cruciali per l'attenzione. Inoltre, la PAmodula l'equilibrio interemisferico così da indurre un cambiamento temporaneo della connettività tra le reti cerebrali relative al Default Mode Network (DMN) e i sistemi attenzionali dorsale (DAN) e ventrale (Ventral Attention Network, VAN), migliorando l'equilibrio tra segnali intrinseci e input provenienti dall'ambiente esterno. Il miglioramento della memoria a breve termine visuo-spaziale e di riconoscimento potrebbe dipendere dal comune substrato neurale tra memoria e attenzione e dalla generalizzazione degli effetti prismatici sulla cognizione spaziale, mediati dall'attivazione delle regioni temporo-parietali e prefrontali, influenzate a loro volta dalla memoria.

Gli effetti di Mindlenses Professional su pazienti con Grave Cerebrolesione Acquisita: uno studio pilota

LISCIANDRELLO, SARA
2019/2020

Abstract

L'adattamento prismatico (PA) è una procedura visuomotoria che induce uno spostamento del campo visivo. Le lenti prismatiche rappresentato uno strumento per la neuromodulazione non invasiva; tradizionalmente utilizzate per il trattamento di negligenza spaziale unilaterale, esse sono anche in grado di aumentare l'eccitabilità corticale dell'emisfero cerebrale ipsilaterale alla deviazione prismatica e di modulare, di conseguenza, le funzioni cognitive sottese da tali aree. Questo le rende uno strumento utile ed efficace per la riabilitazione di disturbi cognitivi acquisti a seguito di cerebrolesioni. Mindlenses Professional è un protocollo riabilitativo innovativo per la riabilitazione dei disturbi cognitivi acquisiti, progettato sulla base delle proprietà neuromodulatorie delle lenti prismatiche e implementato su un device. Lo scopo del presente progetto di ricerca è quello indagare l'efficacia riabilitativa di Mindlenses Professional su pazienti con grave cerebrolesione acquisita. Si ipotizza che la modulazione della plasticità cerebrale, indotta da Mindlenses Professional, garantisca un miglioramento delle prestazioni cognitive dei pazienti, valutato attraverso test neuropsicologici effettuati prima e dopo il training riabilitativo. Lo studio pilota si propone di effettuare un disegno intra soggetto suddiviso in cinque fasi in cui i quattro soggetti, reclutati presso il Centro Puzzle di Torino, sono stati sottoposti ad un protocollo riabilitativo della durata di due mesi. È stato riscontrato un miglioramento delle performance nel dominio dell'attenzione, della memoria a breve termine visuo-spaziale e di riconoscimento. Il miglioramento dell'attenzione potrebbe dipendere in primo luogo dall'utilizzo di strumenti tecnologici, che inducono il mantenimento di un livello di attenzione alto. In secondo luogo, la PA produce un'attivazione precoce del solco intraparietale anteriore, del cervelletto e del giro angolare destro, cruciali per l'attenzione. Inoltre, la PAmodula l'equilibrio interemisferico così da indurre un cambiamento temporaneo della connettività tra le reti cerebrali relative al Default Mode Network (DMN) e i sistemi attenzionali dorsale (DAN) e ventrale (Ventral Attention Network, VAN), migliorando l'equilibrio tra segnali intrinseci e input provenienti dall'ambiente esterno. Il miglioramento della memoria a breve termine visuo-spaziale e di riconoscimento potrebbe dipendere dal comune substrato neurale tra memoria e attenzione e dalla generalizzazione degli effetti prismatici sulla cognizione spaziale, mediati dall'attivazione delle regioni temporo-parietali e prefrontali, influenzate a loro volta dalla memoria.
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