Work-life balance nell'era Covid-19: ripensare il lavoro in ottica smart

L'obiettivo di una vita “equilibrata” è da ricercare attivamente e ciò è mostrato nelle cosiddette politiche di work-life balance: questo status comporta innumerevoli benefici sia a livello psico-fisico sia a livello lavorativo. Un'organizzazione che persegua e ricerchi costantemente questo equilibrio tiene in dovuto conto esigenze familiari e personali dei propri dipendenti e valorizza il personale con una politica aziendale che favorisca la conciliazione e l'equilibrio tra vita professionale e vita privata. L'inizio degli anni Venti saranno nel mondo intero indissolubilmente legati al tremendo impatto del Coronavirus nella vite delle persone, delle istituzioni, delle imprese. Nel giro di poche settimane, la quotidianità, lo stile di vita e le modalità di lavoro delle persone sono state stravolte. Le complessità emerse nel portare avanti attività in smart working, in un contesto di distanziamento fisico e sociale in cui le persone si ritrovano confinate nelle proprie abitazioni, comporta uno stress aggiuntivo per i lavoratori. Il cambiamento dei modelli di lavoro a seguito del Covid-19 ha inciso soprattutto sulle persone coinvolte nella cura di bambini piccoli e adolescenti, dato che nelle circostanze appena vissute non hanno potuto contare sui servizi di assistenza all'infanzia. L'obiettivo di questa tesi è quello di dimostrare quanto, e in che modo, politiche di work-life balance possano contribuire positivamente al raggiungimento di performance migliori e rappresentare uno strumento utile di gestione e sviluppo delle risorse umane che, qualora organizzato efficacemente, costituisca un'ingente fonte di vantaggio competitivo e punto di forza aziendale. Il presente lavoro è composto di sei capitoli. Nel primo capitolo, si descrivono le origini, le caratteristiche, la struttura, i vantaggi e gli svantaggi del work-life balance. Nel secondo capitolo descriviamo in dettaglio tutti gli strumenti organizzativi e gestionali che le imprese hanno a disposizione nel tentativo di adottare politiche di conciliazione, analizzando per ciascuno di essi costi e benefici. Il terzo capitolo esamina, nel dettaglio, uno degli strumenti maggiormente sfruttati dalle aziende nell'attuale periodo Covid19: lo Smart Working. In stretta correlazione con il capitolo precedente e per completezza di esposizione, il quarto capitolo presenta un focus sul tanto discusso diritto alla disconnessione ovvero il diritto del dipendente di non essere sempre reperibile. Il quinto capitolo affronta il tema della conciliazione dal punto di vista del lavoratore, analizzando prima quelle che sono le leve per la soddisfazione professionale e la serenità personale, fornendo poi un concreto piano d'azione al lavoratore. Con il sesto ed ultimo capitolo si presentano una serie di interviste personalmente condotte nei confronti di responsabili HR di importanti aziende circa l'approccio utilizzato per affrontare l'emergenza nonché i servizi/strumenti attivati in termini di work-life balance. ​