This work deals with describing and explaining how and to what extent the principles of modern ius naturalis could have influenced, more or less directly, the political-administrative system that established in the Germanic Roman Empire as a result of the disastrous consequences caused by the Thirty Years ' War.The first chapter is dedicated to the analysis of the historical and economic context of some German territories, such as Prussia, Austria and Saxony, in which a politico-administrative system developed, between the end of the 17th century and throughout the 18th century, based on the centrality of the bureaucratic apparatus in the hands of a single subject, namely Prince. This system or type of government takes the name of Enlightened Absolutism and has as its main characteristic a government based on the decision-making and legislative power of the Prince, and on the other by the ranks of experienced officials in the political, administrative, economic and financial fields who worked in the service of the sovereign establishing a relationship of public employment. In addition, both mercantilist economic theories and the political-legal theories of Cameralism that developed at that time and which served their respective rulers to legitimize their power and the new bureaucratic apparatus are analyzed. The second chapter focuses on Cameralism, understood as the set of doctrines related to the administration of a State, and in particular on the phase of academic Chamberlism, which developed at the beginning of the 18th century, characterized by the establishment of chairs of Chamber Sciences at the most prestigious German universities with reference to a series of scholars who, through the principles of natural law of civil society , public happiness, the common good, social contract and rights and duties, managed to develop economic-legal theories inherent in the new system of government that was being established. The last chapter concerns the analysis of two works, in Latin and English, on the natural law of the German philosopher and statesman Gottfried Achenwall (1719-1772) and their relationship with the principles of natural cameralist law. Finally, the question was asked whether the doctrine of natural law of these was influenced by that described by Cameralist authors such as Christian Wolff and in what aspects the doctrine of Gottrifried Achenwall can overcome that cameralist.
Il presente lavoro si occupa di descrivere e spiegare come e in quale misura i principi dello ius naturalis moderno abbiano potuto influenzare, più o meno direttamente, il sistema politico-amministrativo che si instaurò nell’Impero Romano Germanico a seguito delle disastrose conseguenze provocate dalla Guerra dei Trent’anni. Il primo capitolo è dedicato all’analisi del contesto storico ed economico di alcuni territori tedeschi, come Prussia, Austria e Sassonia, nei quali si sviluppò, tra la fine del XVII secolo e per tutto il XVIII secolo, un sistema politico-amministrativo basato sulla centralità dell’apparato burocratico nelle mani di un unico soggetto, ovvero il Principe. Tale sistema o tipo di governo prende il nome di Assolutismo Illuminato e ha come caratteristica principale un governo bastato da una parte, sul potere decisionale e legislativo del Principe, e dall’altra dalla schiera di esperti funzionari in campo politico, amministrativo, economico e finanziario che lavoravano al servizio del sovrano instaurando un rapporto di pubblico impiego. Inoltre, vengono analizzate sia le teorie economiche di stampo mercantilista che le teorie politico-giuridiche del Cameralismo che si svilupparono in quel periodo e che servirono, ai rispettivi sovrani, per legittimare il loro potere ed il nuovo apparato burocratico. Il secondo capitolo si concentra sul Cameralismo, inteso come l’insieme delle dottrine relative all’amministrazione di uno Stato, ed in particolar modo sulla fase del Cameralismo accademico, sviluppatasi all’inizio del XVIII secolo, caratterizzata dall’istituzione di cattedre di Scienze Camerali presso le più prestigiose università tedesche con riferimento ad una serie di studiosi i quali, attraverso i principi del diritto naturale di società civile, felicità pubblica, bene comune, contratto sociale e i diritti ed i doveri, riuscirono ad elaborare delle teorie di stampo economico-giuridico inerenti al nuovo sistema di governo che si stava instaurando. L’ultimo capitolo riguarda l’analisi di due opere, in latino e lingua inglese, sul diritto naturale del filosofo e statista tedesco Gottfried Achenwall (1719-1772) e la loro relazione con i principi del diritto naturale di stampo cameralista. Ci si è chiesti infine, se la dottrina del diritto naturale di questi sia stata influenzata da quella descritta da autori Cameralisti come Christian Wolff e sotto quali aspetti la dottrina di Gottrifried Achenwall possa superare quella cameralista.
RICERCHE STORICO-GIURIDICHE SUL DIRITTO NATURALE DI GOTTFRIED ACHENWALL E LA SUA RELAZIONE CON IL CAMERALISMO
RICUCCI, IANINA
2019/2020
Abstract
Il presente lavoro si occupa di descrivere e spiegare come e in quale misura i principi dello ius naturalis moderno abbiano potuto influenzare, più o meno direttamente, il sistema politico-amministrativo che si instaurò nell’Impero Romano Germanico a seguito delle disastrose conseguenze provocate dalla Guerra dei Trent’anni. Il primo capitolo è dedicato all’analisi del contesto storico ed economico di alcuni territori tedeschi, come Prussia, Austria e Sassonia, nei quali si sviluppò, tra la fine del XVII secolo e per tutto il XVIII secolo, un sistema politico-amministrativo basato sulla centralità dell’apparato burocratico nelle mani di un unico soggetto, ovvero il Principe. Tale sistema o tipo di governo prende il nome di Assolutismo Illuminato e ha come caratteristica principale un governo bastato da una parte, sul potere decisionale e legislativo del Principe, e dall’altra dalla schiera di esperti funzionari in campo politico, amministrativo, economico e finanziario che lavoravano al servizio del sovrano instaurando un rapporto di pubblico impiego. Inoltre, vengono analizzate sia le teorie economiche di stampo mercantilista che le teorie politico-giuridiche del Cameralismo che si svilupparono in quel periodo e che servirono, ai rispettivi sovrani, per legittimare il loro potere ed il nuovo apparato burocratico. Il secondo capitolo si concentra sul Cameralismo, inteso come l’insieme delle dottrine relative all’amministrazione di uno Stato, ed in particolar modo sulla fase del Cameralismo accademico, sviluppatasi all’inizio del XVIII secolo, caratterizzata dall’istituzione di cattedre di Scienze Camerali presso le più prestigiose università tedesche con riferimento ad una serie di studiosi i quali, attraverso i principi del diritto naturale di società civile, felicità pubblica, bene comune, contratto sociale e i diritti ed i doveri, riuscirono ad elaborare delle teorie di stampo economico-giuridico inerenti al nuovo sistema di governo che si stava instaurando. L’ultimo capitolo riguarda l’analisi di due opere, in latino e lingua inglese, sul diritto naturale del filosofo e statista tedesco Gottfried Achenwall (1719-1772) e la loro relazione con i principi del diritto naturale di stampo cameralista. Ci si è chiesti infine, se la dottrina del diritto naturale di questi sia stata influenzata da quella descritta da autori Cameralisti come Christian Wolff e sotto quali aspetti la dottrina di Gottrifried Achenwall possa superare quella cameralista.File | Dimensione | Formato | |
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