This paper aims to show how integration, in education, plays a fundamental role for optimal results in the learning process, especially for the weakest targets. My year of voluntary service at Enaip Piemonte, a vocational training organisation is proof of how integration plays this important role in active and participatory learning. The work is divided into three chapters. In the first part, it is emphasized the importance of learners' cognitive and learning styles and how they must be taken into account by the teachers to easily reach each student. Furthermore, the new role between teacher and learner within the school environment, which has also been renewed with the new approaches to teaching, facilitates this new perspective of different styles and learning styles. The learning process becomes bidirectional and the lesson is no longer merely transmissive but it places the student at the centre of the learning process. The empathy shown towards the learner is also taken into account and the teaching methodologies and tools used by the teacher. The chapter concludes with particular regard to digital media offering a roundup of educational APPs that can be integrated into the classroom and remotely. The second part deals with the issue of distance learning (DAD), which has been at the centre of various debates over the last year due to the outbreak of the Covid-19 pandemic. In fact, the emergency forced the entire Italian school system to the only solution: distance learning. However, DAD is not a recent phenomenon and a brief history is provided, starting from the postal mail reaching the use of the internet and online education today. Regarding the web, it is indicated some of the platforms most used nowadays especially during this emergency. The smartphone has played a major role in preventing many students from dispersion during this pandemic. Despite the problem of means available, DAD had to adapt itself in terms of timing and environment that many people were not ready to implement. In fact, two sides have emerged over the last year. The fundamentalists, i.e. those teachers who are in favour of online teaching integrated with face-to-face teaching, and the conservatives, i.e. those teachers who, once the health emergency is over, will return to the old methods. To conclude the first experience of Enaip during the lockdown was reported as difficult, but it still obtained good results as demonstrated by the evaluation questionnaire offered at the end of the chapter. In the third part, I present my personal experience in Enaip, a vocational training context where I had the possibility to co-teach a class of future tourism operators. The target group has many weaknesses and the class is very uneven and the time spent with them was little. In fact, because of Covid-19, my initial project was put to the test and it had to be adapted too but despite this, I managed to work very well. I had my first real teaching experience with the students of class 2A in Nichelino and it was a mixed teaching experience. Both in presence and at a distance, I prepared activities and exercises integrating various approaches and tools. The results carried out with the class confirmed my initial hypothesis: thanks to an integration of various aspects in their training, they were able to see the first results in a short time. This was possible both in terms of assessment and in terms of involvement and participation.
L’obiettivo di questo elaborato è quello di mostrare come l’integrazione nella didattica ricopra un ruolo fondamentale per risultati ottimali nel percorso di apprendimento degli alunni, in particolar modo dei target più deboli. La mia esperienza di servizio civile presso Enaip Piemonte, ente di formazione professionale, testimonia quanto l’integrazione abbia questo ruolo importante nell’apprendimento attivo e partecipativo. Nella prima parte del lavoro viene sottolineata l’importanza degli stili cognitivi e di apprendimento e di quanto vadano tenuti in considerazione dal docente per riuscire più facilmente a raggiungere ogni alunno. Inoltre, il nuovo ruolo fra docente e discente all’interno dell’ambiente scolastico, anch’esso rinnovato con i nuovi approcci alla didattica, facilita questo aspetto di prendere in considerazioni i vari stili. Questo accade perché il processo di apprendimento diventa bidirezionale e la lezione pone lo studente al centro del processo di apprendimento. Si tiene anche conto dell’empatia mostrata nei confronti dell’apprendente, delle metodologie di insegnamento e degli strumenti usati dall’insegnante, con particolare riguardo ai mezzi digitali e che riescano a includere e coinvolgere attivamente gli studenti. Nella seconda parte si affrontano le tematiche della didattica a distanza (DAD) che nell’ultimo anno è stata al centro di vari dibattiti a causa dello scoppio della pandemia da Covid-19. La situazione emergenziale ha infatti costretto tutto il sistema scolastico italiano a dedicarsi all’insegnamento a distanza. La DAD però non è un fenomeno recente, quindi vengono forniti dei cenni storici fino a giungere al web e alla didattica online di oggi, fornendo anche qui un’indicazione di alcune delle piattaforme maggiormente utilizzate soprattutto durante questa situazione emergenziale. Lo smartphone ha avuto un ruolo di spicco nell’evitare la dispersione da parte di moltissimi studenti durante questa pandemia, però - nonostante i mezzi a disposizione - la DAD ha imposto una serie di adattamenti di tempistiche e ambienti che molti non erano pronti ad attuare. Infatti, si sono venuti a creare due schieramenti durante quest’ultimo anno: gli integralisti, ossia quei docenti favorevoli alla didattica online integrata a quella in presenza e i conservatori, ossia quegli insegnanti, che una volta rientrata l’emergenza sanitaria, torneranno ai vecchi metodi anche in presenza. Nella terza parte viene esposta la mia esperienza personale all’interno di Enaip, dove seguo in compresenza una classe, in obbligo d’istruzione, di futuri operatori turistici. Il target presenta molte debolezze e la classe è molto disomogenea; il tempo trascorso con loro è stato poco, infatti, a causa del Covid-19 il mio progetto iniziale di servizio è stato messo a dura prova e anch’esso si è dovuto adattare. Con gli studenti della classe 2°A di Nichelino ho svolta la mia prima vera e propria esperienza di insegnamento e oltre tutto è stata un’esperienza di didattica mista. Nell’ultima parte della mia tesi sono raccolte una serie di attività ed esercitazioni, in presenza e a distanza, che ho svolto con la classe, integrando vari approcci e strumenti. I risultati alla fine hanno confermato le mie ipotesi iniziali e grazie ad un’integrazione di vari aspetti nel loro percorso formativo siamo riusciti in poco tempo a vedere i primi risultati, sia in termini di valutazione che di coinvolgimento e partecipazione.
Didattica d’integrazione: L’insegnamento interattivo, inclusivo e digitale dell’inglese in Enaip Piemonte
VITTONE, JESSICA
2020/2021
Abstract
L’obiettivo di questo elaborato è quello di mostrare come l’integrazione nella didattica ricopra un ruolo fondamentale per risultati ottimali nel percorso di apprendimento degli alunni, in particolar modo dei target più deboli. La mia esperienza di servizio civile presso Enaip Piemonte, ente di formazione professionale, testimonia quanto l’integrazione abbia questo ruolo importante nell’apprendimento attivo e partecipativo. Nella prima parte del lavoro viene sottolineata l’importanza degli stili cognitivi e di apprendimento e di quanto vadano tenuti in considerazione dal docente per riuscire più facilmente a raggiungere ogni alunno. Inoltre, il nuovo ruolo fra docente e discente all’interno dell’ambiente scolastico, anch’esso rinnovato con i nuovi approcci alla didattica, facilita questo aspetto di prendere in considerazioni i vari stili. Questo accade perché il processo di apprendimento diventa bidirezionale e la lezione pone lo studente al centro del processo di apprendimento. Si tiene anche conto dell’empatia mostrata nei confronti dell’apprendente, delle metodologie di insegnamento e degli strumenti usati dall’insegnante, con particolare riguardo ai mezzi digitali e che riescano a includere e coinvolgere attivamente gli studenti. Nella seconda parte si affrontano le tematiche della didattica a distanza (DAD) che nell’ultimo anno è stata al centro di vari dibattiti a causa dello scoppio della pandemia da Covid-19. La situazione emergenziale ha infatti costretto tutto il sistema scolastico italiano a dedicarsi all’insegnamento a distanza. La DAD però non è un fenomeno recente, quindi vengono forniti dei cenni storici fino a giungere al web e alla didattica online di oggi, fornendo anche qui un’indicazione di alcune delle piattaforme maggiormente utilizzate soprattutto durante questa situazione emergenziale. Lo smartphone ha avuto un ruolo di spicco nell’evitare la dispersione da parte di moltissimi studenti durante questa pandemia, però - nonostante i mezzi a disposizione - la DAD ha imposto una serie di adattamenti di tempistiche e ambienti che molti non erano pronti ad attuare. Infatti, si sono venuti a creare due schieramenti durante quest’ultimo anno: gli integralisti, ossia quei docenti favorevoli alla didattica online integrata a quella in presenza e i conservatori, ossia quegli insegnanti, che una volta rientrata l’emergenza sanitaria, torneranno ai vecchi metodi anche in presenza. Nella terza parte viene esposta la mia esperienza personale all’interno di Enaip, dove seguo in compresenza una classe, in obbligo d’istruzione, di futuri operatori turistici. Il target presenta molte debolezze e la classe è molto disomogenea; il tempo trascorso con loro è stato poco, infatti, a causa del Covid-19 il mio progetto iniziale di servizio è stato messo a dura prova e anch’esso si è dovuto adattare. Con gli studenti della classe 2°A di Nichelino ho svolta la mia prima vera e propria esperienza di insegnamento e oltre tutto è stata un’esperienza di didattica mista. Nell’ultima parte della mia tesi sono raccolte una serie di attività ed esercitazioni, in presenza e a distanza, che ho svolto con la classe, integrando vari approcci e strumenti. I risultati alla fine hanno confermato le mie ipotesi iniziali e grazie ad un’integrazione di vari aspetti nel loro percorso formativo siamo riusciti in poco tempo a vedere i primi risultati, sia in termini di valutazione che di coinvolgimento e partecipazione.File | Dimensione | Formato | |
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