Studio e analisi delle politiche migratorie in Svezia

The first chapter entitled "Sweden as a multicultural and host country" defines the main characteristics of the so-called "Swedish model" and the intent is to offer a preliminary level of vision of the country and of the predominant values ​​in society, after which the migration policies that have followed one another since the 1950s to date were divided into time frames following a diachronic criterion that took into account the main events and conflicts that occurred in the world that have greatly affected the influx, especially of asylum seekers and refugees, trying to offer the most appropriate study. In the Second Chapter entitled “Migration policies in the E.U. from the 1970s to today "the migratory phenomena that took place in the European Union were examined and then the integration policies were analyzed, focusing on the concept of" Multilevel Governance "and focusing attention on the change in policies taking place at European level with the new instruments and Directives put in place in order to facilitate the integration of migrants more at Community level, that the indications tend to the uniformity of their implementation by the individual Member States, among which there is Sweden from the 1st January 1995. In the Third Chapter, "Culture and identity of the Swedish people as a key concept in understanding the management of the migratory phenomenon", in addition to providing data on the population, on the relative ethnic and linguistic composition of Sweden, it was intended to deepen ample space for the issue concerning the cultural sphere of the country, an element whose relevance will be exposed precisely in the relationship to the immigration issue, showing how much the two factors are correlated, starting the examination, from the early 70s where the first important policies appear social and cultural and the notion of the “Folkheim State”, the House of the People. These policies are the same that have forged today's multicultural and multiethnic Sweden, whose ideals not only survive, but are more current than ever and remain substantially unchanged from their original imprinting. After having offered, hopefully, food for thought as well as detailed and timely information, also using the help of graphs and tables on the flow of migrants in the various periods examined, the work ends with a brief all-encompassing summary, trying to take stock of the migration policies implemented by Sweden and the results obtained, projected to the present situation of the country in terms of immigration and integration and to the possible and desirable resolution of the inevitable challenges that Sweden, and with it the whole Western world, will find to face in an increasingly pressing way in the near future.

Nel Primo Capitolo intitolato “La Svezia come Paese multiculturale e di accoglienza” si definiscono quelle che sono le caratteristiche principali del cosiddetto “modello svedese” e l’intento è quello di offrire a livello preliminare una visione del Paese e dei valori predominanti nella società, dopodiché si è provveduto a suddividere in lassi temporali le politiche migratorie che si sono susseguite a partire dagli anni ’50 ad oggi seguendo un criterio diacronico che tenesse conto dei principali eventi e conflitti accaduti nel mondo che hanno inciso grandemente nell’afflusso soprattutto di richiedenti asilo e rifugiati, cercando di offrirne l’approfondimento più adeguato. Nel Secondo Capitolo intitolato “Le politiche migratorie nell’E.U. dagli anni ’70 ad oggi” si sono esaminati i fenomeni migratori avvenuti nell’Unione Europea ed in seguito analizzato le politiche di integrazione prendendo come focus il concetto di “Multilevel Governance” e concentrando l’attenzione sul cambiamento delle politiche in atto a livello europeo con i nuovi strumenti e Direttive poste in essere al fine di facilitare maggiormente l’integrazione dei migranti a livello Comunitario, che forniscono indicazioni tendenti all’uniformità della loro attuazione da parte dei singoli Stati Membri, fra i quali vi è la Svezia dal 1° Gennaio 1995. Nel Terzo Capitolo, “Cultura e identità del popolo Svedese come concetto chiave nella comprensione della gestione del fenomeno migratorio” oltre a fornire i dati sulla popolazione, sulla relativa composizione etnica e linguistica della Svezia, si è voluto approfondire i tratti peculiari della società Svedese e dedicare ampio spazio alla tematica riguardante la sfera culturale del Paese, elemento del quale verrà esposta la rilevanza proprio in rapporto alla questione dell’immigrazione, mostrando quanto i due fattori siano correlati, iniziando la disamina sostanzialmente dai primi anni ’70 dove compaiono le prime importanti politiche sociali e culturali e la nozione del “Folkheim State”, della Casa del Popolo. Tali politiche sono le stesse che hanno forgiato l’odierna Svezia multiculturale e multietnica, i cui ideali non solo sopravvivono, ma sono più attuali che mai e restano sostanzialmente invariati dall’imprinting originario. Dopo avere offerto, ci si augura, spunti di riflessione oltre ad informazioni dettagliate e puntuali servendosi anche dell’ausilio di grafici e tabelle sul flusso dei migranti nei vari periodi presi in esame, l’opera si conclude con una breve sintesi onnicomprensiva, cercando di fare un bilancio delle politiche migratorie poste in atto dalla Svezia e sui risultati ottenuti, proiettandosi alla situazione presente del Paese in tema di immigrazione e integrazione ed alla possibile ed auspicabile risoluzione delle inevitabili sfide che la Svezia, e con essa tutto il mondo Occidentale, si troverà a fronteggiare in modo sempre più pressante nel futuro prossimo.