Nel seguente lavoro sono analizzate le tecniche e le strategie che sono state utilizzate per tradurre il romanzo autobiografico Ricordi d’infanzia dello scrittore romeno Ion Creangă (1837-1889), dalla lingua di partenza ossia il romeno verso la lingua italiana e la lingua russa. In particolare, si pone l’attenzione su come sono stati tradotti gli elementi culturospecifici del romanzo, essendo questo ambientano nella regione della Moldavia settentrionale nel 1846. L’autore fu strettamente legato al suo villaggio natale infatti utilizza un linguaggio regionale popolare, facendo spesso riferimenti ad elementi appartenenti alla cultura contadina romena.L’obiettivo del mio lavoro è quello di analizzare accuratamente come elementi strettamente legati alla tradizione, al folclore, alla cultura, alla religione di un paese dei Balcani sono stati resi in lingua italiana, culturalmente molto lontana dalla lingua romena, e in lingua russa, perché, pur essendo quest’ultima lontana tipologicamente e geneticamente dal romeno, le culture che queste due lingue veicolano presentano diversi aspetti in comune. Ad esempio, l’appartenenza tradizionale alla religione cristiana ortodossa e a una società con una forte base rurale. Per questo, l’ipotesi di lavoro è stata che un lettore italiano possa avere più difficoltà ad avvicinarsi alla cultura di partenza di Creangă di un lettore russo, e che un traduttore italiano possa incontrare più difficoltà a rendere certi elementi culturospecifici di un traduttore russo.

Ion Creangă, Ricordi d'infanzia: Analisi e confronto delle traduzioni in italiano e russo

CUPCIC, INGA
2020/2021

Abstract

Nel seguente lavoro sono analizzate le tecniche e le strategie che sono state utilizzate per tradurre il romanzo autobiografico Ricordi d’infanzia dello scrittore romeno Ion Creangă (1837-1889), dalla lingua di partenza ossia il romeno verso la lingua italiana e la lingua russa. In particolare, si pone l’attenzione su come sono stati tradotti gli elementi culturospecifici del romanzo, essendo questo ambientano nella regione della Moldavia settentrionale nel 1846. L’autore fu strettamente legato al suo villaggio natale infatti utilizza un linguaggio regionale popolare, facendo spesso riferimenti ad elementi appartenenti alla cultura contadina romena.L’obiettivo del mio lavoro è quello di analizzare accuratamente come elementi strettamente legati alla tradizione, al folclore, alla cultura, alla religione di un paese dei Balcani sono stati resi in lingua italiana, culturalmente molto lontana dalla lingua romena, e in lingua russa, perché, pur essendo quest’ultima lontana tipologicamente e geneticamente dal romeno, le culture che queste due lingue veicolano presentano diversi aspetti in comune. Ad esempio, l’appartenenza tradizionale alla religione cristiana ortodossa e a una società con una forte base rurale. Per questo, l’ipotesi di lavoro è stata che un lettore italiano possa avere più difficoltà ad avvicinarsi alla cultura di partenza di Creangă di un lettore russo, e che un traduttore italiano possa incontrare più difficoltà a rendere certi elementi culturospecifici di un traduttore russo.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
778027_tesimagcupcic.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.47 MB
Formato Adobe PDF
1.47 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/154469