L’elaborato si propone di fornire, in un primo momento, una panoramica sull’evoluzione del commercio internazionale, facendo cenno alla teorie commerciali di riferimento, che giustificano l’esistenza e il funzionamento degli scambi commerciali a livello mondiale. Successivamente si andrà ad analizzare e spiegare il concetto di catene globali del valore, rifacendosi alla letteratura economica internazionale. Si introdurrà il concetto di global value chain, definendo poi la struttura della governance, il posizionamento delle imprese e le difficoltà che la recente pandemia ha sviluppato nel processo di integrazione economica mondiale. L’attenzione, successivamente, è stata indirizzata sull’integrazione commerciale europea. In particolare si è analizzato i presupposti e le varie fasi che hanno portato alla nascita del mercato unico europeo, cercando si realizzare anche una valutazione sui risulta-ti e sulle mancante di tale processo. Infine, nel capitolo conclusivo, ho analizzato le interazioni commerciali che avvengono tra l’Italia e i diversi paesi europei. Attraverso l’utilizzo dei dati sugli scambi commerciali lordi e in termini di valore aggiunto, si è valutato la partecipazione e il posiziona-mento delle imprese italiane all’interno delle catene globali del valore, considerando primariamente le dinamiche commerciali tra l’Italia e l’Europa. Da questa analisi è emerso la grande partecipazione e integrazione del sistema economi-co italiano all’interno del contesto produttivo europeo. Una quota considerevole di prodotti intermedi sia in termini di valore aggiunto sia in termini di esportazioni lorde è destinata verso paesi europei, viceversa molte importazioni derivano da altri paesi europei. Il livello di partecipazione dell’Italia alle reti produttive internazionali è simile ad altri paesi europei di analoga dimensione e struttura economica, ma inferiore alla Germania, vero e proprio fulcro centrale della rete di scambi commerciali a livello europeo. Molti dei prodotti ad alto valore aggiunto realizzati nelle fasi più a monte della catena produttiva in Italia, vengono dislocate in Germania per essere ultimate e trasferite verso i mercati finali. Il coinvolgimento dell’Italia nelle catene globali del valore varia a seconda dei settori produttivi considerati, rilevando tendenze differenti di posizionamento nelle fasi più a valle o più a monte dei processi produttivi. L’industria manifatturiera italiana partecipa alle reti produttive internazionali in modo assai più elevata rispetto ai servizi, anche se negli ultimi anni l’importanza dei servizi nella produzione mondiale è cresciuta notevolmente, ma in questo fondamentale l’Italia non è riuscita ad agganciarsi alla crescita mondiale.

Global Value Chain: analisi delle dinamiche commerciali tra l'Italia e l'Europa

FORNO, LUCA
2019/2020

Abstract

L’elaborato si propone di fornire, in un primo momento, una panoramica sull’evoluzione del commercio internazionale, facendo cenno alla teorie commerciali di riferimento, che giustificano l’esistenza e il funzionamento degli scambi commerciali a livello mondiale. Successivamente si andrà ad analizzare e spiegare il concetto di catene globali del valore, rifacendosi alla letteratura economica internazionale. Si introdurrà il concetto di global value chain, definendo poi la struttura della governance, il posizionamento delle imprese e le difficoltà che la recente pandemia ha sviluppato nel processo di integrazione economica mondiale. L’attenzione, successivamente, è stata indirizzata sull’integrazione commerciale europea. In particolare si è analizzato i presupposti e le varie fasi che hanno portato alla nascita del mercato unico europeo, cercando si realizzare anche una valutazione sui risulta-ti e sulle mancante di tale processo. Infine, nel capitolo conclusivo, ho analizzato le interazioni commerciali che avvengono tra l’Italia e i diversi paesi europei. Attraverso l’utilizzo dei dati sugli scambi commerciali lordi e in termini di valore aggiunto, si è valutato la partecipazione e il posiziona-mento delle imprese italiane all’interno delle catene globali del valore, considerando primariamente le dinamiche commerciali tra l’Italia e l’Europa. Da questa analisi è emerso la grande partecipazione e integrazione del sistema economi-co italiano all’interno del contesto produttivo europeo. Una quota considerevole di prodotti intermedi sia in termini di valore aggiunto sia in termini di esportazioni lorde è destinata verso paesi europei, viceversa molte importazioni derivano da altri paesi europei. Il livello di partecipazione dell’Italia alle reti produttive internazionali è simile ad altri paesi europei di analoga dimensione e struttura economica, ma inferiore alla Germania, vero e proprio fulcro centrale della rete di scambi commerciali a livello europeo. Molti dei prodotti ad alto valore aggiunto realizzati nelle fasi più a monte della catena produttiva in Italia, vengono dislocate in Germania per essere ultimate e trasferite verso i mercati finali. Il coinvolgimento dell’Italia nelle catene globali del valore varia a seconda dei settori produttivi considerati, rilevando tendenze differenti di posizionamento nelle fasi più a valle o più a monte dei processi produttivi. L’industria manifatturiera italiana partecipa alle reti produttive internazionali in modo assai più elevata rispetto ai servizi, anche se negli ultimi anni l’importanza dei servizi nella produzione mondiale è cresciuta notevolmente, ma in questo fondamentale l’Italia non è riuscita ad agganciarsi alla crescita mondiale.
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