Questa tesi ha come obiettivo l'analisi di un determinato dispositivo di potere operante nelle moderne democrazie occidentali, ovvero il dispositivo governamentale, inteso come il risultato di un processo di secolarizzazione dell'elaborazione teologica del potere divino e, in particolare, del potere angelico. L'angelo della tradizione cristiana è infatti una figura essenzialmente politica, figura cioè in grado di produrre nella dimensione del politico mondano determinati dispositivi di governo. Tale riflessione prende le mosse dal dibattito novecentesco sulla legittimità del concetto di ¿teologia politica¿, ovvero sulla possibilità o meno di un uso politico dei concetti teologici e, in particolare, del dogma trinitario. La cristianità occidentale ha, infatti, articolato la propria concezione del divino entro lo schema della Trinità intesa come oikonomia, ovvero come ¿amministrazione¿ della vita umana e divina. L'angelologia svolge qui la sua prestazione originaria: nel governo divino del mondo gli angeli, disposti in un complesso e numeroso universo di ordini e gradi, rappresentano i ministri del potere celeste. L'universo kafkiano di angeli-burocrati trova qui la sua prima formulazione, «uffici» e «ministeri» divini si confondono con le operazioni della pubblica amministrazione moderna. Una genealogia della figura angelica consentirà perciò di coglierne il crescente significato politico e stabilire la sua relazione con le tecnologie di governo delle vite.
Angelologia: figure della mediazione tecnico-politica
CATANZARITI, BENEDETTA
2015/2016
Abstract
Questa tesi ha come obiettivo l'analisi di un determinato dispositivo di potere operante nelle moderne democrazie occidentali, ovvero il dispositivo governamentale, inteso come il risultato di un processo di secolarizzazione dell'elaborazione teologica del potere divino e, in particolare, del potere angelico. L'angelo della tradizione cristiana è infatti una figura essenzialmente politica, figura cioè in grado di produrre nella dimensione del politico mondano determinati dispositivi di governo. Tale riflessione prende le mosse dal dibattito novecentesco sulla legittimità del concetto di ¿teologia politica¿, ovvero sulla possibilità o meno di un uso politico dei concetti teologici e, in particolare, del dogma trinitario. La cristianità occidentale ha, infatti, articolato la propria concezione del divino entro lo schema della Trinità intesa come oikonomia, ovvero come ¿amministrazione¿ della vita umana e divina. L'angelologia svolge qui la sua prestazione originaria: nel governo divino del mondo gli angeli, disposti in un complesso e numeroso universo di ordini e gradi, rappresentano i ministri del potere celeste. L'universo kafkiano di angeli-burocrati trova qui la sua prima formulazione, «uffici» e «ministeri» divini si confondono con le operazioni della pubblica amministrazione moderna. Una genealogia della figura angelica consentirà perciò di coglierne il crescente significato politico e stabilire la sua relazione con le tecnologie di governo delle vite.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/154405