Lavorare in rete nell'affidamento familiare si ritiene sia il metodo migliore di gestione, essenziale e necessario. Partendo dalla definizione di lavoro sociale, cornice nella quale è inserito l'affido e dal chiarimento circa il concetto di rete si propongono metodologie operative di lavoro sociale di rete. Viene, di seguito, approfondito il tema dell'affido familiare arricchito dalla parte normativa e dalla parte sulla distribuzione del fenomeno in Italia. Vengono analizzati i protagonisti coinvolti, quali il minore, la famiglia di origine e la famiglia affidataria e viene individuato il ruolo delle istituzioni quali i servizi sociali del comune, la magistratura, l'educatore e lo psicologo. Nel proseguo si individuano i momenti in cui è possibile svolgere un lavoro di rete nell'affido: nelle équipe di lavoro, nella associazioni e nei rapporti tra essi. Dopo aver portato un'esperienza di un'associazione che opera con l'obiettivo di creare reti tra i protagonisti, si individuano due modelli opposti di gestione con le rispettive caratteristiche. Gli elementi vengono analizzati alla luce di alcuni casi di affido per giungere a dimostrare che il metodo migliore con cui gestire l'affido è il lavoro di rete.

Il lavoro di rete nell'affido familiare. Gli elementi di successo

ROSSI, ELEONORA
2015/2016

Abstract

Lavorare in rete nell'affidamento familiare si ritiene sia il metodo migliore di gestione, essenziale e necessario. Partendo dalla definizione di lavoro sociale, cornice nella quale è inserito l'affido e dal chiarimento circa il concetto di rete si propongono metodologie operative di lavoro sociale di rete. Viene, di seguito, approfondito il tema dell'affido familiare arricchito dalla parte normativa e dalla parte sulla distribuzione del fenomeno in Italia. Vengono analizzati i protagonisti coinvolti, quali il minore, la famiglia di origine e la famiglia affidataria e viene individuato il ruolo delle istituzioni quali i servizi sociali del comune, la magistratura, l'educatore e lo psicologo. Nel proseguo si individuano i momenti in cui è possibile svolgere un lavoro di rete nell'affido: nelle équipe di lavoro, nella associazioni e nei rapporti tra essi. Dopo aver portato un'esperienza di un'associazione che opera con l'obiettivo di creare reti tra i protagonisti, si individuano due modelli opposti di gestione con le rispettive caratteristiche. Gli elementi vengono analizzati alla luce di alcuni casi di affido per giungere a dimostrare che il metodo migliore con cui gestire l'affido è il lavoro di rete.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/154394