L'elaborato si propone di analizzare a fondo la relazione tra Etica e Marketing, con particolare attenzione al mondo della pubblicità. Le motivazioni che mi hanno spinto ad approfondire questo argomento sono molto semplici: lavoro nel mondo della comunicazione da un paio di anni e ho avuto l'opportunità di toccare con mano il modo di intendere questa attività da parte di diversi imprenditori. Negli ultimi anni, sono sempre più numerosi gli esempi di pratiche scorrette a discapito non solo di consumatori e concorrenti, ma anche del corretto funzionamento del mercato unico. Alla luce di questi numerosi casi ci si domanda se esista un limite etico, una sorta di linea immaginaria, che le sanzioni dovrebbero impedire di oltrepassare. La reiterazione di questi comportamenti è la prova delle lacune che il sistema normativo, comunitario e nazionale, evidenzia al suo interno. Molto spesso infatti, le grandi Aziende decidono di valutare l'eventuale sanzione pecuniaria come parte dell'investimento stesso, dal momento che la trasmissione di un determinato messaggio al pubblico porterebbe a benefici superiori in termini di redditività. Dopo una breve ricognizione della disciplina pubblicitaria dai primi del '900 ad oggi, mi sono soffermato sui principali esempi di pubblicità non etica, ovvero quella ingannevole e comparativa. Il passo successivo è stato quello di illustrare il ruolo del consumatore all'interno di questo contesto, seguendo i processi comportamentali che lo portano a prendere una decisione d'acquisto. Il capitolo finale permette al lettore di entrare concretamente nell'argomento, attraverso una selezione di casi applicativi riguardanti diversi settori dell'economia.

Etica e pubblicità: la sanzione come investimento

FUGALLI, SIMONE
2019/2020

Abstract

L'elaborato si propone di analizzare a fondo la relazione tra Etica e Marketing, con particolare attenzione al mondo della pubblicità. Le motivazioni che mi hanno spinto ad approfondire questo argomento sono molto semplici: lavoro nel mondo della comunicazione da un paio di anni e ho avuto l'opportunità di toccare con mano il modo di intendere questa attività da parte di diversi imprenditori. Negli ultimi anni, sono sempre più numerosi gli esempi di pratiche scorrette a discapito non solo di consumatori e concorrenti, ma anche del corretto funzionamento del mercato unico. Alla luce di questi numerosi casi ci si domanda se esista un limite etico, una sorta di linea immaginaria, che le sanzioni dovrebbero impedire di oltrepassare. La reiterazione di questi comportamenti è la prova delle lacune che il sistema normativo, comunitario e nazionale, evidenzia al suo interno. Molto spesso infatti, le grandi Aziende decidono di valutare l'eventuale sanzione pecuniaria come parte dell'investimento stesso, dal momento che la trasmissione di un determinato messaggio al pubblico porterebbe a benefici superiori in termini di redditività. Dopo una breve ricognizione della disciplina pubblicitaria dai primi del '900 ad oggi, mi sono soffermato sui principali esempi di pubblicità non etica, ovvero quella ingannevole e comparativa. Il passo successivo è stato quello di illustrare il ruolo del consumatore all'interno di questo contesto, seguendo i processi comportamentali che lo portano a prendere una decisione d'acquisto. Il capitolo finale permette al lettore di entrare concretamente nell'argomento, attraverso una selezione di casi applicativi riguardanti diversi settori dell'economia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/154343