The present dissertation deals with an investigation of literature regarding disability and finds out Life Skills as the focus of interventions. This paper try to identify some solid theoretical references to guide health promotion, autonomy, participation and also the possibility of social inclusion and recognition for people with disabilities. The first part of the discussion analyzed the historical and epistemological evolution of the concept of disability and the consequent social practices implemented. This path has allowed not only to underline the synthetic, explanatory and applicative value of the biopsychosocial model, but also to shed light on the very origin of the term disability, finding out that the meanings linked to disability at the common sense level was established in a specific context and historical frame. The second chapter focus on the actual picture of quantitative and qualitative aspects of disability, underlining his economical and psychological costs for the entire social system. Life Skills are identified as the core sets of competences to improve autonomy, adaptation, social inclusion, health and wellness of people with disabilities. In the third chapter the discussion relates the systemic approach of developmental psychology to the complexity of change to the proposal of positive psychology as base for development and growth. Then the psychological processes and constructs underlying the development and functioning of transversal skills were investigated relating to their impact on health and the promotion of well-being. Finally the last chapter presents the typical development contexts of Life Skills, their specifics needs and required modalities. The paper gives particular attention to the sporting context from a psychological and clinical point of view. This may be a fruitful context for upcoming studies.
L'elaborato affronta un'indagine ragionata della letteratura rispetto la disabilità, cercando di individuare, nell'ampio ed eterogeneo insieme di realtà che questo termine denota, dei solidi punti di riferimento teorici, in grado di orientare l'intervento in favore non solo della promozione della salute, ma anche dello sviluppo dell'autonomia, della partecipazione e conseguentemente delle possibilità di riconoscimento e inclusione sociale, individuando, da un punto di vista psicologico, la chiave per il raggiungimento di questi obiettivi nello sviluppo delle competenze trasversali o Life Skills. Nella prima parte della trattazione è stata analizzata l'evoluzione storica ed epistemologica del concetto di disabilità, dei suoi modelli esplicativi e delle conseguenti pratiche sociali messe in atto. Questo percorso ha permesso non solo di sottolineare il valore sintetico, esplicativo ed applicativo del modello biopsicosociale, ma anche di fare luce sull'origine stessa del termine disabilità e dei significati a esso legati, introiettati e sedimentati, almeno a livello del senso comune. Nel secondo capitolo è stato presentato, attraverso le fonti statistiche disponibili, l'attuale quadro della disabilità, sia nei suoi aspetti quantitativi che qualitativi, evidenziando come questa abbia un impatto in termini di costi economici e psicologici, sull'intero corpo sociale. E' stato quindi presentato il nucleo delle dieci competenze trasversali, individuate dall'Oms come fondamentali per il buon adattamento biopsicosociale della persona al contesto. Nel terzo capitolo, entrando nel vivo dell'analisi critica dei contributi psicologici, la trattazione ha messo in relazione l'impostazione sistemica della psicologia dello sviluppo, che assume il cambiamento e la complessità come oggetto di studio, con la proposta della psicologia positiva e l'attenzione che essa rivolge alla valorizzazione dei punti di forza, della motivazione, delle capacità e delle energie presenti come base per lo sviluppo e la crescita. Sono state quindi discussi i processi psicologici e i costrutti soggiacenti allo sviluppo e al funzionamento delle competenze trasversali, in relazione al loro impatto sulla salute e la promozione del benessere. Infine l'ultimo capitolo presenta i contesti familiari, scolastici e sportivi, che nel loro complesso costituiscono i luoghi elettivi per l'acquisizione delle competenze trasversali, discussi in relazione alla disabilità, ai bisogni e modalità di intervento peculiari che essa richiede dal punto di vista psicologico. E' stato particolarmente approfondito il contesto sportivo.
Disabilità e competenze trasversali: un confronto critico e ragionato
AZZOLINI, LEONARDO
2019/2020
Abstract
L'elaborato affronta un'indagine ragionata della letteratura rispetto la disabilità, cercando di individuare, nell'ampio ed eterogeneo insieme di realtà che questo termine denota, dei solidi punti di riferimento teorici, in grado di orientare l'intervento in favore non solo della promozione della salute, ma anche dello sviluppo dell'autonomia, della partecipazione e conseguentemente delle possibilità di riconoscimento e inclusione sociale, individuando, da un punto di vista psicologico, la chiave per il raggiungimento di questi obiettivi nello sviluppo delle competenze trasversali o Life Skills. Nella prima parte della trattazione è stata analizzata l'evoluzione storica ed epistemologica del concetto di disabilità, dei suoi modelli esplicativi e delle conseguenti pratiche sociali messe in atto. Questo percorso ha permesso non solo di sottolineare il valore sintetico, esplicativo ed applicativo del modello biopsicosociale, ma anche di fare luce sull'origine stessa del termine disabilità e dei significati a esso legati, introiettati e sedimentati, almeno a livello del senso comune. Nel secondo capitolo è stato presentato, attraverso le fonti statistiche disponibili, l'attuale quadro della disabilità, sia nei suoi aspetti quantitativi che qualitativi, evidenziando come questa abbia un impatto in termini di costi economici e psicologici, sull'intero corpo sociale. E' stato quindi presentato il nucleo delle dieci competenze trasversali, individuate dall'Oms come fondamentali per il buon adattamento biopsicosociale della persona al contesto. Nel terzo capitolo, entrando nel vivo dell'analisi critica dei contributi psicologici, la trattazione ha messo in relazione l'impostazione sistemica della psicologia dello sviluppo, che assume il cambiamento e la complessità come oggetto di studio, con la proposta della psicologia positiva e l'attenzione che essa rivolge alla valorizzazione dei punti di forza, della motivazione, delle capacità e delle energie presenti come base per lo sviluppo e la crescita. Sono state quindi discussi i processi psicologici e i costrutti soggiacenti allo sviluppo e al funzionamento delle competenze trasversali, in relazione al loro impatto sulla salute e la promozione del benessere. Infine l'ultimo capitolo presenta i contesti familiari, scolastici e sportivi, che nel loro complesso costituiscono i luoghi elettivi per l'acquisizione delle competenze trasversali, discussi in relazione alla disabilità, ai bisogni e modalità di intervento peculiari che essa richiede dal punto di vista psicologico. E' stato particolarmente approfondito il contesto sportivo.File | Dimensione | Formato | |
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