Alla luce del legame sempre più tangibile tra economia e ambiente, l'Unione Europea, dagli anni 70, si impegna a promulgare normative a tutela dell'ambiente con l'obiettivo iniziale di favorire l'armonizzazione delle politiche nazionali ed eliminare possibili distorsioni all'interno del mercato unico. Successivamente, si concentra sulla protezione del capitale naturale e sull'incentivare modelli economici più sostenibili, come l'economia circolare. Attraverso regolamentazioni ambientali comunitarie progressivamente più stringenti, si promuove il rinnovamento tecnologico con effetti di segno positivo sia sulla produzione che sull'occupazione. Inoltre, i graduali cambiamenti nelle preferenze di consumo guidati da una crescente sensibilità al tema della sostenibilità, fanno sì che i prodotti realizzati con una maggiore attenzione all'ambiente, resi riconoscibili agli occhi dei consumatori ad esempio attraverso il sistema di Ecolabel, possiedano una potenziale fonte di vantaggio competitivo aggiuntiva rispetto ai competitors. Tuttavia, rimane alto il rischio che le imprese attuino strategie di mero “greenwashing” al fine di cavalcare il trend eco-friendly. Le autorità europee hanno quindi introdotto misure di auditing e certificazioni ambientali per stabilire quali aziende siano autenticamente impegnate nella salvaguardia del pianeta. Ecco allora, che la sostenibilità non riguarda esclusivamente il singolo prodotto, ma diventa una strategia tout court legata all'insieme delle funzioni aziendali e alla corporate social responsibility, come dimostrato dall'esperienza positiva delle imprese Novamont, Saponia e le cosiddette B-corporation di tutti i settori.

Come le politiche ambientali dell'Unione Europea possono aiutare le imprese a implementare strategie sostenibili di successo ​

MARZOCCHI, VALERIA
2019/2020

Abstract

Alla luce del legame sempre più tangibile tra economia e ambiente, l'Unione Europea, dagli anni 70, si impegna a promulgare normative a tutela dell'ambiente con l'obiettivo iniziale di favorire l'armonizzazione delle politiche nazionali ed eliminare possibili distorsioni all'interno del mercato unico. Successivamente, si concentra sulla protezione del capitale naturale e sull'incentivare modelli economici più sostenibili, come l'economia circolare. Attraverso regolamentazioni ambientali comunitarie progressivamente più stringenti, si promuove il rinnovamento tecnologico con effetti di segno positivo sia sulla produzione che sull'occupazione. Inoltre, i graduali cambiamenti nelle preferenze di consumo guidati da una crescente sensibilità al tema della sostenibilità, fanno sì che i prodotti realizzati con una maggiore attenzione all'ambiente, resi riconoscibili agli occhi dei consumatori ad esempio attraverso il sistema di Ecolabel, possiedano una potenziale fonte di vantaggio competitivo aggiuntiva rispetto ai competitors. Tuttavia, rimane alto il rischio che le imprese attuino strategie di mero “greenwashing” al fine di cavalcare il trend eco-friendly. Le autorità europee hanno quindi introdotto misure di auditing e certificazioni ambientali per stabilire quali aziende siano autenticamente impegnate nella salvaguardia del pianeta. Ecco allora, che la sostenibilità non riguarda esclusivamente il singolo prodotto, ma diventa una strategia tout court legata all'insieme delle funzioni aziendali e alla corporate social responsibility, come dimostrato dall'esperienza positiva delle imprese Novamont, Saponia e le cosiddette B-corporation di tutti i settori.
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