Negli ultimi decenni il marketing culturale si è visto inserirsi in un contesto competitivo sempre più colmo di prodotti, esperienze e servizi che si contendono il tempo del nostro quotidiano. In quest'ottica, centrale risulta essere l'attenzione da dedicarsi alla “qualità della relazione” per mantenere, coinvolgere e fare crescere pubblici vecchi e nuovi. E che di relazione con il pubblico si debba in qualche modo tenere conto appare già strutturalmente implicito nella natura del prodotto/progetto artistico stesso. Visitatori, utilizzatori, utenti, clienti, turisti, fruitori, collettività e infine pubblico: sono molteplici e molto variegati i termini che vengono utilizzati dalla letteratura del settore. Ciò che, tuttavia, è importante tenere a mente è che il concetto di pubblico deve sempre essere declinato al plurale in quanto include una molteplicità di categorie che si rapportano all'esperienza di fruizione con percezioni, motivazioni, modalità e atteggiamenti molto differenti tra loro. In questo contesto l'arte contemporanea ha subito e ancora sta subendo una serie di cambiamenti che sono andati ad intaccare tutte le componenti dell'ecosistema tanto nella loro componente strutturale quanto nella loro componente sociale. Liberatasi dai parafernalia della modernità, l'arte del XXI secolo si è ritrovata ad inserirsi in tutti i meandri della vita quotidiana guadagnando una visibilità mediatica impensabile sino a pochi anni prima. E in questo ripensamento di ruoli, spazi e legami si è dovuta confrontare con un nuovo ed imprescindibile interlocutore: il pubblico. Nell'ultimo decennio il tema dei pubblici, del loro ampliamento e del loro coinvolgimento, ha quindi assunto sempre maggiore importanza sia per gli operatori culturali sia per i decisori politici. Obiettivo di questo elaborato è quindi, in primo luogo, offrire una sistematizzazione teorica circa l'evoluzione delle caratteristiche e dei modelli di pubblico, focalizzandosi in particolar modo sull'audience delle arti contemporanee, e le nozioni di audience development, audience engagament e audience empowerment. Le organizzazioni artistico-culturali si sono ritrovate a dover rispondere a cambiamenti sempre più veloci e pervasivi all'interno di ambiti sempre più competitivi e diversificati. E in mancanza di una solida direzione sono andate a sovrapporsi strategie di alleanza e relazioni interorganizzative che si richiamano al macro-cosmo della Rete. Per le sue specifiche caratteristiche il contemporaneo e insieme la sua arte è sembrato essere il terreno prediletto del network che si è trasformato in breve tempo in uno strumento di intercettazione e coinvolgimento dei pubblici. Fatte queste premesse, si indagherà quindi il network come modello di audience development a partire dal progetto Contemporaryart Torino+Piemonte che, per le sue peculiarità qualitative, di format e di incisività sul territorio, rappresenta un unicum nel coinvolgimento dei pubblici del contemporaneo attraverso una struttura reticolare e una programmazione condivisa.

Contemporaryart Torino+Piemonte: il network come modello di Audience Development

CAVALLARI, MARTA
2019/2020

Abstract

Negli ultimi decenni il marketing culturale si è visto inserirsi in un contesto competitivo sempre più colmo di prodotti, esperienze e servizi che si contendono il tempo del nostro quotidiano. In quest'ottica, centrale risulta essere l'attenzione da dedicarsi alla “qualità della relazione” per mantenere, coinvolgere e fare crescere pubblici vecchi e nuovi. E che di relazione con il pubblico si debba in qualche modo tenere conto appare già strutturalmente implicito nella natura del prodotto/progetto artistico stesso. Visitatori, utilizzatori, utenti, clienti, turisti, fruitori, collettività e infine pubblico: sono molteplici e molto variegati i termini che vengono utilizzati dalla letteratura del settore. Ciò che, tuttavia, è importante tenere a mente è che il concetto di pubblico deve sempre essere declinato al plurale in quanto include una molteplicità di categorie che si rapportano all'esperienza di fruizione con percezioni, motivazioni, modalità e atteggiamenti molto differenti tra loro. In questo contesto l'arte contemporanea ha subito e ancora sta subendo una serie di cambiamenti che sono andati ad intaccare tutte le componenti dell'ecosistema tanto nella loro componente strutturale quanto nella loro componente sociale. Liberatasi dai parafernalia della modernità, l'arte del XXI secolo si è ritrovata ad inserirsi in tutti i meandri della vita quotidiana guadagnando una visibilità mediatica impensabile sino a pochi anni prima. E in questo ripensamento di ruoli, spazi e legami si è dovuta confrontare con un nuovo ed imprescindibile interlocutore: il pubblico. Nell'ultimo decennio il tema dei pubblici, del loro ampliamento e del loro coinvolgimento, ha quindi assunto sempre maggiore importanza sia per gli operatori culturali sia per i decisori politici. Obiettivo di questo elaborato è quindi, in primo luogo, offrire una sistematizzazione teorica circa l'evoluzione delle caratteristiche e dei modelli di pubblico, focalizzandosi in particolar modo sull'audience delle arti contemporanee, e le nozioni di audience development, audience engagament e audience empowerment. Le organizzazioni artistico-culturali si sono ritrovate a dover rispondere a cambiamenti sempre più veloci e pervasivi all'interno di ambiti sempre più competitivi e diversificati. E in mancanza di una solida direzione sono andate a sovrapporsi strategie di alleanza e relazioni interorganizzative che si richiamano al macro-cosmo della Rete. Per le sue specifiche caratteristiche il contemporaneo e insieme la sua arte è sembrato essere il terreno prediletto del network che si è trasformato in breve tempo in uno strumento di intercettazione e coinvolgimento dei pubblici. Fatte queste premesse, si indagherà quindi il network come modello di audience development a partire dal progetto Contemporaryart Torino+Piemonte che, per le sue peculiarità qualitative, di format e di incisività sul territorio, rappresenta un unicum nel coinvolgimento dei pubblici del contemporaneo attraverso una struttura reticolare e una programmazione condivisa.
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