BACKGROUND Primary Language Disorder (DPL) represents, among communication disorders, the most frequent developmental disorder in childhood. Early diagnosis of possible DPL is a key element for improving outcomes and complications (such as ASD). Family pediatricians can play a key role in the detection of DPL because of their training and proximity to the child and family. If difficulties are found in this area, referral to the speech therapist remains essential. OBJECTIVES The CLAP study was created precisely with the intention of defining a tool to enable screening and early diagnosis of possible DPL by pediatricians. Four evaluation forms were created and administered by pediatricians to their patients during their health assessment appointments. The present single-center observational-descriptive study was developed for the aim of applying this purpose-created instrument for the first time in literature. A preliminary analysis of the first 233 enrolled cases was also performed with the aim of defining the specificity and sensitivity of the instrument and identifying the limitations highlighted by its real-life application. PATIENTS AND METHODS Were excluded patients for whom informed consent could not be obtained, patients with already known alterations in sensory and perceptual or neurodevelopmental development and/or pervasive developmental disorders, patients with already diagnosed DPL, and subjects not exposed to Italian. Data, obtained through the completion of the CLAP forms, were compared with those obtained during the speech evaluation, with the aim of assessing the accuracy of the above screening tool. RESULTS A total of 233 patients aged 24-72 months were enrolled from 23 pediatricians operating in the Piedmont region in June and July 2024. We obtained: 70 forms in the age group 2-2.6 years, 56 in the age group 3-3.6 years, 48 in the age group 4-4.6 years, and 49 in the age group 5-6 years. The prevalence according to the specialist speech evaluation was: 24% in the 2-2.6 year age group, 32% in the 3-3.6 year age group, 16% in the 4-4.6 year age group and 9% in the 5-6 year age group. ROC curve analysis showed an AUC of 0.772, which is considered moderately accurate. A value of 2 as CLAP score was the one identified as the cut-off with the best combination of sensitivity and specificity, considering the entire enrolled population. Stratifying the population by different age groups, sensitivity and specificity were found to be: 2-2.6 years: Se=92%, Sp=82%. 3-3.6 years: Se=50%, Sp=88%. 4-4.6 years: Se=40% Sp=85%. 5-6 years old Se=0%, Sp=90%. CONCLUSIONS Even with the limitations arising from the small number of the sample analyzed, our preliminary data seem to show that CLAP is an easy tool to be applied by the pediatrician to identify children with DPL early and allow their proper referral to the speech therapist for care. In case the sensitivity and specificity data highlighted at the conclusion of the study confirm the accuracy of the tool for identifying DPL, it would be desirable to disseminate the methodology nationwide.
BACKGROUND Il Disturbo primario di linguaggio (DPL) rappresenta, tra i disturbi della comunicazione, il disordine dello sviluppo più frequente in età evolutiva. La diagnosi precoce di un eventuale DPL è un elemento fondamentale per migliorare l’outcome e le complicanze (come i DSA). I pediatri di famiglia possono svolgere un ruolo chiave nell’individuazione dei DPL, in virtù della loro formazione e vicinanza con il bambino e la famiglia. In caso di riscontro di difficoltà in questo ambito, resta fondamentale l’invio al logopedista. OBIETTIVI Lo studio CLAP nasce proprio con l’intento di definire uno strumento che permetta lo screening e la diagnosi precoce di un eventuale DPL da parte dei pediatri di libera scelta. Sono state create quattro schede valutative, somministrate dai pediatri ai propri pazienti durante le visite per i bilanci di salute. Il presente studio osservazionale-descrittivo monocentrico è stato sviluppato con la finalità di applicare per la prima volta in letteratura questo strumento creato ad hoc. È stata inoltre effettuata un’analisi preliminare dei primi 233 casi arruolati con l’obiettivo di definire la specificità e la sensibilità dello strumento e identificare i limiti evidenziati dalla sua applicazione real life. PAZIENTI E METODI Sono stati esclusi i pazienti per cui non era stato possibile ottenere il consenso informato, i pazienti con alterazioni già note dello sviluppo sensoriale e percettivo o neuro evolutivo e/o disturbi pervasivi dello sviluppo, i pazienti con DPL già diagnosticato e i soggetti non esposti all’Italiano. I dati, ottenuti tramite la compilazione delle schede CLAP, sono stati confrontati con quelli ottenuti durante le valutazioni logopediche effettuate, con lo scopo di valutare l’accuratezza del suddetto strumento di screening. RISULTATI Complessivamente nei mesi di Giugno e Luglio 2024 sono stati arruolati da 23 pediatri di libera scelta, operanti sul territorio piemontese, 233 pazienti di età compresa tra i 24 e i 72 mesi. Abbiamo ottenuto: 70 schede nella fascia di età 2-2.6 anni, 56 nella fascia 3-3.6 anni, 48 nella fascia di età 4-4.6 anni e 49 nella fascia di età 5-6 anni. La prevalenza secondo la valutazione specialistica logopedica è risultata essere: 24% nella fascia 2- 2.6 anni, 32% nella fascia 3- 3.6 anni, 16% nella fascia 4-4.6 anni e 9% nella fascia 5-6anni. L’analisi della curva ROC ha evidenziato un’AUC pari a 0.772, considerata moderatamente accurata. Un valore di 2 come punteggio al CLAP è stato quello identificato come il cut-off con la migliore combinazione di sensibilità e specificità, considerando l’intera popolazione arruolata. Stratificando la popolazione per differenti fasce di età, sensibilità e specificità sono risultate essere: 2-2.6 anni: Se=92%, Sp=82%. 3-3.6 anni: Se=50%, Sp=88%. 4-4.6 anni: Se=40% Sp=85%. 5-6 anni Se=0%, Sp=90%. CONCLUSIONI Pur con i limiti derivanti dalla scarsa numerosità del campione analizzato, i nostri dati preliminari sembrano evidenziare come il CLAP sia uno strumento di facile applicazione dal pediatra di libera scelta per identificare precocemente i bambini affetti da DPL e consentirne un corretto invio al logopedista per la presa in carico. Qualora i dati di sensibilità e specificità evidenziati a studio concluso confermassero l’accuratezza dello strumento di identificazione dei DPL sarebbe auspicabile la diffusione della metodologia a livello nazionale.
CLAP: studio osservazionale-descrittivo per identificare l'accuratezza di uno strumento per individuare precocemente i disturbi del linguaggio in pediatria. Una casistica piemontese.
BONGIOVANNI, ANNA
2023/2024
Abstract
BACKGROUND Il Disturbo primario di linguaggio (DPL) rappresenta, tra i disturbi della comunicazione, il disordine dello sviluppo più frequente in età evolutiva. La diagnosi precoce di un eventuale DPL è un elemento fondamentale per migliorare l’outcome e le complicanze (come i DSA). I pediatri di famiglia possono svolgere un ruolo chiave nell’individuazione dei DPL, in virtù della loro formazione e vicinanza con il bambino e la famiglia. In caso di riscontro di difficoltà in questo ambito, resta fondamentale l’invio al logopedista. OBIETTIVI Lo studio CLAP nasce proprio con l’intento di definire uno strumento che permetta lo screening e la diagnosi precoce di un eventuale DPL da parte dei pediatri di libera scelta. Sono state create quattro schede valutative, somministrate dai pediatri ai propri pazienti durante le visite per i bilanci di salute. Il presente studio osservazionale-descrittivo monocentrico è stato sviluppato con la finalità di applicare per la prima volta in letteratura questo strumento creato ad hoc. È stata inoltre effettuata un’analisi preliminare dei primi 233 casi arruolati con l’obiettivo di definire la specificità e la sensibilità dello strumento e identificare i limiti evidenziati dalla sua applicazione real life. PAZIENTI E METODI Sono stati esclusi i pazienti per cui non era stato possibile ottenere il consenso informato, i pazienti con alterazioni già note dello sviluppo sensoriale e percettivo o neuro evolutivo e/o disturbi pervasivi dello sviluppo, i pazienti con DPL già diagnosticato e i soggetti non esposti all’Italiano. I dati, ottenuti tramite la compilazione delle schede CLAP, sono stati confrontati con quelli ottenuti durante le valutazioni logopediche effettuate, con lo scopo di valutare l’accuratezza del suddetto strumento di screening. RISULTATI Complessivamente nei mesi di Giugno e Luglio 2024 sono stati arruolati da 23 pediatri di libera scelta, operanti sul territorio piemontese, 233 pazienti di età compresa tra i 24 e i 72 mesi. Abbiamo ottenuto: 70 schede nella fascia di età 2-2.6 anni, 56 nella fascia 3-3.6 anni, 48 nella fascia di età 4-4.6 anni e 49 nella fascia di età 5-6 anni. La prevalenza secondo la valutazione specialistica logopedica è risultata essere: 24% nella fascia 2- 2.6 anni, 32% nella fascia 3- 3.6 anni, 16% nella fascia 4-4.6 anni e 9% nella fascia 5-6anni. L’analisi della curva ROC ha evidenziato un’AUC pari a 0.772, considerata moderatamente accurata. Un valore di 2 come punteggio al CLAP è stato quello identificato come il cut-off con la migliore combinazione di sensibilità e specificità, considerando l’intera popolazione arruolata. Stratificando la popolazione per differenti fasce di età, sensibilità e specificità sono risultate essere: 2-2.6 anni: Se=92%, Sp=82%. 3-3.6 anni: Se=50%, Sp=88%. 4-4.6 anni: Se=40% Sp=85%. 5-6 anni Se=0%, Sp=90%. CONCLUSIONI Pur con i limiti derivanti dalla scarsa numerosità del campione analizzato, i nostri dati preliminari sembrano evidenziare come il CLAP sia uno strumento di facile applicazione dal pediatra di libera scelta per identificare precocemente i bambini affetti da DPL e consentirne un corretto invio al logopedista per la presa in carico. Qualora i dati di sensibilità e specificità evidenziati a studio concluso confermassero l’accuratezza dello strumento di identificazione dei DPL sarebbe auspicabile la diffusione della metodologia a livello nazionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/1542