Il presente lavoro si propone di descrivere la relazione che la mente e il corpo intrattengono a livello teorico e nella condizione di malattia. Nella prima parte dell'elaborato viene ripercorsa con brevi cenni la storia dei contributi filosofici e i tentativi di ricongiunzione in diversi campi della psicologia e delle neuroscienze (studi sulle emozioni, neuroscienze affettive, teoria della mente incarnata, paradigma della psiconeuroendoimmunologia, epiegentica). Un ruolo di preminenza, tra i tentativi di ricongiunzione, è assegnato all'approccio psicosomatico, tratteggiato descrivendo l'affermarsi del paradigma lungo la storia, sino agli attuali sviluppi e influenze che il modello biopsicosociale e il modello della psiconeuroendoimmunologia hanno esercitato su di esso. L'argomento è esposto esplicando i limiti e le criticità che la psicosomatica canalizza dal momento in cui si pone come applicazione in ambito clinico del paradosso mente-corpo. In seguito è dedicato spazio all' approfondimento del secondo cervello nello specifico dell'asse cervello-intestino in riferimento ai disturbi digestivi funzionali. Ad ultimo la sindrome dell'intestino irritabile è stata approfondita tenendo in considerazione i fattori biologici che si ipotizza concorrano alla manifestazione dei sintomi, assegnando un valore preminente alle variabili psicologiche e alla loro relazione. La descrizione degli aspetti psicobiologici e dei fattori sociopsicologici intervenienti è stata impiegata al fine di incarnare, nel corso dell'intera trattazione, l'approccio che muove il paradigma psicosomatico. Sono altresì esposti i principali trattamenti psicoterapici impiegati per la sindrome dell'intestino irritabile selezionati in base all'adozione di protocolli di studio randomizzati controllati.
L'approccio psicosomatico all'asse mente-cervello-intestino: la sindrome dell'intestino irritabile.
MATERA, MARIATERESA
2015/2016
Abstract
Il presente lavoro si propone di descrivere la relazione che la mente e il corpo intrattengono a livello teorico e nella condizione di malattia. Nella prima parte dell'elaborato viene ripercorsa con brevi cenni la storia dei contributi filosofici e i tentativi di ricongiunzione in diversi campi della psicologia e delle neuroscienze (studi sulle emozioni, neuroscienze affettive, teoria della mente incarnata, paradigma della psiconeuroendoimmunologia, epiegentica). Un ruolo di preminenza, tra i tentativi di ricongiunzione, è assegnato all'approccio psicosomatico, tratteggiato descrivendo l'affermarsi del paradigma lungo la storia, sino agli attuali sviluppi e influenze che il modello biopsicosociale e il modello della psiconeuroendoimmunologia hanno esercitato su di esso. L'argomento è esposto esplicando i limiti e le criticità che la psicosomatica canalizza dal momento in cui si pone come applicazione in ambito clinico del paradosso mente-corpo. In seguito è dedicato spazio all' approfondimento del secondo cervello nello specifico dell'asse cervello-intestino in riferimento ai disturbi digestivi funzionali. Ad ultimo la sindrome dell'intestino irritabile è stata approfondita tenendo in considerazione i fattori biologici che si ipotizza concorrano alla manifestazione dei sintomi, assegnando un valore preminente alle variabili psicologiche e alla loro relazione. La descrizione degli aspetti psicobiologici e dei fattori sociopsicologici intervenienti è stata impiegata al fine di incarnare, nel corso dell'intera trattazione, l'approccio che muove il paradigma psicosomatico. Sono altresì esposti i principali trattamenti psicoterapici impiegati per la sindrome dell'intestino irritabile selezionati in base all'adozione di protocolli di studio randomizzati controllati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/154132