La storia della psicologia è stata, sin dai suoi primi albori, profondamente legata al concetto di motivazione. L'indagine delle dinamiche psichiche e del comportamento umano si sviluppò infatti a partire dai celebri studi sulla personalità intrapresi dallo psicologo Allport nella seconda metà dell'Ottocento, che ispirarono le riflessioni e le teorie di May, Maslow e Rogers in America. La messa a punto, da parte di questi autori, dei concetti di tendenza attualizzante, salute psicologica e la nascita del counseling inaugurò di fatto la disciplina umanistica, dando il via al processo scientifico e filosofico di comprensione dei comportamenti e delle motivazioni che sottendono l'esistenza umana nei vari ambiti e ai diversi livelli attraverso cui esse si manifestano. Il tema della motivazione sarebbe in seguito tornato alla ribalta nel panorama del Novecento, come del resto era probabilmente inevitabile, dal momento che tale costrutto si ricollega a due questioni assolutamente centrali per l'investigazione psicologica: da un lato lo studio sulla motivazione porta necessariamente ad indagare gli aspetti più profondi, intrinseci e estrinseci che guidano il comportamento umano nei vari ambiti ed a chiarire il modo con cui le persone realizzano e soddisfano tali bisogni, anche lottando con insistenza e ostinazione contro realtà che spesso, con insensibilità e indifferenza, cercano di sopprimere le esigenze umane, rallentando e ostacolando il processo di sviluppo e di maturazione. Dall'altro lo studio sulla motivazione ci mette di fronte all'incalcolabile potenza e energia dell'azione umana che è dentro di noi; la forza naturale e innata che motiva instancabilmente le persone, che le rende uniche e capaci di agire, di alzarsi e di lottare. In alcune situazioni, questa energia è nascosta, a volte occultata ma è sempre pronta ad essere risvegliata per mezzo di un professionale e empatico aiuto che sopraggiunge quando l'individuo si trova nella condizione di disempowerment. Infatti è grazie all'intervento psicologico che il soggetto diviene più consapevole di tutte le qualità, abilità e capacità che possiede, riequilibra le forze psichiche interne al sé, costruisce un'immagine positiva di sé e soprattutto nutre il desiderio di speranza. Per mezzo della scoperta e dell'esplorazione di possedere tutte le energie utili per vivere pienamente, l'individuo si sente libero di muoversi nel circostante, percepisce la possibilità di realizzarsi, di esprimersi nel miglior dei modi e di raggiungere il tanto atteso benessere sia nella sfera psichica sia nella realtà nella quale è immerso. La relazione, il counseling e il colloquio d'empowerment sono potenzialmente in grado di operare sull'individuo e sull'organizzazione e di promuovere , per mezzo di una comunicazione interpersonale e empatica, lo sviluppo, la crescita e il benessere del singolo e dell'organizzazione attraverso la restaurazione dell'equilibrio interno al sistema del sé e della strutturazione dei modelli operativi.
Dal costrutto di motivazione al colloquio di empowerment nei contesti organizzativi
GIORGIO, ROSARIA
2016/2017
Abstract
La storia della psicologia è stata, sin dai suoi primi albori, profondamente legata al concetto di motivazione. L'indagine delle dinamiche psichiche e del comportamento umano si sviluppò infatti a partire dai celebri studi sulla personalità intrapresi dallo psicologo Allport nella seconda metà dell'Ottocento, che ispirarono le riflessioni e le teorie di May, Maslow e Rogers in America. La messa a punto, da parte di questi autori, dei concetti di tendenza attualizzante, salute psicologica e la nascita del counseling inaugurò di fatto la disciplina umanistica, dando il via al processo scientifico e filosofico di comprensione dei comportamenti e delle motivazioni che sottendono l'esistenza umana nei vari ambiti e ai diversi livelli attraverso cui esse si manifestano. Il tema della motivazione sarebbe in seguito tornato alla ribalta nel panorama del Novecento, come del resto era probabilmente inevitabile, dal momento che tale costrutto si ricollega a due questioni assolutamente centrali per l'investigazione psicologica: da un lato lo studio sulla motivazione porta necessariamente ad indagare gli aspetti più profondi, intrinseci e estrinseci che guidano il comportamento umano nei vari ambiti ed a chiarire il modo con cui le persone realizzano e soddisfano tali bisogni, anche lottando con insistenza e ostinazione contro realtà che spesso, con insensibilità e indifferenza, cercano di sopprimere le esigenze umane, rallentando e ostacolando il processo di sviluppo e di maturazione. Dall'altro lo studio sulla motivazione ci mette di fronte all'incalcolabile potenza e energia dell'azione umana che è dentro di noi; la forza naturale e innata che motiva instancabilmente le persone, che le rende uniche e capaci di agire, di alzarsi e di lottare. In alcune situazioni, questa energia è nascosta, a volte occultata ma è sempre pronta ad essere risvegliata per mezzo di un professionale e empatico aiuto che sopraggiunge quando l'individuo si trova nella condizione di disempowerment. Infatti è grazie all'intervento psicologico che il soggetto diviene più consapevole di tutte le qualità, abilità e capacità che possiede, riequilibra le forze psichiche interne al sé, costruisce un'immagine positiva di sé e soprattutto nutre il desiderio di speranza. Per mezzo della scoperta e dell'esplorazione di possedere tutte le energie utili per vivere pienamente, l'individuo si sente libero di muoversi nel circostante, percepisce la possibilità di realizzarsi, di esprimersi nel miglior dei modi e di raggiungere il tanto atteso benessere sia nella sfera psichica sia nella realtà nella quale è immerso. La relazione, il counseling e il colloquio d'empowerment sono potenzialmente in grado di operare sull'individuo e sull'organizzazione e di promuovere , per mezzo di una comunicazione interpersonale e empatica, lo sviluppo, la crescita e il benessere del singolo e dell'organizzazione attraverso la restaurazione dell'equilibrio interno al sistema del sé e della strutturazione dei modelli operativi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/154131