Aphasia is a disorder caused by a focal cortical damage, usually due to a cerebral stroke in the language areas. The characteristics of the language impairment can vary depending on the localisation, size and severity of the injury. Nowadays, a lot of different treatments are accessible to aphasic patients, and their main goal is to allow a successful rehabilitation of the patient's impaired language abilities. Several innovative language therapies were created over the years, such as IMITAF, an Italian program which requires patients to observe a series of video clips of six actors pronouncing different words and sentences, and to subsequently repeat what they heard. This program was already tested at the Centro Puzzle in Turin and its validity in improving the patients' language skills was proven. Furthermore, over the last two decades, non-invasive brain stimulation techniques such as transcranial direct current stimulation (tDCS) have been used in combination to some speech therapies and they have proved to be beneficial in increasing the effectiveness of those treatments. The recognised efficacy of the tDCS has led to the formulation of the research hypothesis of this study and to the drafting of the experiment here described. It is proposed to use the program IMITAF on a sample of patients with chronic post-stroke aphasia, and to simultaneously apply a weak electrical current of 1.5 mA on the scalp. The active electrode of the tDCS, the anode, will be positioned on the perilesional areas of the damaged hemisphere, to facilitate the activity of the neuronal connections spared from the damage. The treatment will last for six weeks and will include a total of 30 daily sessions of 90 minutes each. The tDCS will be administered for the first 20 minutes of each session. The patients' performance will be evaluated through a battery of tests at the baseline (T0), after a month of speech and language therapy prior to the study (T1), after the study (T2) and after one month from the end (T3). To allow clearer results about the actual influence of the brain stimulation on the performance, the patients will be divided into two groups. One will receive the active tDCS, while the other one will receive a sham stimulation, and the device will be turned off after few seconds. It is expected that, at the end of the study, the experimental group will show a better language performance than the control group. If significant, the improvement in the experimental group could be attributable to the influence of the tDCS on the training. Due to the proven validity of IMITAF as a rehabilitation program, a substantial improvement in the control group is also expected. Both groups will therefore benefit from the study.
L'afasia è un disturbo che si può verificare in seguito ad un danno focale delle aree responsabili del linguaggio, spesso di natura vascolare. Tale disturbo comporta la perdita della funzione linguistica, in modo parziale o totale, in base alla localizzazione ed alla gravità del danno. Ad oggi esistono diversi trattamenti riabilitativi specifici, costruiti in modo da permettere un recupero soddisfacente delle abilità compromesse. Negli anni sono stati ideati diversi trattamenti, sempre più mirati ed innovativi. Uno di questi è IMITAF, programma che prevede l'osservazione di diversi videoclip di sei attori, mentre articolano una serie di parole e frasi, e la conseguente ripetizione di ciò che viene detto. Già utilizzato presso il Centro Puzzle di Torino, tale programma ha dimostrato una notevole validità nel miglioramento dell'afasia acquisita. Negli ultimi decenni, inoltre, diversi training riabilitativi sono stati affiancati ad alcune tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva, come la transcranial direct current stimulation (tDCS). Tali trattamenti combinati hanno spesso portato ad un miglioramento più significativo della condizione dei pazienti, rispetto a quello che si sarebbe ottenuto senza l'utilizzo della stimolazione cerebrale. L'efficacia della tDCS nella riabilitazione dell'afasia è ciò che ha portato alla formulazione della domanda di ricerca qui presentata, ed alla stesura del progetto pilota. Si avanza la proposta di utilizzare IMITAF su un gruppo di pazienti affetti da afasia cronica acquisita, e di adoperare contemporaneamente la tDCS. La corrente sarà somministrata a 1.5 mA e l'elettrodo stimolante verrà posto sull'area adiacente a quella danneggiata, in modo da facilitare l'attivazione delle connessioni residue. Il trattamento avrà una durata complessiva di sei settimane, per un totale di 30 sessioni da 90 minuti ciascuna. In ogni sessione, la stimolazione cerebrale sarà somministrata per i primi 20 minuti. I pazienti saranno valutati attraverso una batteria di test neuropsicologici alla baseline (T0), alla fine di un percorso di riabilitazione linguistica previsto prima dell'inizio dello studio (T1), dopo il trattamento (T2) e ad un mese dalla fine (T3). Per permettere dei risultati più chiari rispetto all'effettivo contributo della tDCS sull'eventuale miglioramento, i pazienti saranno divisi in due gruppi, uno riceverà la stimolazione reale, mentre nell'altro gruppo il dispositivo verrà spento dopo pochi secondi. Ci si attende che, al termine dello studio, il gruppo sperimentale mostri un miglioramento più significativo rispetto al gruppo di controllo. Tale miglioramento sarebbe attribuibile all'influenza della stimolazione cerebrale. È inoltre previsto un miglioramento significativo anche nel gruppo di controllo, dovuto alla comprovata validità riabilitativa di IMITAF. Entrambi i gruppi, dunque, potranno trarre un notevole beneficio dallo studio.
Neuroplasticità e riabilitazione dell'afasia acquisita: proposta di un trattamento combinato con tDCS ed esercizi di osservazione ed imitazione
BONDESAN, CATERINA
2019/2020
Abstract
L'afasia è un disturbo che si può verificare in seguito ad un danno focale delle aree responsabili del linguaggio, spesso di natura vascolare. Tale disturbo comporta la perdita della funzione linguistica, in modo parziale o totale, in base alla localizzazione ed alla gravità del danno. Ad oggi esistono diversi trattamenti riabilitativi specifici, costruiti in modo da permettere un recupero soddisfacente delle abilità compromesse. Negli anni sono stati ideati diversi trattamenti, sempre più mirati ed innovativi. Uno di questi è IMITAF, programma che prevede l'osservazione di diversi videoclip di sei attori, mentre articolano una serie di parole e frasi, e la conseguente ripetizione di ciò che viene detto. Già utilizzato presso il Centro Puzzle di Torino, tale programma ha dimostrato una notevole validità nel miglioramento dell'afasia acquisita. Negli ultimi decenni, inoltre, diversi training riabilitativi sono stati affiancati ad alcune tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva, come la transcranial direct current stimulation (tDCS). Tali trattamenti combinati hanno spesso portato ad un miglioramento più significativo della condizione dei pazienti, rispetto a quello che si sarebbe ottenuto senza l'utilizzo della stimolazione cerebrale. L'efficacia della tDCS nella riabilitazione dell'afasia è ciò che ha portato alla formulazione della domanda di ricerca qui presentata, ed alla stesura del progetto pilota. Si avanza la proposta di utilizzare IMITAF su un gruppo di pazienti affetti da afasia cronica acquisita, e di adoperare contemporaneamente la tDCS. La corrente sarà somministrata a 1.5 mA e l'elettrodo stimolante verrà posto sull'area adiacente a quella danneggiata, in modo da facilitare l'attivazione delle connessioni residue. Il trattamento avrà una durata complessiva di sei settimane, per un totale di 30 sessioni da 90 minuti ciascuna. In ogni sessione, la stimolazione cerebrale sarà somministrata per i primi 20 minuti. I pazienti saranno valutati attraverso una batteria di test neuropsicologici alla baseline (T0), alla fine di un percorso di riabilitazione linguistica previsto prima dell'inizio dello studio (T1), dopo il trattamento (T2) e ad un mese dalla fine (T3). Per permettere dei risultati più chiari rispetto all'effettivo contributo della tDCS sull'eventuale miglioramento, i pazienti saranno divisi in due gruppi, uno riceverà la stimolazione reale, mentre nell'altro gruppo il dispositivo verrà spento dopo pochi secondi. Ci si attende che, al termine dello studio, il gruppo sperimentale mostri un miglioramento più significativo rispetto al gruppo di controllo. Tale miglioramento sarebbe attribuibile all'influenza della stimolazione cerebrale. È inoltre previsto un miglioramento significativo anche nel gruppo di controllo, dovuto alla comprovata validità riabilitativa di IMITAF. Entrambi i gruppi, dunque, potranno trarre un notevole beneficio dallo studio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/154029