Questa tesi si propone di esaminare una piccola parte di ciò che compone l'ampia tematica del diritto e della tutela dei minori, prendendo in specifica considerazione l'ascolto del minore. L'istituto dell'ascolto si presenta come una garanzia di salvaguardia dei diritti, bisogni e desideri del soggetto di minore età che entra a far parte di una controversia o di un procedimento. Nel primo capitolo verranno ripercorse e approfondite le tappe fondamentali dell'evoluzione legislativa, il cui obiettivo, nel corso degli anni, è stato quello di individuare regole idonee a tutelare il superiore interesse del minore. All'interno di questo lavoro diventa rilevante la figura del curatore speciale, il quale, in particolare nei procedimenti limitativi e ablativi della responsabilità genitoriale, assume il fondamentale compito di dar voce alle volontà, desideri e decisioni del minore stesso, come fosse il suo portavoce. Nel secondo capitolo verranno esposte le caratteristiche, i requisiti e i compiti propri di questa figura. Nel terzo capitolo verrà invece affrontata la tematica del patrocinio a spese dello Stato. Analizzare questo istituto risulta necessario perché il minore, essendo considerato “nullatenente”, non può avvalersi del sostegno economico dei genitori durante il procedimento. Questo sarebbe inoltre un controsenso, perché è proprio in questa relazione che emerge il conflitto da cui il minore deve essere tutelato e che richiede l'intervento del curatore speciale e dell'avvocato che difende il minore. La questione non è però semplice come può apparire, soprattutto per quanto concerne il compenso del curatore speciale, figura che ancora oggi nel nostro ordinamento non trova una disciplina specifica e articolata. Per avere informazioni concrete a riguardo, mi sono avvalsa della collaborazione dell'avvocato Laura Dutto, la quale si trova spesso a rivestire il ruolo di curatore speciale nel Foro di Torino, insieme alla Dottoressa Lorena Lanfranco. Da questa collaborazione sono emerse importanti riflessioni che sono riportate nella parte conclusiva di questo elaborato, insieme a diverse considerazioni circa il ruolo dello psicologo forense come eventuale curatore del minore o suo coadiutore.
IL CURATORE SPECIALE: ASCOLTO E TUTELA DEL MINORE
BONI, CHIARA
2019/2020
Abstract
Questa tesi si propone di esaminare una piccola parte di ciò che compone l'ampia tematica del diritto e della tutela dei minori, prendendo in specifica considerazione l'ascolto del minore. L'istituto dell'ascolto si presenta come una garanzia di salvaguardia dei diritti, bisogni e desideri del soggetto di minore età che entra a far parte di una controversia o di un procedimento. Nel primo capitolo verranno ripercorse e approfondite le tappe fondamentali dell'evoluzione legislativa, il cui obiettivo, nel corso degli anni, è stato quello di individuare regole idonee a tutelare il superiore interesse del minore. All'interno di questo lavoro diventa rilevante la figura del curatore speciale, il quale, in particolare nei procedimenti limitativi e ablativi della responsabilità genitoriale, assume il fondamentale compito di dar voce alle volontà, desideri e decisioni del minore stesso, come fosse il suo portavoce. Nel secondo capitolo verranno esposte le caratteristiche, i requisiti e i compiti propri di questa figura. Nel terzo capitolo verrà invece affrontata la tematica del patrocinio a spese dello Stato. Analizzare questo istituto risulta necessario perché il minore, essendo considerato “nullatenente”, non può avvalersi del sostegno economico dei genitori durante il procedimento. Questo sarebbe inoltre un controsenso, perché è proprio in questa relazione che emerge il conflitto da cui il minore deve essere tutelato e che richiede l'intervento del curatore speciale e dell'avvocato che difende il minore. La questione non è però semplice come può apparire, soprattutto per quanto concerne il compenso del curatore speciale, figura che ancora oggi nel nostro ordinamento non trova una disciplina specifica e articolata. Per avere informazioni concrete a riguardo, mi sono avvalsa della collaborazione dell'avvocato Laura Dutto, la quale si trova spesso a rivestire il ruolo di curatore speciale nel Foro di Torino, insieme alla Dottoressa Lorena Lanfranco. Da questa collaborazione sono emerse importanti riflessioni che sono riportate nella parte conclusiva di questo elaborato, insieme a diverse considerazioni circa il ruolo dello psicologo forense come eventuale curatore del minore o suo coadiutore.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/153828