Ce présent travail se propose de tracer la figure du créateur qui ressort de l'étude des personnages solitaires des romans « Villa Amalia » (2006) et « Les Solidarités mystérieuses » (2011) de Pascal Quignard. L'analyse se focalise d'abord sur la structure des deux romans ; ensuite, le parcours des deux protagonistes féminins sera examiné afin de repérer dans leur quête les phases qui mènent à la création : le refus de tout lien social en faveur d'une retraite solitaire au sein de la nature et finalement leur retour vers l'origine à travers les notions de contemplation et d'extase. En conclusion, on passe de la fiction à la réflexion théorique de Quignard dans « Critique du jugement » (2015) pour établir une perspective d'évolution de la figure du créateur.
La ricerca si propone di tracciare la figura del creatore a partire dallo studio dei personaggi solitari dei romanzi “Villa Amalia” (2006) e “Les solidarités mystérieuses” (2011) di Pascal Quignard. L'analisi si concentra dapprima sulla struttura dei due romanzi; in seguito, si prenderà in considerazione il percorso delle protagoniste femminili per reperire nella loro ricerca le fasi della creazione: il rifiuto di ogni legame sociale in favore di una solitudine nella natura e, infine, il ritorno verso l'origine attraverso le nozioni di contemplazione ed estasi. In conclusione, si affronterà il passaggio dalla forma romanzesca alla riflessione teorica di Quignard in “Critique du jugement” (2015) per mettere il luce l'evoluzione della figura del creatore.
Quando la ragnatela tesse il ragno: la figura del solitario in "Villa Amalia" e "Les solidarités mystérieuses" di Pascal Quignard
ARECCO, ELISA
2019/2020
Abstract
La ricerca si propone di tracciare la figura del creatore a partire dallo studio dei personaggi solitari dei romanzi “Villa Amalia” (2006) e “Les solidarités mystérieuses” (2011) di Pascal Quignard. L'analisi si concentra dapprima sulla struttura dei due romanzi; in seguito, si prenderà in considerazione il percorso delle protagoniste femminili per reperire nella loro ricerca le fasi della creazione: il rifiuto di ogni legame sociale in favore di una solitudine nella natura e, infine, il ritorno verso l'origine attraverso le nozioni di contemplazione ed estasi. In conclusione, si affronterà il passaggio dalla forma romanzesca alla riflessione teorica di Quignard in “Critique du jugement” (2015) per mettere il luce l'evoluzione della figura del creatore.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/153811