Introduzione: I cosmetici contenenti molta acqua attiva sono sensibili alla contaminazione microbica motivo per cui necessitano di conservanti. I conservanti vengono aggiunti alle preparazioni sia per prolungare la vita del prodotto, sia per proteggere il consumatore da potenziali infezioni. Negli ultimi tempi stanno riscuotendo grande interesse i prodotti senza conservanti, i quali vengono rimpiazzati da sostanze antimicrobiche che non sono classificate come conservanti. Questi cosmetici vengono prodotti nel rispetto dei principi della ¿Hurdle Tecnology¿ e della GMP, ossia la combinazione di diversi fattori che prevengono la contaminazione microbica. I cosmetici vengono testati sia con il challenge test che con il patch test per valutare la loro resistenza alle contaminazioni, e la loro sicurezza per l'utilizzatore. Scopo della tesi: Esporre le diverse strategie adottate per la conservazione dei cosmetici, ed i metodi di valutazione della sicurezza microbiologica dei prodotti e delle reazioni allergiche ai conservanti sviluppate dai consumatori. Discussione dei risultati: Nei cosmetici al fine di limitare le sensibilizzazioni ed aumentare l'attività antimicrobica dei conservanti, questi stessi vengono addizionati ai prodotti in miscele sinergiche, così da permettere di ridurre la quantità impiegata di ciascun conservante senza diminuire il potere antimicrobico, un'alternativa è quella di utilizzare una miscela di conservanti e sostanze non considerate conservanti ma che hanno la capacità di aumentarne il potere antimicrobico. I prodotti senza conservanti sono cosmetici che contengono poca acqua attiva, pH controllato, sono confezionati in contenitori monodose o con particolari valvole di ¿non-ritorno¿, e sono formulati con ingredienti che mostrano attività antimicrobica, come alcuni oli essenziali, chelanti e profumi. I conservanti più allergizzanti sono il metilcloroisotiazolinone/metilisotiazolinone, i parabeni invece risultano sicuri e sono ancora oggi molto utilizzati sia singolarmente che in miscele. Conclusioni: I cosmetici più contaminati sono quelli prodotti nei Paesi in via di sviluppo ed in quelli senza legislazione. I patch test e i test per le irritazioni sensoriali dimostrano che le allergie ai conservanti sono molto rare, c'è una correlazione tra le irritazioni oggettive e l'attività antimicrobica, mentre le irritazioni sensoriali sono correlate alle combinazioni dei conservanti e al tipo di formulazione del prodotto.
Novità sui conservanti
DI PIETRO, MARIAPIA
2009/2010
Abstract
Introduzione: I cosmetici contenenti molta acqua attiva sono sensibili alla contaminazione microbica motivo per cui necessitano di conservanti. I conservanti vengono aggiunti alle preparazioni sia per prolungare la vita del prodotto, sia per proteggere il consumatore da potenziali infezioni. Negli ultimi tempi stanno riscuotendo grande interesse i prodotti senza conservanti, i quali vengono rimpiazzati da sostanze antimicrobiche che non sono classificate come conservanti. Questi cosmetici vengono prodotti nel rispetto dei principi della ¿Hurdle Tecnology¿ e della GMP, ossia la combinazione di diversi fattori che prevengono la contaminazione microbica. I cosmetici vengono testati sia con il challenge test che con il patch test per valutare la loro resistenza alle contaminazioni, e la loro sicurezza per l'utilizzatore. Scopo della tesi: Esporre le diverse strategie adottate per la conservazione dei cosmetici, ed i metodi di valutazione della sicurezza microbiologica dei prodotti e delle reazioni allergiche ai conservanti sviluppate dai consumatori. Discussione dei risultati: Nei cosmetici al fine di limitare le sensibilizzazioni ed aumentare l'attività antimicrobica dei conservanti, questi stessi vengono addizionati ai prodotti in miscele sinergiche, così da permettere di ridurre la quantità impiegata di ciascun conservante senza diminuire il potere antimicrobico, un'alternativa è quella di utilizzare una miscela di conservanti e sostanze non considerate conservanti ma che hanno la capacità di aumentarne il potere antimicrobico. I prodotti senza conservanti sono cosmetici che contengono poca acqua attiva, pH controllato, sono confezionati in contenitori monodose o con particolari valvole di ¿non-ritorno¿, e sono formulati con ingredienti che mostrano attività antimicrobica, come alcuni oli essenziali, chelanti e profumi. I conservanti più allergizzanti sono il metilcloroisotiazolinone/metilisotiazolinone, i parabeni invece risultano sicuri e sono ancora oggi molto utilizzati sia singolarmente che in miscele. Conclusioni: I cosmetici più contaminati sono quelli prodotti nei Paesi in via di sviluppo ed in quelli senza legislazione. I patch test e i test per le irritazioni sensoriali dimostrano che le allergie ai conservanti sono molto rare, c'è una correlazione tra le irritazioni oggettive e l'attività antimicrobica, mentre le irritazioni sensoriali sono correlate alle combinazioni dei conservanti e al tipo di formulazione del prodotto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/15366