Il settore montano è particolarmente sensibile al cambiamento climatico, infatti è ampiamente studiato al fine di valutarne gli impatti sull'idrologia, ecologia e società. Per quanto riguarda le Alpi europee è stato dimostrato che, nel ventesimo secolo, la temperatura dell'aria è incrementata da 0.5°C a 1°C con conseguente riduzione delle dimensioni dei ghiacciai alpini. Nel seguente studio sono stati analizzati i dati di neve e temperatura, registrati da 16 stazioni meteorologiche dell'ex Ufficio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN), negli ultimi 9 anni (2010-2018) con l'obbiettivo di valutarne le tendenze ed effettuare un confronto col passato; per questo i risultati ottenuti sono stati messi a confronto con il periodo storico 1961-2018. Le stazioni sono distribuite uniformemente lungo tutto l'Arco Alpino piemontese. Successivamente sono stati selezionati sei indici climatici dell'Expert Team on Climate Change Detection and Indices (ETCCDI): Temperatura massima (TXx), temperatura minima (TNn), giorni senza disgelo (ID0), giorni di gelo (FD0), giorni con precipitazione nevosa (HN>0) e giorni con copertura nevosa (HS>0). I risultati hanno mostrato che il 2010 è stato l'anno più freddo per tutte le stazioni, mentre l'anno 2015 è stato il più caldo per 13 stazioni su 16, inoltre il confronto col periodo 1961-2010 ha mostrato un aumento di temperature massime nell'arco alpino dai 2.43°C a 0.23°C. Lo studio delle temperature minime ha mostrato, invece, un incremento in media di 1.2°C per 15 stazioni, ad eccezione di Alpe Devero dove sono diminuite. Successivamente, per quanto riguarda il numero dei giorni di gelo e il numero di giorni senza disgelo, lo studio ha mostrato che il loro andamento è inversamente proporzionale rispetto a quello delle temperature. Il confronto con il periodo storico ha mostrato una riduzione del numero dei giorni di gelo annuo compresa tra i 62 giorni ed i 7 giorni, mentre per quanto riguarda il numero di giorni senza disgelo la riduzione è stata compresa tra i 45 giorni ed i 10 giorni. L'unica stazione ad andare in controtendenza è Alpe Devero, dove sono stati osservati +9 giorni rispetto al periodo 1961-2010. Infine per quanto riguarda il numero di giorni con precipitazione nevosa e il numero dei giorni con copertura nevosa, essi hanno mostrato un andamento inversamente proporzionale a quello della temperatura. Infatti entrambi gli indici hanno mostrato valori massimi nell'anno più freddo (2010) e minimi in quello più caldo (2015). Il confronto con lo studio precedente ha mostrato una variazione da 6 giorni a -6 giorni come media annuale per il numero di giorni di precipitazione nevosa. Mentre per i giorni con copertura nevosa, come per il numero dei giorni senza disgelo, l'unica stazione ad aver registrato un aumento di questo valore è stata Alpe Devero che ha mostrato un aumento di 27 giorni come media annuale nell'ultimo decennio. Per concludere, in tutte le stazioni dell'arco alpino piemontese si è registrato un aumento delle temperature medie, massime e minime, ed una diminuzione di giorni con precipitazione nevosa e di permanenza di neve al suolo, ad eccezione di Alpe Devero. Questa stazione è situata oltre la catena alpina piemontese ed esposta alle correnti provenienti dal nord Europa, determinando un'anomalia rispetto al trend generale.
Analisi dei dati di neve e temperatura delle stazioni nivometriche tradizionali dell'arco alpino piemontese
CAVALIERE, DAVIDE
2019/2020
Abstract
Il settore montano è particolarmente sensibile al cambiamento climatico, infatti è ampiamente studiato al fine di valutarne gli impatti sull'idrologia, ecologia e società. Per quanto riguarda le Alpi europee è stato dimostrato che, nel ventesimo secolo, la temperatura dell'aria è incrementata da 0.5°C a 1°C con conseguente riduzione delle dimensioni dei ghiacciai alpini. Nel seguente studio sono stati analizzati i dati di neve e temperatura, registrati da 16 stazioni meteorologiche dell'ex Ufficio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN), negli ultimi 9 anni (2010-2018) con l'obbiettivo di valutarne le tendenze ed effettuare un confronto col passato; per questo i risultati ottenuti sono stati messi a confronto con il periodo storico 1961-2018. Le stazioni sono distribuite uniformemente lungo tutto l'Arco Alpino piemontese. Successivamente sono stati selezionati sei indici climatici dell'Expert Team on Climate Change Detection and Indices (ETCCDI): Temperatura massima (TXx), temperatura minima (TNn), giorni senza disgelo (ID0), giorni di gelo (FD0), giorni con precipitazione nevosa (HN>0) e giorni con copertura nevosa (HS>0). I risultati hanno mostrato che il 2010 è stato l'anno più freddo per tutte le stazioni, mentre l'anno 2015 è stato il più caldo per 13 stazioni su 16, inoltre il confronto col periodo 1961-2010 ha mostrato un aumento di temperature massime nell'arco alpino dai 2.43°C a 0.23°C. Lo studio delle temperature minime ha mostrato, invece, un incremento in media di 1.2°C per 15 stazioni, ad eccezione di Alpe Devero dove sono diminuite. Successivamente, per quanto riguarda il numero dei giorni di gelo e il numero di giorni senza disgelo, lo studio ha mostrato che il loro andamento è inversamente proporzionale rispetto a quello delle temperature. Il confronto con il periodo storico ha mostrato una riduzione del numero dei giorni di gelo annuo compresa tra i 62 giorni ed i 7 giorni, mentre per quanto riguarda il numero di giorni senza disgelo la riduzione è stata compresa tra i 45 giorni ed i 10 giorni. L'unica stazione ad andare in controtendenza è Alpe Devero, dove sono stati osservati +9 giorni rispetto al periodo 1961-2010. Infine per quanto riguarda il numero di giorni con precipitazione nevosa e il numero dei giorni con copertura nevosa, essi hanno mostrato un andamento inversamente proporzionale a quello della temperatura. Infatti entrambi gli indici hanno mostrato valori massimi nell'anno più freddo (2010) e minimi in quello più caldo (2015). Il confronto con lo studio precedente ha mostrato una variazione da 6 giorni a -6 giorni come media annuale per il numero di giorni di precipitazione nevosa. Mentre per i giorni con copertura nevosa, come per il numero dei giorni senza disgelo, l'unica stazione ad aver registrato un aumento di questo valore è stata Alpe Devero che ha mostrato un aumento di 27 giorni come media annuale nell'ultimo decennio. Per concludere, in tutte le stazioni dell'arco alpino piemontese si è registrato un aumento delle temperature medie, massime e minime, ed una diminuzione di giorni con precipitazione nevosa e di permanenza di neve al suolo, ad eccezione di Alpe Devero. Questa stazione è situata oltre la catena alpina piemontese ed esposta alle correnti provenienti dal nord Europa, determinando un'anomalia rispetto al trend generale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
740596_tesi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
3.64 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.64 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/153474