Il castagno riveste una considerevole importanza in Italia, in passato fonte di alimenti ma anche di legna da ardere, oggi il castagno, oltre a vivere una crisi negli impieghi, è colpito da numerose avversità. Rientrata l’emergenza fitosanitaria causata dal cinipide galligeno, Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu, grazie ai programmi di lotta biologica propagativa, in molte aree castanicole italiane è nuovamente alta l’attenzione per alcune specie di insetti indigeni, che rappresentano un fattore limitante per la produzione castanicola. Le cidie [Pammene fasciana (L.), Cydia fagiglandana (Hübner), Cydia splendana (Zeller)] sono lepidotteri tortricidi in grado di scavare gallerie di nutrizione all’interno dei frutti. A seconda dei diversi fattori abiotici locali queste specie possono determinare ingenti perdite di produzione, determinando il cosiddetto “bacato”. L’obiettivo della tesi sperimentale è stato quello di valutare la presenza e l’entità delle popolazioni delle cidie del castagno in due aree castanicole piemontesi e di valutare l’efficacia del disorientamento sessuale come strategia di contenimento per C. fagiglandana e C. splendana. Le attività di campo sono state condotte in castagneti ubicati nei comuni di Villar Focchiardo (TO) e Peveragno (CN). In ciascun castagneto sono state utilizzate trappole collanti innescate con il feromone sessuale specifico (3 trappole/specie/feromone). In laboratorio gli esemplari catturati dalle trappole sono stati conteggiati e identificati mediante estrazione delle armature genitali e/o analisi molecolare. Per C. fagiglandana e C. splendana sono stati utilizzati oltre ai feromoni commerciali, anche due formulazioni sperimentali. Per la valutazione del disorientamento sessuale, in ogni sito d’indagine è stato individuato un secondo castagneto dove è stato utilizzato il diffusore Ecodian® CT (Isagro S.p.A.). In entrambi i castagneti sono state utilizzate le trappole collanti a feromoni sessuali per poter confrontare il numero degli adulti catturati. Inoltre, nel periodo della raccolta è stato prelevato un campione rappresentativo di castagne per verificare il grado di infestazione larvale e l’entità del bacato. I risultati ottenuti hanno evidenziato la presenza di tutte tre le specie di lepidotteri tortricidi nei siti oggetto d’indagine, caratterizzati però da curve di volo non sempre sovrapponibili a quelle indicate in letteratura. La specie maggiormente catturata è risultata essere P. fasciana. In entrambi i siti indagati, le trappole hanno catturato anche diverse specie non target, prevalentemente Oegoconia novimundi (Busck) e Grapholita funebrana Treitschke nelle trappole per P. fasciana, e Cydia ilipulana (Walsingham) nelle trappole per C. fagiglandana e C. splendana. L’analisi statistica ha evidenziato l’esistenza di una differenza significativa in termini di adulti catturati per C. fagiglandana e C. splendana, nei castagneti in cui è stato applicato il disorientamento sessuale rispetto a quelli testimoni. Contrariamente alle catture nelle trappole, nessuna differenza significativa è stata però riscontrata in termini di infestazione larvale delle castagne (bacato).

I lepidotteri tortricidi del castagno: fenologia e nuove tecniche di gestione

FARINA, ANTONELLA
2019/2020

Abstract

Il castagno riveste una considerevole importanza in Italia, in passato fonte di alimenti ma anche di legna da ardere, oggi il castagno, oltre a vivere una crisi negli impieghi, è colpito da numerose avversità. Rientrata l’emergenza fitosanitaria causata dal cinipide galligeno, Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu, grazie ai programmi di lotta biologica propagativa, in molte aree castanicole italiane è nuovamente alta l’attenzione per alcune specie di insetti indigeni, che rappresentano un fattore limitante per la produzione castanicola. Le cidie [Pammene fasciana (L.), Cydia fagiglandana (Hübner), Cydia splendana (Zeller)] sono lepidotteri tortricidi in grado di scavare gallerie di nutrizione all’interno dei frutti. A seconda dei diversi fattori abiotici locali queste specie possono determinare ingenti perdite di produzione, determinando il cosiddetto “bacato”. L’obiettivo della tesi sperimentale è stato quello di valutare la presenza e l’entità delle popolazioni delle cidie del castagno in due aree castanicole piemontesi e di valutare l’efficacia del disorientamento sessuale come strategia di contenimento per C. fagiglandana e C. splendana. Le attività di campo sono state condotte in castagneti ubicati nei comuni di Villar Focchiardo (TO) e Peveragno (CN). In ciascun castagneto sono state utilizzate trappole collanti innescate con il feromone sessuale specifico (3 trappole/specie/feromone). In laboratorio gli esemplari catturati dalle trappole sono stati conteggiati e identificati mediante estrazione delle armature genitali e/o analisi molecolare. Per C. fagiglandana e C. splendana sono stati utilizzati oltre ai feromoni commerciali, anche due formulazioni sperimentali. Per la valutazione del disorientamento sessuale, in ogni sito d’indagine è stato individuato un secondo castagneto dove è stato utilizzato il diffusore Ecodian® CT (Isagro S.p.A.). In entrambi i castagneti sono state utilizzate le trappole collanti a feromoni sessuali per poter confrontare il numero degli adulti catturati. Inoltre, nel periodo della raccolta è stato prelevato un campione rappresentativo di castagne per verificare il grado di infestazione larvale e l’entità del bacato. I risultati ottenuti hanno evidenziato la presenza di tutte tre le specie di lepidotteri tortricidi nei siti oggetto d’indagine, caratterizzati però da curve di volo non sempre sovrapponibili a quelle indicate in letteratura. La specie maggiormente catturata è risultata essere P. fasciana. In entrambi i siti indagati, le trappole hanno catturato anche diverse specie non target, prevalentemente Oegoconia novimundi (Busck) e Grapholita funebrana Treitschke nelle trappole per P. fasciana, e Cydia ilipulana (Walsingham) nelle trappole per C. fagiglandana e C. splendana. L’analisi statistica ha evidenziato l’esistenza di una differenza significativa in termini di adulti catturati per C. fagiglandana e C. splendana, nei castagneti in cui è stato applicato il disorientamento sessuale rispetto a quelli testimoni. Contrariamente alle catture nelle trappole, nessuna differenza significativa è stata però riscontrata in termini di infestazione larvale delle castagne (bacato).
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