La valutazione neuropsicomotoria e l'assessment funzionale sono gli strumenti essenziali della ricerca clinica in riabilitazione, sebbene alcune variabili risultino difficilmente controllabili anche nella pratica clinica. Partendo dall'esperienza di un trial multicentrico sull'efficacia della Constraint Induced Movement Therapy (CIMT) in ètà evolutiva, l'elaborato analizza le difficoltà incontrate nell'applicare le regole della ricerca alla complessità della riabilitazione in età pediatrica: il setting, l'inquadramento del problema clinico, la contemporaneità di interventi terapeutici attivati, la numerosità di operatori coinvolti, la scelta delle misure di outcome rappresentano oggettive difficoltà nell'applicazione del modello dello studio clinico controllato randomizzato. La possibilità di seguire il progetto nelle fasi successive di pianificazione e di potersi confrontare con le soluzioni elaborate per risolvere i nodi problematici della ricerca sul campo, ha portato all'analisi delle problematiche principali che lo studio pragmatico nella riabilitazione dell'età evolutiva può comportare: la scelta di indicatori significativi, la selezione e randomizzazione del campione, i limiti etici del gruppo di controllo, la declinazione sistematizzata degli esercizi da proporre nell'ambito di un percorso differenziato di cura in base al gruppo di assegnazione. Le soluzioni adottate nella stesura definitiva del progetto, come la cluster randomization o la decisione di suddividere il gruppo di controllo in due sottogruppi per poter differenziare meglio l'effetto della proposta terapeutica, sono il frutto di lunghe ricerche e confronti, che per le professioni della riabilitazione rappresentano i primi mattoni nella costruzione dell'Evidence Based Practice. Gli strumenti operativi evidenziati nella discussione dello studio, sia in ambito clinico (come le scale di valutazione), sia nel campo della ricerca (sistemi di rappresentazione del dato) sono parte integrante dei percorsi di ricerca, ma possono diventare un'utile abitudine professionale nell'ottica della moderna metodologia del Miglioramento della Pratica Clinica.
LA VALUTAZIONE NEUROPSICOMOTORIA E FUNZIONALE NEL DISEGNO DI UNO STUDIO SPERIMENTALE: ESEMPIO DI TRIAL MULTICENTRICO SULL'EFFICACIA DELLA C.I.M.T. IN BAMBINI CON EMIPLEGIA
RAVIZZOTTI, MARCO
2009/2010
Abstract
La valutazione neuropsicomotoria e l'assessment funzionale sono gli strumenti essenziali della ricerca clinica in riabilitazione, sebbene alcune variabili risultino difficilmente controllabili anche nella pratica clinica. Partendo dall'esperienza di un trial multicentrico sull'efficacia della Constraint Induced Movement Therapy (CIMT) in ètà evolutiva, l'elaborato analizza le difficoltà incontrate nell'applicare le regole della ricerca alla complessità della riabilitazione in età pediatrica: il setting, l'inquadramento del problema clinico, la contemporaneità di interventi terapeutici attivati, la numerosità di operatori coinvolti, la scelta delle misure di outcome rappresentano oggettive difficoltà nell'applicazione del modello dello studio clinico controllato randomizzato. La possibilità di seguire il progetto nelle fasi successive di pianificazione e di potersi confrontare con le soluzioni elaborate per risolvere i nodi problematici della ricerca sul campo, ha portato all'analisi delle problematiche principali che lo studio pragmatico nella riabilitazione dell'età evolutiva può comportare: la scelta di indicatori significativi, la selezione e randomizzazione del campione, i limiti etici del gruppo di controllo, la declinazione sistematizzata degli esercizi da proporre nell'ambito di un percorso differenziato di cura in base al gruppo di assegnazione. Le soluzioni adottate nella stesura definitiva del progetto, come la cluster randomization o la decisione di suddividere il gruppo di controllo in due sottogruppi per poter differenziare meglio l'effetto della proposta terapeutica, sono il frutto di lunghe ricerche e confronti, che per le professioni della riabilitazione rappresentano i primi mattoni nella costruzione dell'Evidence Based Practice. Gli strumenti operativi evidenziati nella discussione dello studio, sia in ambito clinico (come le scale di valutazione), sia nel campo della ricerca (sistemi di rappresentazione del dato) sono parte integrante dei percorsi di ricerca, ma possono diventare un'utile abitudine professionale nell'ottica della moderna metodologia del Miglioramento della Pratica Clinica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/15340