Lo scopo di questa ricerca è stato quello di determinare il tipo di organico presente all’interno di pastiglie freno per ricercare la presenza di problemi o difetti che possono insorgere nella produzione dei materiali delle pastiglie. Una volta riconosciuto il problema, si è cercato di capire se fosse direttamente correlato al legante. È stato svolto uno studio DOE (Design of experiments) per poter capire quale fosse il miglior metodo di estrazione e di analisi. L’utilizzo del disegno sperimentale ha permesso di ridurre il numero degli esperimenti, e dunque anche l’impegno economico, mantenendo comunque una valenza statistica significativa. Ulteriore vantaggio è stato l’ottimizzazione dei risultati e l’evidenza di un supporto adeguato alla loro analisi. Gli esperimenti sono stati finalizzati alla conoscenza nel dettaglio della composizione di tutto il materiale di campionamento. Grazie all'utilizzo di diversi solventi e alla gascromatografia come metodo di analisi, è stato possibile: 1) Capire come il bianco influisce sulle rilevazioni dei componenti; 2) Definire qual è stato il miglior solvente per l’estrazione degli analiti di interesse; 3) Definire similitudini e differenze tra i diversi campioni; 4) Riconoscere all’interno di campioni diversi una rilevante quantità di analiti, alcuni dei quali in comune tra campioni di composizione differente; 5) Riconoscere gli analiti all’interno di materiali di cui non conosciamo la composizione. Pensiamo che l’affinamento delle tecniche di rilevazione e riconoscimento da noi utilizzate, che già oggi consentono di definire le differenze tra resine fenoliche, friction dust e cashew oil, possano trovare applicazione per altri diversi e numerosi materiali permettendone il riconoscimento e la definizione della dettagliata composizione. Limitatamente al materiale da noi preso in esame, possiamo immaginare di arrivare, attraverso la prosecuzione di questo tipo di studi, alla produzione di mescole di composizione differente, sempre più performanti dal punto di vista della sicurezza e con minor impatto ambientale.
Caratterizzazione di pastiglie freno a matrice organica attraverso un experimental design
NERI, ALESSANDRA
2019/2020
Abstract
Lo scopo di questa ricerca è stato quello di determinare il tipo di organico presente all’interno di pastiglie freno per ricercare la presenza di problemi o difetti che possono insorgere nella produzione dei materiali delle pastiglie. Una volta riconosciuto il problema, si è cercato di capire se fosse direttamente correlato al legante. È stato svolto uno studio DOE (Design of experiments) per poter capire quale fosse il miglior metodo di estrazione e di analisi. L’utilizzo del disegno sperimentale ha permesso di ridurre il numero degli esperimenti, e dunque anche l’impegno economico, mantenendo comunque una valenza statistica significativa. Ulteriore vantaggio è stato l’ottimizzazione dei risultati e l’evidenza di un supporto adeguato alla loro analisi. Gli esperimenti sono stati finalizzati alla conoscenza nel dettaglio della composizione di tutto il materiale di campionamento. Grazie all'utilizzo di diversi solventi e alla gascromatografia come metodo di analisi, è stato possibile: 1) Capire come il bianco influisce sulle rilevazioni dei componenti; 2) Definire qual è stato il miglior solvente per l’estrazione degli analiti di interesse; 3) Definire similitudini e differenze tra i diversi campioni; 4) Riconoscere all’interno di campioni diversi una rilevante quantità di analiti, alcuni dei quali in comune tra campioni di composizione differente; 5) Riconoscere gli analiti all’interno di materiali di cui non conosciamo la composizione. Pensiamo che l’affinamento delle tecniche di rilevazione e riconoscimento da noi utilizzate, che già oggi consentono di definire le differenze tra resine fenoliche, friction dust e cashew oil, possano trovare applicazione per altri diversi e numerosi materiali permettendone il riconoscimento e la definizione della dettagliata composizione. Limitatamente al materiale da noi preso in esame, possiamo immaginare di arrivare, attraverso la prosecuzione di questo tipo di studi, alla produzione di mescole di composizione differente, sempre più performanti dal punto di vista della sicurezza e con minor impatto ambientale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/153390