La produzione narrativa di Franco Fortini è stata oggetto di poca considerazione e di rare analisi, essendosi concentrata soprattutto nel periodo tra il 1935 e il 1941 - quando l'autore aveva tra i diciotto e i ventiquattro anni - e in seguito essendo rimasta, se non del tutto estranea, almeno periferica rispetto al percorso successivo del Fortini più maturo. L'autore, però, affida a queste prove riflessioni tutt'altro che secondarie nel complesso del suo pensiero e continua a considerare la narrativa come una zona di ricerca almeno fino agli anni Cinquanta, quando è ormai entrato nella propria fase matura. Nel periodo dell'apprendistato fiorentino, i vari racconti e la sceneggiatura teatrale Anna esprimono il disagio derivante dall'estraneità sentita nei confronti dell'ambiente culturale, religioso e familiare in cui si trovava tra la seconda metà degli anni Trenta e i primi anni Quaranta. Dopo la guerra le prove narrative si fanno più rare ma non meno significative: nel 1948 esce l'unico romanzo della produzione fortiniana, Agonia di Natale (riproposto nel 1972), che sembra un bilancio e un allontanamento dei propri inizi, e tra la prima metà degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta scrive altri due racconti e alcuni testi per il teatro: lavori che, pur richiamando la prima fase, esprimono i nuovi interessi di stampo politico che saranno al centro dell'attività dell'autore per tutta la vita. Infine, una delle particolarità della produzione di Fortini risiede in una certa difficoltà di sicura definizione dei generi: molte opere si collocano tra il saggio, il diario, l’autobiografia, persino la lirica, e talvolta presentano una vena narrativa che non può essere negata; è forse proprio nei residui di narrazione che questa porzione dell'opera fortiniana trova la propria dimensione peculiare. Per tutti questi motivi anche il Fortini narratore, lungi dallo scomparire dopo gli anni Trenta, ha qualcosa da dire al pari del poeta e del saggista. ​

Periferia e residui. Franco Fortini narratore

GIOLITO, DARIO
2019/2020

Abstract

La produzione narrativa di Franco Fortini è stata oggetto di poca considerazione e di rare analisi, essendosi concentrata soprattutto nel periodo tra il 1935 e il 1941 - quando l'autore aveva tra i diciotto e i ventiquattro anni - e in seguito essendo rimasta, se non del tutto estranea, almeno periferica rispetto al percorso successivo del Fortini più maturo. L'autore, però, affida a queste prove riflessioni tutt'altro che secondarie nel complesso del suo pensiero e continua a considerare la narrativa come una zona di ricerca almeno fino agli anni Cinquanta, quando è ormai entrato nella propria fase matura. Nel periodo dell'apprendistato fiorentino, i vari racconti e la sceneggiatura teatrale Anna esprimono il disagio derivante dall'estraneità sentita nei confronti dell'ambiente culturale, religioso e familiare in cui si trovava tra la seconda metà degli anni Trenta e i primi anni Quaranta. Dopo la guerra le prove narrative si fanno più rare ma non meno significative: nel 1948 esce l'unico romanzo della produzione fortiniana, Agonia di Natale (riproposto nel 1972), che sembra un bilancio e un allontanamento dei propri inizi, e tra la prima metà degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta scrive altri due racconti e alcuni testi per il teatro: lavori che, pur richiamando la prima fase, esprimono i nuovi interessi di stampo politico che saranno al centro dell'attività dell'autore per tutta la vita. Infine, una delle particolarità della produzione di Fortini risiede in una certa difficoltà di sicura definizione dei generi: molte opere si collocano tra il saggio, il diario, l’autobiografia, persino la lirica, e talvolta presentano una vena narrativa che non può essere negata; è forse proprio nei residui di narrazione che questa porzione dell'opera fortiniana trova la propria dimensione peculiare. Per tutti questi motivi anche il Fortini narratore, lungi dallo scomparire dopo gli anni Trenta, ha qualcosa da dire al pari del poeta e del saggista. ​
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/153328