La Sindrome di Rett e il gioco: uno studio di caso

Girls with Rett Syndrome may encounter several barriers to play; however, play is a right for every children, as it is essential for their development. Inclusive spaces and toys could help face some barriers and could support children with disabilities's play for the sake of play. The aim of this research is to describe the play activities of a girl with Rett Syndrome interacting with traditional and robotic toys. Play was coded through a new tool, the PATCH (Bulgarelli, 2019), that include categories about gaze, emotions, interactions with objects, the type of cognitive LUDI's play, the child's role in play and the communication to the play partner. The software BORIS (Friard & Gamba, 2006) was used to support the encoding's registration and the data analysis. From the case study came to light the fact that, notwithstanding the ability of the traditionals toys to guarantee autonomy and self-determination in play and their usability, there is not a type of toy able to better support the play for the sake of play of the girl with Rett Syndrome.

Le bambine con Sindrome di Rett possono incontrare diverse barriere al gioco, che tuttavia è un diritto di tutti e tutte, in quanto fondamentale per lo sviluppo psico-fisico. Uno spazio di gioco supportivo e dotato di giocattoli utili a contrastare alcune barriere può sostenere il gioco per il piacere di gioco dei bambini e delle bambine con disabilità. L'obiettivo della ricerca è illustrare il gioco di una bambina con la Sindrome di Rett in interazione con giocattoli tradizionali o robotici. Il gioco è stato codificato con un nuovo strumento, il PATCH (Bulgarelli, 2019), che rileva lo sguardo, l'emozione, l'interazione con il giocattolo, la tipologia di gioco cognitivo LUDI, il ruolo del bambino nel gioco e la comunicazione alla partner di gioco. Il software BORIS (Friard & Gamba, 2016) è stato utilizzato per supportare la registrazione delle codifiche e l'analisi dei dati. Lo studio di caso ha fatto emergere che, nonostante la maggiore usabilità e capacità dei giocattoli tradizionali di garantire autonomia e autodeterminazione nel gioco, non vi è una versione del giocattolo maggiormente in grado di supportare il giocare per il piacere di giocare della bambina con la Sindrome di Rett.