Questo lavoro nasce in seguito a un duplice percorso di studi: quello nell'Università legato all'India nei suoi vari aspetti classici e contemporanei e quello legato allo yoga presso una scuola privata di Torino. La passione per le due cose ha fatto sì che, l'anno scorso, mi venisse proposto di tenere un corso di sanscrito base da inserire all'interno di un programma di intensivi per i futuri insegnanti in formazione. Constatando con piacere l'interesse sia degli insegnanti sia degli studenti si è cercato di approcciare lo studio della lingua in una maniera semplice, interattiva e strettamente legata al loro percorso in quanto praticanti di aṣṭāṅga vinyāsa yoga. Dall'esperimento, purtroppo non conclusosi a causa dell'emergenza sanitaria in corso, sono emersi aspetti interessanti legati allo yoga del mondo contemporaneo, che si rivela essere profondamente caratterizzato da una pratica fisica, distante dall'approfondimento teorico sull'argomento. È interessante notare come questo distanziamento e i risultati a cui porta (quali la commercializzazione, l'agonismo, ecc.) rispecchino perfettamente gli aspetti frenetici e nevrotici della nostra società. Attraverso un'analisi di questi aspetti l'elaborato si ripropone di produrre un prototipo di modello didattico della lingua e degli aspetti teorici/culturali del mondo yogico cercando, per quanto possibile, di rispettare le esigenze di chi è interessato, ma anche quelle degli autori dei testi ritenuti fondanti. Negli anni lo yoga è andato diffondendosi e adattandosi alla nostra società nei modi più disparati, tuttavia, chi scrive, ritiene che attraverso una maggiore indagine scientifica e la collaborazione tra praticanti e studiosi questo processo di adattamento possa essere migliorato.
LO YOGA OLTRE GLI ASANA. SULLA COLLABORAZIONE TRA ACCADEMICI E PRATICANTI.
DE MEO, ALICE
2019/2020
Abstract
Questo lavoro nasce in seguito a un duplice percorso di studi: quello nell'Università legato all'India nei suoi vari aspetti classici e contemporanei e quello legato allo yoga presso una scuola privata di Torino. La passione per le due cose ha fatto sì che, l'anno scorso, mi venisse proposto di tenere un corso di sanscrito base da inserire all'interno di un programma di intensivi per i futuri insegnanti in formazione. Constatando con piacere l'interesse sia degli insegnanti sia degli studenti si è cercato di approcciare lo studio della lingua in una maniera semplice, interattiva e strettamente legata al loro percorso in quanto praticanti di aṣṭāṅga vinyāsa yoga. Dall'esperimento, purtroppo non conclusosi a causa dell'emergenza sanitaria in corso, sono emersi aspetti interessanti legati allo yoga del mondo contemporaneo, che si rivela essere profondamente caratterizzato da una pratica fisica, distante dall'approfondimento teorico sull'argomento. È interessante notare come questo distanziamento e i risultati a cui porta (quali la commercializzazione, l'agonismo, ecc.) rispecchino perfettamente gli aspetti frenetici e nevrotici della nostra società. Attraverso un'analisi di questi aspetti l'elaborato si ripropone di produrre un prototipo di modello didattico della lingua e degli aspetti teorici/culturali del mondo yogico cercando, per quanto possibile, di rispettare le esigenze di chi è interessato, ma anche quelle degli autori dei testi ritenuti fondanti. Negli anni lo yoga è andato diffondendosi e adattandosi alla nostra società nei modi più disparati, tuttavia, chi scrive, ritiene che attraverso una maggiore indagine scientifica e la collaborazione tra praticanti e studiosi questo processo di adattamento possa essere migliorato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/153263