The aim of this dissertation is the analysis of the protagonist of the novel “A Clockwork Orange” by A. Burgess, the fifteen-year-old Alex, as the starting point for a study that focuses on the perception of violence among young people and the methods through which pedagogy handles them. Alex is an extremely interesting character for a deep analysis about the topic of young violence, above all because this character represents an extreme: a young, hardened criminal, whose violent actions not only are ruthless, but also attractive to him. The peculiarity of this character is his hedonistic search for violence. How can society and government compromise with such behavior? In the novel the government is not asked to tame a mild and mediocre individual, but to keep under control a hardened criminal. In the dissertation the analysis of Alex’s violence is based on the concept of “cold violence”, the kind of violence made not for revenge towards society, but it is violence committed for its own sake. Alex is not interested in the identity of his victims, since he is not angry with someone specific, nor he has a grudge towards society. He simply uses people like objects, to fulfill his hedonistic thirst of violence. In the novel the solution is to fight fire with fire. Alex is to be cured: his sadism is dangerous not because it is violent, but because it is not conformed with the social norm. It is clear in the novel that the issues of illness and danger are bound: the dissertation shines a light on the way in which the social context that a person lives in is blurred by the use of labels such as these. However, Alex undergoes the Ludovico’s Technique, which brings Alex to a conditioned reflex, since it is based on the operant reinforcement of Skinner's behaviorist model. To a bad action, in this case the attempt or the desire to commit violence, corresponds to a punishment, that means unbearable nausea. It is also highlighted how the State can use violence freely, while the violent individual is punished. Even if Ludovico's technique fails, at the end of the novel Alex is cured for real, because he becomes an adult. With maturity, he loses naturally the pleasure in violence. This conclusion leads to understanding the youth as an illness, from which one can be cured spontaneously. This point of view is analyzed in the work, too. It is clear from the pedagogical analysis that Alex has never met the concepts of education or educator. Finally, the dissertation focuses on the role of pedagogy in the formation of young people that live a conflictual moment of their lives, since they do not know whether to be themselves or to be what society asks them to be. This condition is more problematic in degraded social contexts. For this reason it is analyzed the way in which education and pedagogy can intervene even in difficult social contexts for the promotion of young people as a project, without the use of labels but rather finding a channel through which communicate.

L’obiettivo della tesi consiste nell’analisi del protagonista del romanzo “Arancia meccanica” di A. Burgess, il quindicenne Alex, come punto di partenza per uno studio che si concentra sulla percezione della violenza tra i giovani e i metodi attraverso i quali la pedagogia ad essa si approccia. Il personaggio di Alex risulta estremamente interessante al fine di un’analisi approfondita riguardo il tema della violenza giovanile, soprattutto perché questo personaggio rappresenta un estremo: un giovane criminale incallito, che più che non provare rimorso per le proprie azioni violente, ne è attratto. Ciò che rende peculiare questo personaggio è il suo esercizio edonistico della violenza. Come possono la società e il governo scendere a patti con un tale comportamento? Il governo, in questo caso, non deve domare un individuo mediocre e docile, ma deve riuscire a tenere sotto controllo un efferato criminale. Nella tesi l’esercizio di violenza da parte di Alex viene analizzato basandosi anche sul concetto di violenza fredda, ovvero quella violenza perpetrata non per voglia di rivalsa nei confronti della società, bensì come violenza riprodotta in modo meccanico. Ad Alex, infatti, non interessa chi siano le vittime, proprio perché non è arrabbiato con qualcuno in particolare, tantomeno prova risentimento nei confronti della società. Semplicemente: usa le persone, come se fossero oggetti, per appagare la propria edonistica voglia di violenza. Nel romanzo la soluzione consiste nel rispondere al fuoco con il fuoco. Alex deve essere guarito: il suo sadismo è pericoloso non tanto perché violento, ma piuttosto perché non è conforme alla norma sociale. È evidente che nel romanzo i concetti di malattia e pericolo sono legati: nel corso della tesi viene messo in luce in che modo il contesto sociale in cui vive un individuo rimanga del tutto sfocato se si adottano di etichette di questo genere. Comunque, Alex viene sottoposto alla celebre cura Ludovico, che consiste nell’indurre ad Alex un riflesso condizionato, che si basa quindi sul rinforzo operante del modello comportamentista di Skinner: ad una azione cattiva, in questo caso il tentativo o il desiderio di esercitare violenza, corrisponde una punizione, ovvero il senso di nausea insopportabile. Viene anche posta l’attenzione su come lo Stato non venga punito per l’esercizio di violenza, al contrario del singolo individuo. In ogni caso, sebbene la cura Ludovico si riveli fallimentare, alla fine del romanzo Alex guarisce davvero, perché diventa adulto: con la maturità perde in modo naturale il piacere nella violenza. Questa conclusione porta a vedere la giovinezza e l’adolescenza come malattie, dalle quale si guarisce in modo spontaneo: anche questo punto di vista viene analizzato nel lavoro. Risulta evidente, dall’analisi pedagogica, che Alex non sia mai venuto a contatto con il concetto di educazione o con un educatore. Infine, la tesi si concentra sul ruolo della pedagogia nella formazione dei giovani, che vivono un momento conflittuale della propria vita, in quanto non sanno se essere ciò che la società gli chiede o ciò che loro vogliono, condizione ancora più problematica nei contesti sociali degradati. Per questo viene analizzato il modo in cui l’educazione e la pedagogia possano intervenire anche nei contesti sociali difficili per la promozione del giovane in quanto progetto, senza l’utilizzo di etichette ma piuttosto trovando un canale tramite cui comunicare.

"Arancia meccanica": dalla rappresentazione alla riflessione pedagogica. ​

GIRELLO, LISA
2020/2021

Abstract

L’obiettivo della tesi consiste nell’analisi del protagonista del romanzo “Arancia meccanica” di A. Burgess, il quindicenne Alex, come punto di partenza per uno studio che si concentra sulla percezione della violenza tra i giovani e i metodi attraverso i quali la pedagogia ad essa si approccia. Il personaggio di Alex risulta estremamente interessante al fine di un’analisi approfondita riguardo il tema della violenza giovanile, soprattutto perché questo personaggio rappresenta un estremo: un giovane criminale incallito, che più che non provare rimorso per le proprie azioni violente, ne è attratto. Ciò che rende peculiare questo personaggio è il suo esercizio edonistico della violenza. Come possono la società e il governo scendere a patti con un tale comportamento? Il governo, in questo caso, non deve domare un individuo mediocre e docile, ma deve riuscire a tenere sotto controllo un efferato criminale. Nella tesi l’esercizio di violenza da parte di Alex viene analizzato basandosi anche sul concetto di violenza fredda, ovvero quella violenza perpetrata non per voglia di rivalsa nei confronti della società, bensì come violenza riprodotta in modo meccanico. Ad Alex, infatti, non interessa chi siano le vittime, proprio perché non è arrabbiato con qualcuno in particolare, tantomeno prova risentimento nei confronti della società. Semplicemente: usa le persone, come se fossero oggetti, per appagare la propria edonistica voglia di violenza. Nel romanzo la soluzione consiste nel rispondere al fuoco con il fuoco. Alex deve essere guarito: il suo sadismo è pericoloso non tanto perché violento, ma piuttosto perché non è conforme alla norma sociale. È evidente che nel romanzo i concetti di malattia e pericolo sono legati: nel corso della tesi viene messo in luce in che modo il contesto sociale in cui vive un individuo rimanga del tutto sfocato se si adottano di etichette di questo genere. Comunque, Alex viene sottoposto alla celebre cura Ludovico, che consiste nell’indurre ad Alex un riflesso condizionato, che si basa quindi sul rinforzo operante del modello comportamentista di Skinner: ad una azione cattiva, in questo caso il tentativo o il desiderio di esercitare violenza, corrisponde una punizione, ovvero il senso di nausea insopportabile. Viene anche posta l’attenzione su come lo Stato non venga punito per l’esercizio di violenza, al contrario del singolo individuo. In ogni caso, sebbene la cura Ludovico si riveli fallimentare, alla fine del romanzo Alex guarisce davvero, perché diventa adulto: con la maturità perde in modo naturale il piacere nella violenza. Questa conclusione porta a vedere la giovinezza e l’adolescenza come malattie, dalle quale si guarisce in modo spontaneo: anche questo punto di vista viene analizzato nel lavoro. Risulta evidente, dall’analisi pedagogica, che Alex non sia mai venuto a contatto con il concetto di educazione o con un educatore. Infine, la tesi si concentra sul ruolo della pedagogia nella formazione dei giovani, che vivono un momento conflittuale della propria vita, in quanto non sanno se essere ciò che la società gli chiede o ciò che loro vogliono, condizione ancora più problematica nei contesti sociali degradati. Per questo viene analizzato il modo in cui l’educazione e la pedagogia possano intervenire anche nei contesti sociali difficili per la promozione del giovane in quanto progetto, senza l’utilizzo di etichette ma piuttosto trovando un canale tramite cui comunicare.
ITA
The aim of this dissertation is the analysis of the protagonist of the novel “A Clockwork Orange” by A. Burgess, the fifteen-year-old Alex, as the starting point for a study that focuses on the perception of violence among young people and the methods through which pedagogy handles them. Alex is an extremely interesting character for a deep analysis about the topic of young violence, above all because this character represents an extreme: a young, hardened criminal, whose violent actions not only are ruthless, but also attractive to him. The peculiarity of this character is his hedonistic search for violence. How can society and government compromise with such behavior? In the novel the government is not asked to tame a mild and mediocre individual, but to keep under control a hardened criminal. In the dissertation the analysis of Alex’s violence is based on the concept of “cold violence”, the kind of violence made not for revenge towards society, but it is violence committed for its own sake. Alex is not interested in the identity of his victims, since he is not angry with someone specific, nor he has a grudge towards society. He simply uses people like objects, to fulfill his hedonistic thirst of violence. In the novel the solution is to fight fire with fire. Alex is to be cured: his sadism is dangerous not because it is violent, but because it is not conformed with the social norm. It is clear in the novel that the issues of illness and danger are bound: the dissertation shines a light on the way in which the social context that a person lives in is blurred by the use of labels such as these. However, Alex undergoes the Ludovico’s Technique, which brings Alex to a conditioned reflex, since it is based on the operant reinforcement of Skinner's behaviorist model. To a bad action, in this case the attempt or the desire to commit violence, corresponds to a punishment, that means unbearable nausea. It is also highlighted how the State can use violence freely, while the violent individual is punished. Even if Ludovico's technique fails, at the end of the novel Alex is cured for real, because he becomes an adult. With maturity, he loses naturally the pleasure in violence. This conclusion leads to understanding the youth as an illness, from which one can be cured spontaneously. This point of view is analyzed in the work, too. It is clear from the pedagogical analysis that Alex has never met the concepts of education or educator. Finally, the dissertation focuses on the role of pedagogy in the formation of young people that live a conflictual moment of their lives, since they do not know whether to be themselves or to be what society asks them to be. This condition is more problematic in degraded social contexts. For this reason it is analyzed the way in which education and pedagogy can intervene even in difficult social contexts for the promotion of young people as a project, without the use of labels but rather finding a channel through which communicate.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
795534_girellotesiaranciameccanicapdf.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.34 MB
Formato Adobe PDF
1.34 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/153118