Pianificazione antincendi boschivi nel Parco Naturale Regionale Capanne di Marcarolo

This work consists of the preparation of the Forest fire plan reported to the Regional Natural Park "Capanne di Marcarolo" located in the Province of Alessandria and identified as a Site of Community Importance (SIC) in 2002. The problem of forest fires in the territory in question is particularly relevant and not much addressed yet. Analysis done in this particular territory have shown the importance of the forest fires occurred in this area, not much for the frequency of events, but for the surface burned as a sign of the lack of adequate protection and intervention structures. In matter of fact, the analysis performed on fires data from a span of 11 years highlight the development of only 30 events with a total area of approximately 1,460 ha, corresponding to an average of about 50 ha to event. Analysis of the causes of fire showed that the origins of almost the whole fires are malicious, generally for a widespread social malaise in the hinterland of Genoa and in particular for reasons of protest against the constraints imposed by the protection goals. Current zoning has allowed the identification of higher risk, threat and impact areas, allowing the definition of priorities for action in various locations of the park. The achievable goals in this area have been defined primarily by assessing the maximum permissible covered area (AB%), depending on the protection level provided and the presence of forest-urban interface. Presence of the system of protection and identification as a Regional Nature Park and as a SIC is enough to determinate a value of zero for AB% throughout the whole territory. This proposal is possible only in theory, therefore, to plan effective interventions can be implementable in the short-medium term, we can consider the RASMAP which allows to find out partial goals achievable in subsequent steps. Assessment done identifies the southern area of the park as the zone where more focus is needed in actions planning. The suggested prevention and fire fighting activities are designed trying to limit the impact on habitats and protected species in order to comply with specific rules defined by the Park and EU Directives valid for this area. In particular, the most effective interventions can be represented by: -indirect prevention which consists on the active involvement of residents and users of the park through various initiatives, for example, information on the dynamics of development of forest fires and preventive works, included in the calendar of events planned by the Park; -silvicultural prevention which must be included in the specific planning of the park, especially in the next Management Plan for the attached SIC; -maintenance of roads, consisting of the accommodation and consolidation of roads and trails and clean-up operations of the margins, especially in the greatest risk areas and close to shrubs and conifer forests; -helicopters Landing Zones setting up considered important due to the difficulty of achieving the various areas of park with land vehicles; patrolling the area, to get promptly in action in case of fire and, above all, to deter potential arsonists; -organization of civil protection teams and agreements with the Corps of Forest Fire Fighting Volunteers according to ensure ongoing prevention activities and efficient fire fighting operations.

Il lavoro svolto consiste nell'elaborazione del Piano Antincendi Boschivi riferito al Parco Naturale Regionale ¿Capanne di Marcarolo¿ situato nella Provincia di Alessandria ed individuato quale Sito di Interesse Comunitario (SIC) nel 2002. Il problema degli incendi boschivi nel territorio in esame risulta particolarmente rilevante e tuttavia ancora poco affrontato. Le analisi svolte nell'ambito dell'inquadramento territoriale hanno evidenziato l'importanza degli incendi verificatisi, descritta non tanto dalla frequenza di eventi, quanto dalla superficie percorsa, indice della mancanza di adeguate strutture di difesa ed intervento. Infatti le analisi svolte sui dati di incendio in un arco temporale di 11 anni mettono in rilievo lo sviluppo di soli 30 eventi per una superficie totale pari a circa 1.460 ha, corrispondente ad una media di circa 50 ha ad evento. L'analisi delle cause di incendio ha evidenziato come l'innesco del fuoco abbia origine dolosa nella quasi totalità dei casi, in generale per un disagio sociale diffuso nell'entroterra genovese ed in particolare per motivi di protesta verso i vincoli imposti dagli obiettivi di tutela. Per questo l'informazione e la sensibilizzazione della popolazione residente e dei fruitori del Parco assume un'importanza prioritaria. Le attività di prevenzione e lotta attiva consigliate sono state studiate cercando di limitare le incidenze sugli habitat e le specie sottoposti a tutela, in modo da rispettare le disposizioni definite dalla normativa specifica del Parco e dalle più generali Direttive europee alle quali l'area è sottoposta. In particolare si ritiene che gli interventi maggiormente efficaci possano essere rappresentati da: prevenzione indiretta, consistente nel coinvolgimento attivo della popolazione residente e dei fruitori del Parco tramite iniziative volte, ad esempio, all'informazione sulle dinamiche di sviluppo degli incendi boschivi e sulle opere preventive, inseribili nel calendario degli eventi previsti dall'Ente Parco; prevenzione selvicolturale che dovrà rientrare nella pianificazione specifica del Parco, in particolare nel Piano di Gestione, di prossima stesura, relativo al Sito di Interesse Comunitario annesso; manutenzione della rete viaria, consistente nella sistemazione e consolidamento di strade e sentieri e negli interventi di ripulitura dei margini, soprattutto nelle aree a rischio maggiore ed in prossimità di formazioni arbustive e boschi di conifere; predisposizione di piazzole per l'atterraggio degli elicotteri, opere ritenute di importanza rilevante data la difficoltà di raggiungimento delle diverse zone de Parco con i mezzi di terra; pattugliamenti del territorio, che permettano di intervenire tempestivamente in caso di incendio e, soprattutto, consentano di scoraggiare eventuali piromani; organizzazione di squadre di protezione civile e convenzioni con il Corpo dei Volontari AIB in modo da permettere la continuità delle attività di prevenzione ed efficaci interventi di estinzione.