Gli incendi boschivi sono da sempre oggetto di studio sia per il loro impatto ambientale, come per esempio il dissesto idrogeologico, che per aspetti di protezione civile. I tempi di ricostituzione della copertura forestale dopo un incendio spesso non sono compatibili con le esigenze di protezione del suolo e stabilità dei versanti, particolarmente in foreste di interesse turistico-culturale. Le pratiche selvicolturali di prevenzione e gestione post-incendio dei popolamenti esposti agli incendi sono un ottimo strumento per contrastarne gli impatti negativi: l’obiettivo è quello di ottenere una copertura forestale resistente e resiliente al passaggio del fronte di fiamma. A tal fine, la ricostituzione attiva o passiva della copertura è un processo fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo, e deve essere pianificata correttamente e integrata in una strategia di governo degli incendi che mira e rendere meno suscettibile il territorio ai grandi eventi. Il presente elaborato ha l’obiettivo di supportare con diverse analisi la progettazione di interventi di ricostituzione post-incendio all’interno della Riserva Speciale del Sacro Monte di Belmonte, una delle aree turistico-culturali a maggior rischio incendi in Piemonte, interessata da un grande incendio nel marzo 2019. In particolare, la Tesi supporta un progetto di ricostituzione post-incendio che l’Ente di Gestione dei Sacri Monti ha presentato nell’ambito della misura 8.4.1 del PSR 2014-2020 della Regione Piemonte, per il recupero della funzionalità idrogeologica, naturalistica e paesaggistica delle superfici, la ricostituzione della copertura arborea, ed il ripristino in sicurezza della viabilità forestale e sentieristica della Riserva, fondamentali per la fruizione dell’area e funzionali per la prevenzione antincendio. Le analisi a supporto della progettazione hanno riguardato la valutazione dell’impatto dell’incendio (ricostruzione del comportamento e della severità), le dinamiche di ricostituzione naturale in atto, e la discussione di soluzioni tecniche di ricostituzione attiva. La dinamica dell’incendio è stata ricostruita tramite il software FlamMap di simulazione del comportamento del fuoco, mentre la severità è stata cartografata mediante fotointerpretazione e rilievi in campo, relativi alla caratterizzazione dendrometrica (mortalità del soprassuolo, copertura vegetazionale post-evento e rinnovazione presente). È stata eseguita anche un’analisi e monitoraggio delle specie aliene invasive (in particolare Ailanthus altissima e Phytolacca americana), che si stanno diffondendo all’interno della superficie percorsa dal fuoco. Alla luce di ciò, e delle linee guida per la ricostituzione post-incendio, il progetto di ricostituzione nell’ambito della misura 8.4.1 propone tagli selvicolturali e interventi di rinfoltimento, mirati a favorire la rinnovazione presente. Le aree d’intervento per l’esbosco del legname morto sono state suddivise in base alla percentuale di volume di necromassa. L’esbosco avviene sfruttando la viabilità all’interno della Riserva, in particolare della strada acciottolata dei Piloni del Rosario: è stato previsto l’utilizzo del verricello e/o le canalette per il concentramento, per evitare di danneggiare il selciato. Il progetto è tuttora alla fase di istruttoria del bando della misura 8.4.1, dopo essere stato ritenuto ammissibile a finanziamento. L’inizio degli interventi proposti è previsto per l’autunno 2021.
ANALISI A SUPPORTO DELLA RICOSTITUZIONE POST-INCENDIO NELLA RISERVA SPECIALE DEL SACRO MONTE DI BELMONTE, NELL’AMBITO DELLA MISURA 8.4.1 DEL PSR 2014-2020
ROVETTA, FEDERICA
2019/2020
Abstract
Gli incendi boschivi sono da sempre oggetto di studio sia per il loro impatto ambientale, come per esempio il dissesto idrogeologico, che per aspetti di protezione civile. I tempi di ricostituzione della copertura forestale dopo un incendio spesso non sono compatibili con le esigenze di protezione del suolo e stabilità dei versanti, particolarmente in foreste di interesse turistico-culturale. Le pratiche selvicolturali di prevenzione e gestione post-incendio dei popolamenti esposti agli incendi sono un ottimo strumento per contrastarne gli impatti negativi: l’obiettivo è quello di ottenere una copertura forestale resistente e resiliente al passaggio del fronte di fiamma. A tal fine, la ricostituzione attiva o passiva della copertura è un processo fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo, e deve essere pianificata correttamente e integrata in una strategia di governo degli incendi che mira e rendere meno suscettibile il territorio ai grandi eventi. Il presente elaborato ha l’obiettivo di supportare con diverse analisi la progettazione di interventi di ricostituzione post-incendio all’interno della Riserva Speciale del Sacro Monte di Belmonte, una delle aree turistico-culturali a maggior rischio incendi in Piemonte, interessata da un grande incendio nel marzo 2019. In particolare, la Tesi supporta un progetto di ricostituzione post-incendio che l’Ente di Gestione dei Sacri Monti ha presentato nell’ambito della misura 8.4.1 del PSR 2014-2020 della Regione Piemonte, per il recupero della funzionalità idrogeologica, naturalistica e paesaggistica delle superfici, la ricostituzione della copertura arborea, ed il ripristino in sicurezza della viabilità forestale e sentieristica della Riserva, fondamentali per la fruizione dell’area e funzionali per la prevenzione antincendio. Le analisi a supporto della progettazione hanno riguardato la valutazione dell’impatto dell’incendio (ricostruzione del comportamento e della severità), le dinamiche di ricostituzione naturale in atto, e la discussione di soluzioni tecniche di ricostituzione attiva. La dinamica dell’incendio è stata ricostruita tramite il software FlamMap di simulazione del comportamento del fuoco, mentre la severità è stata cartografata mediante fotointerpretazione e rilievi in campo, relativi alla caratterizzazione dendrometrica (mortalità del soprassuolo, copertura vegetazionale post-evento e rinnovazione presente). È stata eseguita anche un’analisi e monitoraggio delle specie aliene invasive (in particolare Ailanthus altissima e Phytolacca americana), che si stanno diffondendo all’interno della superficie percorsa dal fuoco. Alla luce di ciò, e delle linee guida per la ricostituzione post-incendio, il progetto di ricostituzione nell’ambito della misura 8.4.1 propone tagli selvicolturali e interventi di rinfoltimento, mirati a favorire la rinnovazione presente. Le aree d’intervento per l’esbosco del legname morto sono state suddivise in base alla percentuale di volume di necromassa. L’esbosco avviene sfruttando la viabilità all’interno della Riserva, in particolare della strada acciottolata dei Piloni del Rosario: è stato previsto l’utilizzo del verricello e/o le canalette per il concentramento, per evitare di danneggiare il selciato. Il progetto è tuttora alla fase di istruttoria del bando della misura 8.4.1, dopo essere stato ritenuto ammissibile a finanziamento. L’inizio degli interventi proposti è previsto per l’autunno 2021.File | Dimensione | Formato | |
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