Big Data e Performance Management: verso un futuro sostenibile per il settore italiano delle costruzioni ​

The supply chain of small and medium-sized Italian construction companies is at a crossroads, being excluded from the market or returning to have a role of primary importance for the infrastructural reconstruction of the country. In Italy, in the last fifteen years, the construction sector has suffered serious economic damages caused firstly by the subprime mortgage crisis and the real estate market, and then by the sovereign debt crisis which has contributed to the loss of more than forty billion in public investments, of six hundred thousand jobs and more than one hundred thousand companies. The only viable way to maintain economic sustainability for companies is to focus on Big Data and Performance Management. Due to their modest size, Italian companies has always had problems with productivity and profitability. To reverse the trend, management must change pace and increasingly embrace technology even in such a traditional sector as the world of construction. The direct interviews with the most enlightened entrepreneurs were useful to corroborate the initial thesis and, above all, to understand the next implications of the market. The report also presents a business case on “A22, Autostrada del Brennero”, which was crucial for analyzing the role of a motorway concessionaire on the subject of sustainable mobility. The thesis aims to enlighten a sector that is talked about a lot even if little known, for its future also since the Recovery Plan aims to enhance the development of new sustainable infrastructures. Interviews with companies, public bodies, motorway concessionaires, trade unions, trade associations were the most precious material to tell the reality of the facts by qualified and useful subjects in order to propose ideas for improving the future of this sector with a view to environmental and social protection. ​

La filiera delle piccole e medie imprese di costruzione italiane è ad un bivio, essere estromessa dal mercato oppure tornare ad avere un ruolo di primaria importanza per la ricostruzione infrastrutturale del Paese. In Italia, negli ultimi quindici anni, il comparto delle costruzioni ha subito gravi danni economici causati prima dalla crisi dei mutui subprime e del mercato immobiliare, e poi dalla crisi del debito sovrano che hanno contribuito alla perdita di più di quaranta miliardi di investimenti pubblici, di seicentomila posti di lavoro e più di centomila imprese. L’unica via percorribile per mantenere una sostenibilità economica per le imprese è quella di puntare su Big Data e sul Performance Management. Le aziende italiane a causa della loro modesta dimensione da sempre hanno problemi di produttività e di redditività. Per invertire il trend, il management deve cambiare passo ed abbracciare sempre di più la tecnologia anche in un settore così tradizionale come il mondo delle costruzioni. Le interviste dirette con gli imprenditori più illuminati sono state utili per corroborare la tesi iniziale e soprattutto per capire i prossimi risvolti del mercato. All’interno dell’elaborato viene presentato anche un business case su A22, Autostrade del Brennero, che è importante per analizzare il ruolo di un concessionario autostradale sul tema della mobilità sostenibile. L’elaborato ha l’obiettivo di fare luce su un settore molto chiacchierato ma poco conosciuto anche in ottica futura dato che il Recovery Plan punta a valorizzare lo sviluppo delle nuove infrastrutture sostenibili. Le interviste ad imprese, enti pubblici, concessionari autostradali, sindacati, associazioni di categorie sono state il materiale più prezioso per raccontare la realtà dei fatti da soggetti qualificati e utili per proporre spunti per migliorare il futuro di questo settore in un’ottica di salvaguardia ambientale e sociale.