Nella presente tesi sono presentati lo studio ed i risultati della valutazione sperimentale dell’applicazione di dispositivi elettronici operanti in radiofrequenza per l’implementazione di sistemi innovativi anticontraffazione per la filiera lattiero-casearia. I fenomeni della frode alimentare e dell’Italian sounding sono sempre più diffusi a livello mondiale a scapito del settore agroalimentare italiano, dell’industria alimentare e della reputazione del food Made in Italy. In questo studio sono state analizzate in particolare le differenti soluzioni e tecnologie anticontraffazione attualmente a disposizione dei produttori del settore alimentare per tutelare i propri prodotti. Queste soluzioni sono state suddivise in 5 macrocategorie: (1) tecnologie meccaniche che sfruttano le proprietà fisiche dei materiali; (2) tecnologie chimico-fisiche che prevedono l'incorporamento di materiali con caratteristiche fisico-chimiche speciali in imballaggi o etichette di prodotti alimentari; (3) tecnologie di marchiatura che consistono nell’apposizione, mediante tecniche differenti, di codici, testi, immagini, marchi sul packaging o sulle etichette dei prodotti; (4) soluzioni ICT (Information and Communication Technologies) che consentono di proteggere la proprietà intellettuale e i prodotti alimentari dalla contraffazione attraverso un loro tracciamento efficace lungo la catena di approvvigionamento; (5) tecnologie elettroniche basate sull’accoppiamento dei prodotti con particolari dispositivi elettronici (tag) contenenti informazioni che ne consentono l’identificazione, il tracciamento e l’autenticazione. Un’indagine approfondita è stata condotta sulle ultime tecnologie citate e, nello specifico, su sistemi wireless operanti in radiofrequenza (RFID e NFC) utilizzati per l'identificazione remota e automatica degli oggetti. Siccome i formaggi italiani sono tra i prodotti più contraffatti e imitati al mondo e poiché poche ricerche sono state effettuate considerando le tecnologie elettroniche anticontraffazione per il settore lattiero-caseario, l’obiettivo di questa tesi è stato quello di studiare e testare applicazioni innovative di sistemi RFID operanti in banda Ultra High Frequency e NFC su formaggi freschi e stagionati al fine di valutarne criticità e punti di forza. I parametri scelti per valutare le performance di lettura dei dispositivi sono stati la potenza minima di attivazione dei tag operanti in banda UHF (Pmin espressa in dBm), la distanza massima di lettura dei tag NFC (dmax espressa in millimetri) e il tempo richiesto per la corretta lettura della memoria di questi ultimi (vread espressa in secondi). Le prove sperimentali sono state condotte utilizzando 4 diverse tipologie di formaggi con caratteristiche compositive e di packaging differenti, un totale di 14 modelli di tag (10 NFC e 4 UHF) e due banchi di prova appositamente progettati e realizzati per la sperimentazione. I tag NFC, in particolare, sono stati applicati sui prodotti in differenti posizioni, all’interno o all’esterno delle confezioni, per valutare l’eventuale effetto sulla loro leggibilità, al fine di studiare la fattibilità della loro integrazione nel packaging in modo tale che non possano essere facilmente accessibili, limitandone la possibilità di manomissione o trasferimento ad altri prodotti.

Soluzioni anticontraffazione per il settore alimentare: potenziali applicazioni a formaggi freschi e stagionati

MARITANO, VALERIA
2019/2020

Abstract

Nella presente tesi sono presentati lo studio ed i risultati della valutazione sperimentale dell’applicazione di dispositivi elettronici operanti in radiofrequenza per l’implementazione di sistemi innovativi anticontraffazione per la filiera lattiero-casearia. I fenomeni della frode alimentare e dell’Italian sounding sono sempre più diffusi a livello mondiale a scapito del settore agroalimentare italiano, dell’industria alimentare e della reputazione del food Made in Italy. In questo studio sono state analizzate in particolare le differenti soluzioni e tecnologie anticontraffazione attualmente a disposizione dei produttori del settore alimentare per tutelare i propri prodotti. Queste soluzioni sono state suddivise in 5 macrocategorie: (1) tecnologie meccaniche che sfruttano le proprietà fisiche dei materiali; (2) tecnologie chimico-fisiche che prevedono l'incorporamento di materiali con caratteristiche fisico-chimiche speciali in imballaggi o etichette di prodotti alimentari; (3) tecnologie di marchiatura che consistono nell’apposizione, mediante tecniche differenti, di codici, testi, immagini, marchi sul packaging o sulle etichette dei prodotti; (4) soluzioni ICT (Information and Communication Technologies) che consentono di proteggere la proprietà intellettuale e i prodotti alimentari dalla contraffazione attraverso un loro tracciamento efficace lungo la catena di approvvigionamento; (5) tecnologie elettroniche basate sull’accoppiamento dei prodotti con particolari dispositivi elettronici (tag) contenenti informazioni che ne consentono l’identificazione, il tracciamento e l’autenticazione. Un’indagine approfondita è stata condotta sulle ultime tecnologie citate e, nello specifico, su sistemi wireless operanti in radiofrequenza (RFID e NFC) utilizzati per l'identificazione remota e automatica degli oggetti. Siccome i formaggi italiani sono tra i prodotti più contraffatti e imitati al mondo e poiché poche ricerche sono state effettuate considerando le tecnologie elettroniche anticontraffazione per il settore lattiero-caseario, l’obiettivo di questa tesi è stato quello di studiare e testare applicazioni innovative di sistemi RFID operanti in banda Ultra High Frequency e NFC su formaggi freschi e stagionati al fine di valutarne criticità e punti di forza. I parametri scelti per valutare le performance di lettura dei dispositivi sono stati la potenza minima di attivazione dei tag operanti in banda UHF (Pmin espressa in dBm), la distanza massima di lettura dei tag NFC (dmax espressa in millimetri) e il tempo richiesto per la corretta lettura della memoria di questi ultimi (vread espressa in secondi). Le prove sperimentali sono state condotte utilizzando 4 diverse tipologie di formaggi con caratteristiche compositive e di packaging differenti, un totale di 14 modelli di tag (10 NFC e 4 UHF) e due banchi di prova appositamente progettati e realizzati per la sperimentazione. I tag NFC, in particolare, sono stati applicati sui prodotti in differenti posizioni, all’interno o all’esterno delle confezioni, per valutare l’eventuale effetto sulla loro leggibilità, al fine di studiare la fattibilità della loro integrazione nel packaging in modo tale che non possano essere facilmente accessibili, limitandone la possibilità di manomissione o trasferimento ad altri prodotti.
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