La Malattia Renale Cronica è un termine generale per definire disturbi eterogenei che interessano la struttura e la funzione del rene. Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento del numero di pazienti con insufficienza renale cronica, che è soprattutto secondario all'aumento dell'età media della popolazione generale. Nonostante il numero crescente di pazienti anziani con un'insufficienza renale cronica avanzata, questa popolazione viene ancora esclusa nella maggior parte degli studi scientifici; infatti sono pochi gli studi che hanno indagato gli aspetti psicologici e nutrizionali in questi pazienti. La terapia dietetico-nutrizionale è una componente fondamentale per una gestione migliore della malattia renale cronica: ha l'obiettivo di mantenere uno stato nutrizionale ottimale, di correggere segni, sintomi e complicanze della malattia renale cronica e di ritardare l'ingresso in dialisi. L'obiettivo dello studio è quello di valutare l'effetto del trattamento dietetico conservativo in un gruppo di pazienti anziani, in termini di stili di vita, variabili psicologiche, parametri ematochimici e dati antropometrici, rispetto ad un gruppo di controllo che non ha ricevuto alcun trattamento. A seguito dell'intervento dietetico e di una breve sessione di educazione alimentare si è osservata una diminuzione significativa del BMI in entrambi i sessi rispetto alla baseline, a cui si è accompagnata una diminuzione dei valori medi della creatinina, del sodio e del fosforo sierici ed un aumento dell'eGFR. A distanza di tre mesi nel gruppo di intervento si è osservata una diminuzione dei valori medi di alcune variabili psicologiche riguardanti la percezione della malattia e la consapevolezza corporea rispetto alla baseline e si è assistito ad un miglioramento delle abitudini alimentari, insieme ad una maggiore conoscenza degli alimenti e dei nutrienti da attenzionare in caso di insufficienza renale cronica. I pazienti che hanno ricevuto il trattamento dietetico conservativo hanno mantenuto uno stile di vita sedentario, una scarsa qualità del sonno e hanno valutato positivamente la presenza del biologo nutrizionista in reparto, soprattutto per la capacità di aumentare l'aderenza alla terapia dietetica e con essa lo stato di salute generale. Tuttavia, il trattamento dietetico si è accompagnato ad una diminuzione della qualità di vita, in particolare nella dimensione del benessere soggettivo, rispetto alla baseline. Risulta evidente la necessità di promuovere un approccio multidisciplinare alla gestione renale conservativa al fine di migliorare l'aderenza alla terapia dietetico-nutrizionale, la qualità di vita e gli aspetti psicologici del paziente anziano con insufficienza renale cronica. Studi futuri dovrebbero considerare un campione più grande, per migliorare la significatività statistica, l'utilizzo di un bioimpedenziometro, per valutare la composizione corporea dei pazienti, e il ruolo svolto dai familiari nel supporto psicologico e sociale alla cura e all'assistenza.

Effetto del trattamento dietetico conservativo sugli stili di vita e sulle variabili psicologiche in pazienti anziani con insufficienza renale cronica: uno studio pilota

MORELLI, LUCA
2018/2019

Abstract

La Malattia Renale Cronica è un termine generale per definire disturbi eterogenei che interessano la struttura e la funzione del rene. Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento del numero di pazienti con insufficienza renale cronica, che è soprattutto secondario all'aumento dell'età media della popolazione generale. Nonostante il numero crescente di pazienti anziani con un'insufficienza renale cronica avanzata, questa popolazione viene ancora esclusa nella maggior parte degli studi scientifici; infatti sono pochi gli studi che hanno indagato gli aspetti psicologici e nutrizionali in questi pazienti. La terapia dietetico-nutrizionale è una componente fondamentale per una gestione migliore della malattia renale cronica: ha l'obiettivo di mantenere uno stato nutrizionale ottimale, di correggere segni, sintomi e complicanze della malattia renale cronica e di ritardare l'ingresso in dialisi. L'obiettivo dello studio è quello di valutare l'effetto del trattamento dietetico conservativo in un gruppo di pazienti anziani, in termini di stili di vita, variabili psicologiche, parametri ematochimici e dati antropometrici, rispetto ad un gruppo di controllo che non ha ricevuto alcun trattamento. A seguito dell'intervento dietetico e di una breve sessione di educazione alimentare si è osservata una diminuzione significativa del BMI in entrambi i sessi rispetto alla baseline, a cui si è accompagnata una diminuzione dei valori medi della creatinina, del sodio e del fosforo sierici ed un aumento dell'eGFR. A distanza di tre mesi nel gruppo di intervento si è osservata una diminuzione dei valori medi di alcune variabili psicologiche riguardanti la percezione della malattia e la consapevolezza corporea rispetto alla baseline e si è assistito ad un miglioramento delle abitudini alimentari, insieme ad una maggiore conoscenza degli alimenti e dei nutrienti da attenzionare in caso di insufficienza renale cronica. I pazienti che hanno ricevuto il trattamento dietetico conservativo hanno mantenuto uno stile di vita sedentario, una scarsa qualità del sonno e hanno valutato positivamente la presenza del biologo nutrizionista in reparto, soprattutto per la capacità di aumentare l'aderenza alla terapia dietetica e con essa lo stato di salute generale. Tuttavia, il trattamento dietetico si è accompagnato ad una diminuzione della qualità di vita, in particolare nella dimensione del benessere soggettivo, rispetto alla baseline. Risulta evidente la necessità di promuovere un approccio multidisciplinare alla gestione renale conservativa al fine di migliorare l'aderenza alla terapia dietetico-nutrizionale, la qualità di vita e gli aspetti psicologici del paziente anziano con insufficienza renale cronica. Studi futuri dovrebbero considerare un campione più grande, per migliorare la significatività statistica, l'utilizzo di un bioimpedenziometro, per valutare la composizione corporea dei pazienti, e il ruolo svolto dai familiari nel supporto psicologico e sociale alla cura e all'assistenza.
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