In recent years we are witnessing more and more a perceptual change that sees speaking and listening as the best intermediaries of communication in the relationship between media and users. All the cases that will be taken into consideration indicate a re-appropriation of the matter of sound, both in its learning (listening) and in its emission (vocalism) which, moreover, were already exploited before writing; due to the excessive stimulation of sight to which we are subjected every day, the role of speaking and listening is thus becoming increasingly important in our society. For these reasons, different types of audio media and situations that welcome hearing and listening will be explored to demonstrate how much the approach towards them has improved over time; we will then analyze the characteristics of the two senses, hearing and sight, in order to understand the reasons behind an increasing inclination on the part of users towards audio media. The reasons are to be found not only in the abuse of the consumption of visual content but also in the social changes related to the issue of lack of time and the culture of inconsistency. For these reasons, we will consider the interfaces that favor a new interaction, more abstract and less invasive, faster but still satisfying, as happens in the case of voice assistants. We will analyze the social context in which the contemporary Western individual lives, describing the increasingly widespread practice of multitasking, from which the use of audio books, new vocal social networks and podcasts derives. In the end, we will observe the way in which the Internet has been the means through which the role of the voice has spread more and more, which thanks to the practices of user generated content and the role of social and technological acceleration promotes an increasing fruition of horizontal and personalized communication. That’s why we will tend to prefer activities such as listening to an audiobook, which allows you to know a story faster and activating the imagination in a new way, or an ASMR audio, created specifically by the users themselves to try to slow down the rapid times in which we are living. For these reasons, the increase in the use of headphones is a clear sign of how much there is a re-education towards aural activity. There is no shortage of technical and pseudo-revealing exercises such as the 8D tracks found on Youtube or the binaural sounds: both cases demonstrate on the one hand that an awareness of the importance of sound is beginning to exist today and on the other hand how little is still known and has been experienced this matter. Although the cases considered require different times and methods of use, audio media once again bring into vogue a more natural and more authentic communication, which demonstrates why orality and listening are effectively returning to be preferred for interfacing with new means of communication.

Negli ultimi anni stiamo assistendo sempre di più a un cambio percettivo che vede oralità e ascolto come migliori intermediari della comunicazione nella relazione fra media e fruitori. Tutti i casi che saranno presi in considerazione stanno a indicare una ri-appropriazione della materia del suono, sia nel suo apprendimento (l’ascolto) sia nella sua emissione (la vocalità) che del resto si sfruttavano già prima della scrittura; a causa dell’eccessiva stimolazione della vista a cui siamo sottoposti ogni giorno, il ruolo dell’oralità e dell’ascolto sta così diventando sempre più importante nella nostra società. Per questi motivi verranno scandagliati diversi tipi di audio media e situazioni che accolgono favorevolmente udito e ascolto per dimostrare quanto l’approccio verso di essi sia migliorato nel tempo; si analizzeranno quindi le caratteristiche dei due sensi, udito e vista, per comprendere le motivazioni che stanno alla base di una inclinazione sempre maggiore da parte dei fruitori verso gli audio media. Le motivazioni sono da ricercare non solo nell’abuso del consumo dei contenuti visivi, ma anche nei mutamenti sociali legati alla questione della mancanza di tempo e della cultura dell’inconsistenza. Per queste ragioni si considereranno le interfacce che favoriscono una nuova interazione, più astratta e meno invasiva, più veloce ma comunque soddisfacente, come avviene nel caso degli assistenti vocali. Si analizzerà il contesto sociale in cui l’individuo occidentale contemporaneo vive, descrivendo la sempre più diffusa pratica del multitasking, da cui deriva l’uso di audio libri, nuovi vocal social network e podcast. Infine si osserverà il modo in cui internet sia stato il mezzo attraverso il quale si è propagato sempre di più il ruolo della voce, che grazie alle pratiche dello user generated content e al ruolo dell’accelerazione sociale e tecnologica promuove una fruizione della comunicazione sempre più orizzontale e personalizzata. Per questo motivo si tenderà a prediligere attività come l’ascolto di un audiolibro, che permette di conoscere una storia più velocemente e attivando l’immaginazione in modo nuovo, oppure di un audio ASMR, creato appositamente dai fruitori stessi per cercare di rallentare i tempi rapidi in cui ci si trova a vivere. Per questi motivi l’incremento dell’uso delle cuffiette è un chiaro segnale di quanto vi sia una ri-educazione verso l’attività aurale. Non mancano esercizi tecnici e pseudo-rivelatori come le tracce 8D che si trovano su Youtube oppure i suoni binaurali: entrambi i casi dimostrano da un lato che comincia a esistere una consapevolezza dell’importanza del suono oggi e dall’altro quanto ancora poco si conosca e si sia sperimentato di questa materia. Nonostante i casi considerati richiedano tempi e modalità di utilizzo differenti, gli audio media portano in auge nuovamente una comunicazione più naturale e più autentica, il che dimostra il motivo per cui l’oralità e l’ascolto stiano effettivamente tornando ad essere prediletti per interfacciarsi ai nuovi mezzi di comunicazione.

Audio media: il ritorno dell'oralità e il ruolo dell'ascolto nella comunicazione contemporanea

DIMARTINO, TATIANA
2019/2020

Abstract

Negli ultimi anni stiamo assistendo sempre di più a un cambio percettivo che vede oralità e ascolto come migliori intermediari della comunicazione nella relazione fra media e fruitori. Tutti i casi che saranno presi in considerazione stanno a indicare una ri-appropriazione della materia del suono, sia nel suo apprendimento (l’ascolto) sia nella sua emissione (la vocalità) che del resto si sfruttavano già prima della scrittura; a causa dell’eccessiva stimolazione della vista a cui siamo sottoposti ogni giorno, il ruolo dell’oralità e dell’ascolto sta così diventando sempre più importante nella nostra società. Per questi motivi verranno scandagliati diversi tipi di audio media e situazioni che accolgono favorevolmente udito e ascolto per dimostrare quanto l’approccio verso di essi sia migliorato nel tempo; si analizzeranno quindi le caratteristiche dei due sensi, udito e vista, per comprendere le motivazioni che stanno alla base di una inclinazione sempre maggiore da parte dei fruitori verso gli audio media. Le motivazioni sono da ricercare non solo nell’abuso del consumo dei contenuti visivi, ma anche nei mutamenti sociali legati alla questione della mancanza di tempo e della cultura dell’inconsistenza. Per queste ragioni si considereranno le interfacce che favoriscono una nuova interazione, più astratta e meno invasiva, più veloce ma comunque soddisfacente, come avviene nel caso degli assistenti vocali. Si analizzerà il contesto sociale in cui l’individuo occidentale contemporaneo vive, descrivendo la sempre più diffusa pratica del multitasking, da cui deriva l’uso di audio libri, nuovi vocal social network e podcast. Infine si osserverà il modo in cui internet sia stato il mezzo attraverso il quale si è propagato sempre di più il ruolo della voce, che grazie alle pratiche dello user generated content e al ruolo dell’accelerazione sociale e tecnologica promuove una fruizione della comunicazione sempre più orizzontale e personalizzata. Per questo motivo si tenderà a prediligere attività come l’ascolto di un audiolibro, che permette di conoscere una storia più velocemente e attivando l’immaginazione in modo nuovo, oppure di un audio ASMR, creato appositamente dai fruitori stessi per cercare di rallentare i tempi rapidi in cui ci si trova a vivere. Per questi motivi l’incremento dell’uso delle cuffiette è un chiaro segnale di quanto vi sia una ri-educazione verso l’attività aurale. Non mancano esercizi tecnici e pseudo-rivelatori come le tracce 8D che si trovano su Youtube oppure i suoni binaurali: entrambi i casi dimostrano da un lato che comincia a esistere una consapevolezza dell’importanza del suono oggi e dall’altro quanto ancora poco si conosca e si sia sperimentato di questa materia. Nonostante i casi considerati richiedano tempi e modalità di utilizzo differenti, gli audio media portano in auge nuovamente una comunicazione più naturale e più autentica, il che dimostra il motivo per cui l’oralità e l’ascolto stiano effettivamente tornando ad essere prediletti per interfacciarsi ai nuovi mezzi di comunicazione.
ITA
In recent years we are witnessing more and more a perceptual change that sees speaking and listening as the best intermediaries of communication in the relationship between media and users. All the cases that will be taken into consideration indicate a re-appropriation of the matter of sound, both in its learning (listening) and in its emission (vocalism) which, moreover, were already exploited before writing; due to the excessive stimulation of sight to which we are subjected every day, the role of speaking and listening is thus becoming increasingly important in our society. For these reasons, different types of audio media and situations that welcome hearing and listening will be explored to demonstrate how much the approach towards them has improved over time; we will then analyze the characteristics of the two senses, hearing and sight, in order to understand the reasons behind an increasing inclination on the part of users towards audio media. The reasons are to be found not only in the abuse of the consumption of visual content but also in the social changes related to the issue of lack of time and the culture of inconsistency. For these reasons, we will consider the interfaces that favor a new interaction, more abstract and less invasive, faster but still satisfying, as happens in the case of voice assistants. We will analyze the social context in which the contemporary Western individual lives, describing the increasingly widespread practice of multitasking, from which the use of audio books, new vocal social networks and podcasts derives. In the end, we will observe the way in which the Internet has been the means through which the role of the voice has spread more and more, which thanks to the practices of user generated content and the role of social and technological acceleration promotes an increasing fruition of horizontal and personalized communication. That’s why we will tend to prefer activities such as listening to an audiobook, which allows you to know a story faster and activating the imagination in a new way, or an ASMR audio, created specifically by the users themselves to try to slow down the rapid times in which we are living. For these reasons, the increase in the use of headphones is a clear sign of how much there is a re-education towards aural activity. There is no shortage of technical and pseudo-revealing exercises such as the 8D tracks found on Youtube or the binaural sounds: both cases demonstrate on the one hand that an awareness of the importance of sound is beginning to exist today and on the other hand how little is still known and has been experienced this matter. Although the cases considered require different times and methods of use, audio media once again bring into vogue a more natural and more authentic communication, which demonstrates why orality and listening are effectively returning to be preferred for interfacing with new means of communication.
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