In questo lavoro, mi sono proposto di delineare il profilo di un insigne italiano, patriota risorgimentale e grande direttore di giornale che, unico nel panorama editoriale italiano, ricevette un prestigioso riconoscimento come il premio Nobel per la pace. La figura di Moneta, appare come quella di un intellettuale dell'ottocento che si trova a confrontarsi con i cambiamenti del novecento, ¿e quando non bastava la penna, come per Felice Cavallotti, c'era la spada da brandire alla prima occasione¿, perché per Moneta¿ è giusta la guerra combattuta dai popoli oppressi o dalle Nazioni occupate dall'esercito di un altro Stato¿. Obiettivo della mia tesi è rispondere ad alcune domande, per provare a comprendere chi è stato Teodoro Ernesto Moneta, quale il suo ruolo di rilievo nel giornalismo italiano e che tipo di pacifista fu. Provando ad analizzare i motivi dell'oblio e comprendere quando su questo possano aver influito le polemiche sulle posizioni favorevoli alla guerra assunte nella guerra di Libia e durante la Prima Guerra Mondiale. Si è cercato di comprendere la visione politica e quella pacifista, analizzando i suoi scritti, il compendio storico ¿Le guerre, le insurrezioni e la pace nel secolo XIX¿ e alcuni dei numerosi articoli scritti per ¿Il Secolo¿, e per ¿La Vita Internazionale¿, periodici da lui diretti. Inoltre si è dato ampio spazio alle numerose conferenze tenute dal premio Nobel in cinquant'anni di intensa attività pacifista, Moneta infatti partecipò a molti dei congressi pacifisti che si tennero negli anni tra il 1870 e il 1918, meritandosi, proprio per la sua attività di intensa propaganda, il prestigioso premio Nobel per la Pace.

ERNESTO TEODORO MONETA (1833-1918) Direttore de ¿Il Secolo¿ e premio Nobel per la Pace, tra impegno giornalistico e fede pacifista

BONICHI, MASSIMILIANO GIANFRANCO
2009/2010

Abstract

In questo lavoro, mi sono proposto di delineare il profilo di un insigne italiano, patriota risorgimentale e grande direttore di giornale che, unico nel panorama editoriale italiano, ricevette un prestigioso riconoscimento come il premio Nobel per la pace. La figura di Moneta, appare come quella di un intellettuale dell'ottocento che si trova a confrontarsi con i cambiamenti del novecento, ¿e quando non bastava la penna, come per Felice Cavallotti, c'era la spada da brandire alla prima occasione¿, perché per Moneta¿ è giusta la guerra combattuta dai popoli oppressi o dalle Nazioni occupate dall'esercito di un altro Stato¿. Obiettivo della mia tesi è rispondere ad alcune domande, per provare a comprendere chi è stato Teodoro Ernesto Moneta, quale il suo ruolo di rilievo nel giornalismo italiano e che tipo di pacifista fu. Provando ad analizzare i motivi dell'oblio e comprendere quando su questo possano aver influito le polemiche sulle posizioni favorevoli alla guerra assunte nella guerra di Libia e durante la Prima Guerra Mondiale. Si è cercato di comprendere la visione politica e quella pacifista, analizzando i suoi scritti, il compendio storico ¿Le guerre, le insurrezioni e la pace nel secolo XIX¿ e alcuni dei numerosi articoli scritti per ¿Il Secolo¿, e per ¿La Vita Internazionale¿, periodici da lui diretti. Inoltre si è dato ampio spazio alle numerose conferenze tenute dal premio Nobel in cinquant'anni di intensa attività pacifista, Moneta infatti partecipò a molti dei congressi pacifisti che si tennero negli anni tra il 1870 e il 1918, meritandosi, proprio per la sua attività di intensa propaganda, il prestigioso premio Nobel per la Pace.
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