n.d.

La criobiologia è la scienza che si occupa dello studio e del monitoraggio dei comportamenti di cellule e tessuti alle basse temperature. La criopreservazione di gameti e tessuti gonadici è da diversi anni una strategia largamente utilizzata per la preservazione della fertilità in pazienti infertili o affetti da patologie neoplastiche e che si devono sottoporre a trattamenti gonadotossici. Attualmente il congelamento degli ovociti è la strategia più diffusa per le donne che si sottopongo a questo tipo di trattamento ma nel caso in cui non ci sia il tempo necessario per condurre una stimolazione dell'ovaio oppure in caso di pazienti prepuberi, l'alternativa è rappresentata dal prelievo e congelamento del tessuto ovarico per successivo reimpianto. La presente tesi si pone l'obiettivo di confrontare la consolidata tecnica di congelamento lento con la metodica di più recente introduzione della vitrificazione, in termini di morfologia, integrità strutturale e funzionalità del tessuto criopreservato in pazienti oncologiche o con insufficienza ovarica precoce.

IMPIEGO DELLA VITRIFICAZIONE DEL TESSUTO OVARICO PER LA PRESERVAZIONE DELLA FERTILITA' IN PAZIENTI ONCOLOGICHE O CON INSUFFICIENZA OVARICA PRECOCE

FERRERO, GIORGIA
2019/2020

Abstract

La criobiologia è la scienza che si occupa dello studio e del monitoraggio dei comportamenti di cellule e tessuti alle basse temperature. La criopreservazione di gameti e tessuti gonadici è da diversi anni una strategia largamente utilizzata per la preservazione della fertilità in pazienti infertili o affetti da patologie neoplastiche e che si devono sottoporre a trattamenti gonadotossici. Attualmente il congelamento degli ovociti è la strategia più diffusa per le donne che si sottopongo a questo tipo di trattamento ma nel caso in cui non ci sia il tempo necessario per condurre una stimolazione dell'ovaio oppure in caso di pazienti prepuberi, l'alternativa è rappresentata dal prelievo e congelamento del tessuto ovarico per successivo reimpianto. La presente tesi si pone l'obiettivo di confrontare la consolidata tecnica di congelamento lento con la metodica di più recente introduzione della vitrificazione, in termini di morfologia, integrità strutturale e funzionalità del tessuto criopreservato in pazienti oncologiche o con insufficienza ovarica precoce.
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