Il dominio Sudalpino è caratterizzato da una successione sedimentaria Mesozoica che poggia su un basamento cristallino di età Carbonifero Inferiore. Il basamento, composito, è generalmente intruso da vulcaniti, rocce subvulcaniche e corpi plutonici di piccole dimensioni di età permiana. In Valganna (Varese), affiorante in gran parte dell'area si trova una sequenza vulcanoclastica a contatto con un corpo intrusivo denominato Granito di Cuasso (Granofiro). Il lavoro qui presentato, mira ad essere un primo approccio nello studio magnetico dell'area, per valutare l'applicabilità del metodo. I campioni prelevati sul versante sudoccidentale del Monte Piambello da quattro differenti siti, associati a differenti litologie, sono stati ridimensionati e sottoposti a diversi tipi di analisi magnetiche al fine di definire i rapporti strutturali e di messa in posto del corpo intrusivo (Granofiro) con le coperture vulcanoclastiche (Ignimbriti e Rioliti), geometricamente soprastanti: analisi di smagnetizzazione AF (Alternative Field) utile ad individuare e riconoscere le componenti del vettore magnetizzazione rimanente naturale (NRM) nelle rocce, a caratterizzare i movimenti dei singoli blocchi di roccia, accomunabili a deformazione o a rimagnetizzazione della roccia stessa, attraverso un confronto con il polo di Adria, relativo all'età delle rocce studiate. Attraverso analisi dell'anisotropia della suscettività magnetica (AMS) si è potuto ricostruire il fabric magnetico caratteristico delle rocce studiate. Sono stati osservati fabric magnetici analoghi nelle unità vulcaniche, con foliazione magnetica generalmente immergente verso SE, e diversi da quelli relativi al Granofiro. Queste differenze sono attribuibili a contesti di messa in posto e ai successivi processi deformativi. La qualità dei dati ottenuti è stata testata con esperimenti di acquisizione della magnetizzazione rimanente isoterma di saturazione (SIRM) al fine di riconoscere le diverse fasi mineralogiche magnetiche presenti nei campioni. I dati ottenuti dalle analisi hanno consentito di stabilire la presenza di caratteristiche magnetiche idonee per lo studio delle relazioni stratigrafiche che vi sono tra coperture vulcaniche e il copro intrusivo e per chiarire le dinamiche di messa in posto di quest'ultimo.

Caratteristiche magnetiche delle rocce della successione permiana della Valganna (Varese)

MINO, ARY LEONEL
2018/2019

Abstract

Il dominio Sudalpino è caratterizzato da una successione sedimentaria Mesozoica che poggia su un basamento cristallino di età Carbonifero Inferiore. Il basamento, composito, è generalmente intruso da vulcaniti, rocce subvulcaniche e corpi plutonici di piccole dimensioni di età permiana. In Valganna (Varese), affiorante in gran parte dell'area si trova una sequenza vulcanoclastica a contatto con un corpo intrusivo denominato Granito di Cuasso (Granofiro). Il lavoro qui presentato, mira ad essere un primo approccio nello studio magnetico dell'area, per valutare l'applicabilità del metodo. I campioni prelevati sul versante sudoccidentale del Monte Piambello da quattro differenti siti, associati a differenti litologie, sono stati ridimensionati e sottoposti a diversi tipi di analisi magnetiche al fine di definire i rapporti strutturali e di messa in posto del corpo intrusivo (Granofiro) con le coperture vulcanoclastiche (Ignimbriti e Rioliti), geometricamente soprastanti: analisi di smagnetizzazione AF (Alternative Field) utile ad individuare e riconoscere le componenti del vettore magnetizzazione rimanente naturale (NRM) nelle rocce, a caratterizzare i movimenti dei singoli blocchi di roccia, accomunabili a deformazione o a rimagnetizzazione della roccia stessa, attraverso un confronto con il polo di Adria, relativo all'età delle rocce studiate. Attraverso analisi dell'anisotropia della suscettività magnetica (AMS) si è potuto ricostruire il fabric magnetico caratteristico delle rocce studiate. Sono stati osservati fabric magnetici analoghi nelle unità vulcaniche, con foliazione magnetica generalmente immergente verso SE, e diversi da quelli relativi al Granofiro. Queste differenze sono attribuibili a contesti di messa in posto e ai successivi processi deformativi. La qualità dei dati ottenuti è stata testata con esperimenti di acquisizione della magnetizzazione rimanente isoterma di saturazione (SIRM) al fine di riconoscere le diverse fasi mineralogiche magnetiche presenti nei campioni. I dati ottenuti dalle analisi hanno consentito di stabilire la presenza di caratteristiche magnetiche idonee per lo studio delle relazioni stratigrafiche che vi sono tra coperture vulcaniche e il copro intrusivo e per chiarire le dinamiche di messa in posto di quest'ultimo.
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