Le osservazioni di temperatura a livello globale mostrano che la Terra si è scaldata di circa 1°C dal 1850. Tuttavia, le fluttuazioni climatiche non sono distribuite in maniera uniforme su tutto il globo, ma in alcune regioni il riscaldamento è stato più intenso e rapido. E' il caso delle regioni montane di alta quota o dell'Artico, ad esempio. Queste zone sono state definite hot-spot della variabilità climatica, e sono regioni in cui non solo la temperatura è aumentata di più ma anche in cui i cambiamenti attesi sono più intensi e i loro effetti più significativi. Nella determinazione dell'impatto dovuto ai cambiamenti climatici, sia in atto che potenziali, conta infatti molto anche la vulnerabilità, che è differenziata da zona a zona. E' molto utile quindi osservare con maggiore attenzione e studiare queste regioni che, proprio per la loro sensibilità, possono evidenziare con anticipo e più chiaramente i segni e gli effetti del cambiamento. Per tale ragione, questo lavoro di tesi si è concentrato sullo studio di una specifica regione montana, quella Alpina, che è spesso definita sentinella del clima che cambia. Si è deciso di focalizzare l'attenzione sull'analisi di variabili meteoclimatiche importanti, come la temperatura e la precipitazione, le cui variazioni guidano i cambiamenti nella criosfera di alta quota, comprendente la neve al suolo e i ghiacciai, e che è quindi importante studiare quando si effettuano studi di impatto del cambiamento climatico. E stato usato un dataset di temperatura e precipitazione (sia totale sia nevosa) pubblicamente disponibile (HISTALP) e sono stati analizzati i cambiamenti osservati sulle Alpi in termini di ciclo annuale, distribuzione spaziale, tendenze a lungo termine sia annuali che stagionali, focalizzandosi sul periodo 1950- presente ed evidenziando eventuali differenze tra le Alpi occidentali, centrali e orientali. I risultati ottenuti sono stati poi discussi e analizzati anche confrontandoli con la letteratura del settore.​
Analisi delle variazioni di temperatura e precipitazione nell'arco alpino durante l'ultimo secolo
PEIROLO, CHIARA
2018/2019
Abstract
Le osservazioni di temperatura a livello globale mostrano che la Terra si è scaldata di circa 1°C dal 1850. Tuttavia, le fluttuazioni climatiche non sono distribuite in maniera uniforme su tutto il globo, ma in alcune regioni il riscaldamento è stato più intenso e rapido. E' il caso delle regioni montane di alta quota o dell'Artico, ad esempio. Queste zone sono state definite hot-spot della variabilità climatica, e sono regioni in cui non solo la temperatura è aumentata di più ma anche in cui i cambiamenti attesi sono più intensi e i loro effetti più significativi. Nella determinazione dell'impatto dovuto ai cambiamenti climatici, sia in atto che potenziali, conta infatti molto anche la vulnerabilità, che è differenziata da zona a zona. E' molto utile quindi osservare con maggiore attenzione e studiare queste regioni che, proprio per la loro sensibilità, possono evidenziare con anticipo e più chiaramente i segni e gli effetti del cambiamento. Per tale ragione, questo lavoro di tesi si è concentrato sullo studio di una specifica regione montana, quella Alpina, che è spesso definita sentinella del clima che cambia. Si è deciso di focalizzare l'attenzione sull'analisi di variabili meteoclimatiche importanti, come la temperatura e la precipitazione, le cui variazioni guidano i cambiamenti nella criosfera di alta quota, comprendente la neve al suolo e i ghiacciai, e che è quindi importante studiare quando si effettuano studi di impatto del cambiamento climatico. E stato usato un dataset di temperatura e precipitazione (sia totale sia nevosa) pubblicamente disponibile (HISTALP) e sono stati analizzati i cambiamenti osservati sulle Alpi in termini di ciclo annuale, distribuzione spaziale, tendenze a lungo termine sia annuali che stagionali, focalizzandosi sul periodo 1950- presente ed evidenziando eventuali differenze tra le Alpi occidentali, centrali e orientali. I risultati ottenuti sono stati poi discussi e analizzati anche confrontandoli con la letteratura del settore.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
834130_presentazionetesipeirolo.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
3.24 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.24 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/152603