Sottoprodotti e additivi nell'alimentazione del suino: il caso degli scarti dell'industria dei prodotti da forno e delle fitasi​

Currently, the European Union does not produce all the raw materials to satisfy the requirements for feed industry; therefore, it's necessary to import part of it from outside EU. This market dependence is very expensive and market fluctuations affected the prices. The valorization of by-products through their re-use in animal feeding represents an opportunity. It's able to improve the resources efficiency and the competitiveness of the feed sector, reducing dependence on feedstocks and improving the sustainability of derived products. Among several by-products that can be used in animal nutrition, waste products from the bakery industry (i.e., bakery meal) were examined. Bakery meal represents waste from the bakery industry, mainly consisting of cereal meals (especially wheat) and different amounts of sugar, salt, fats and additives. Subsequently, the role of phytase enzyme and its ability to hydrolyze the phytate in the by-products was analyzed, in order to make phosphorus available for the pig. The goal was to evaluate the possible reduction or elimination of inorganic phosphate usually added to pigs diet. To analyze the possible role of bakery products in pigs feeding, some scientific papers have been considered. The papers regarded in vivo experimental tests that analyze the digestibility of bakery meals in pigs at different stages of growth, by comparing them with commonly used ingredients in feeds, such as corn and its derivatives. In particular, as regards to pigs feeding , Rojas et al. (2013) showed that, with appropriate modifications, by-products of different human foods based on corn can be used to supplement the diet of pigs. In fact, it has been shown that, from an energy point of view, bakery meals are very similar to corn and to its derivatives. Furthermore, if the bacterial phytase was added to the waste products of the bakery industry, the phosphorus requirements of pigs were met even in the trials with diets lacking inorganic phosphorus. In conclusion, the considered papers showed that the waste products from bakery industry can be used in pigs feeding as an alternative to corn and its derivatives, without causing negative effects on the health and performance of the animals. However, it is important to keep in mind that by-products deriving from the bakery industry and it's characterized by a wide range of available products, which therefore strongly affects the gross composition of bakery meal. The feed industry can compensate for this limitation by analyzing the gross composition of each by-products batch and establishing the level of inclusion of bakery meals in the formulations accordingly.

Attualmente l'Unione Europea non produce abbastanza materie prime per soddisfare i fabbisogni necessari alla produzione di mangimi per l'allevamento, trovandosi costretta ad importare parte di esse. Questa dipendenza risulta molto costosa e soggetta alle fluttuazioni del mercato. La valorizzazione dei sottoprodotti mediante il loro reimpiego nella formulazione dei mangimi rappresenta un'opportunità in grado di incrementare l'efficienza delle risorse e di contribuire alla competitività del settore mangimistico, riducendo la dipendenza dalle materie prime e migliorando la sostenibilità dei propri prodotti. Tra i vari sottoprodotti utilizzabili nell'alimentazione animale, sono stati presi in esame i prodotti di scarto derivanti dall'industria da forno (bakery meal) ovvero i sottoprodotti e gli scarti dell'industria della panificazione costituiti principalmente da farine di cereali (soprattutto di grano) e quantità variabili di zucchero, sale, grassi e additivi. Successivamente, è stato analizzato il ruolo dell'enzima fitasi e la sua capacità di idrolizzare il fosforo fitato presente nei sottoprodotti e rendere, quindi, disponibile il fosforo per il suino. L'obiettivo è valutare la possibile riduzione o l'eliminazione del fosfato inorganico normalmente addizionato alla dieta dei suini. Per analizzarne il possibile ruolo dei bakery meal all'interno dell'alimentazione suinicola, sono stati presi in considerazione più articoli scientifici riguardanti prove sperimentali in vivo che analizzavano la digeribilità dei bakery meal in suini a diversi stadi di crescita, mettendola a confronto con gli alimenti più comunemente utilizzati nell'alimentazione, quali mais e derivati. In particolare, per quanto riguarda l'alimentazione dei suini, uno studio di Rojas e collaboratori (2013) ha dimostrato come, con opportune modifiche, i sottoprodotti delle lavorazioni di diversi alimenti ad uso umano a base di mais possono essere utilizzati per integrare la dieta dei suini. Infatti, è stato dimostrato che dal punto di vista energetico i bakery meal sono molto simili al mais e derivati. Inoltre, se ai prodotti di scarto dell'industria da forno veniva addizionata fitasi batterica i fabbisogni di fosforo venivano soddisfatti anche nelle prove basate su diete prive di fosforo inorganico. In conclusione, dagli articoli presi in considerazione si evince che i prodotti di scarto dell'industria da forno possono essere un buon sostitutivo del mais e dei suoi derivati senza causare effetti negativi sulla salute e sulle performance di crescita dei suini. È tuttavia importante tenere in considerazione che si tratta di sottoprodotti derivanti da un'industria, quella da forno, caratterizzata da un'ampia gamma di prodotti disponibili, che rendono quindi la composizione dei bakery meal altamente variabile. L'industria mangimistica può sopperire a questa limitazione analizzando di volta in volta i sottoprodotti in arrivo e stabilire il livello di inclusione dei bakery meal nelle formulazioni in base alla composizione del lotto.