Questa tecnica può essere applicata sotto la fila oppure tra i filari e ha numerosi effetti. La pacciamatura ha effetti sul terreno infatti, influisce sulle proprietà fisiche, chimiche e biologiche di esso. Si è visto che ha influenzato la temperatura del terreno, infatti la porzione sottostante allo strato pacciamante ha mostrato temperature maggiori durante l'inverno, agevolando il superamento della stagione della pianta. Questa proprietà infatti può essere impiegata per proteggere il punto di innesto della pianta. La pacciamatura ha avuto anche effetti sull'umidità del terreno, infatti è stato dimostrato che i terreni pacciamati presentano una percentuale di acqua maggiore, negli strati più superficiali di suolo, rispetto ai terreni lavorati. Questa proprietà può essere impiegata per diminuire gli effetti di stress idrico in terreni siccitosi, infatti in molte situazioni è stata accoppiata a sistemi di irrigazione, permettendo così un minor consumo di acqua. Alcuni tipi di pacciamatura hanno avuto anche un buon effetto sulla riduzione dei fenomeni di erosione del terreno ad opera dell'acqua. Essi infatti hanno ostacolato il flusso dell'acqua evitando che prendesse velocità scendendo verso valle. Si è visto che la pacciamatura ha condizionato anche la struttura del terreno, infatti in una prima sezione di 10 cm di suolo la percentuale di macropori è risultata maggiore rispetto a un terreno lavorato o a uno non lavorato. Questo fenomeno è determinato dall'effetto protettivo esercitato dal materiale pacciamante nei confronti dell'azione battente della pioggia o di altri fenomeni che potrebbero compattare il terreno, inoltre è anche legato all'alto contenuto di materia organica rilasciata dai materiali pacciamanti qualora siano di natura organica. La pacciamatura a base di materiali organici, inoltre, determina un aumento della concentrazione di nutrienti nel terreno, quali N, P e K. La pacciamatura è anche utilizzata per limitare lo sviluppo della flora spontanea. Infatti, la presenza dei materiali pacciamanti si è opposta alla crescita dell'erba, permettendo così una minor competizione di quest'ultima con la pianta e riducendo notevolmente i passaggi con macchine operatrici atte alle operazioni di controllo della vegetazione. Un altro parametro che è aumentato è il livello di attività biologica nel terreno in seguito a pacciamatura. La percentuale di specie come: cavallette, ragni e lombrichi; è aumentata, ma non solo, perché sono stati rilevati molti altri artropodi, funghi e batteri. La pacciamatura ha avuto anche effetto sulla pianta. Essa infatti ha influenzato lo sviluppo radicale, il vigore vegetativo e la qualità delle uve. Per quanto riguarda le radici, esse si sono sviluppate meno in profondità e in una sezione di terreno più superficiale grazie a una buona disponibilità idrica e di nutrienti già dai primi centimetri di suolo. Questa tecnica ha portato anche a un maggiore accumulo di nutrienti da parte della pianta; questo fenomeno è dovuto ad una minor competizione con la flora spontanea, da un minor dilavamento delle sostanze nutritive per opera dell'acqua e alla degradazione del materiale pacciamante (se esso è di natura organica).
LA PACCIAMATURA DEL VIGNETO: TIPOLOGIE ED EFFETTI
CORDERO, GABRIELE
2018/2019
Abstract
Questa tecnica può essere applicata sotto la fila oppure tra i filari e ha numerosi effetti. La pacciamatura ha effetti sul terreno infatti, influisce sulle proprietà fisiche, chimiche e biologiche di esso. Si è visto che ha influenzato la temperatura del terreno, infatti la porzione sottostante allo strato pacciamante ha mostrato temperature maggiori durante l'inverno, agevolando il superamento della stagione della pianta. Questa proprietà infatti può essere impiegata per proteggere il punto di innesto della pianta. La pacciamatura ha avuto anche effetti sull'umidità del terreno, infatti è stato dimostrato che i terreni pacciamati presentano una percentuale di acqua maggiore, negli strati più superficiali di suolo, rispetto ai terreni lavorati. Questa proprietà può essere impiegata per diminuire gli effetti di stress idrico in terreni siccitosi, infatti in molte situazioni è stata accoppiata a sistemi di irrigazione, permettendo così un minor consumo di acqua. Alcuni tipi di pacciamatura hanno avuto anche un buon effetto sulla riduzione dei fenomeni di erosione del terreno ad opera dell'acqua. Essi infatti hanno ostacolato il flusso dell'acqua evitando che prendesse velocità scendendo verso valle. Si è visto che la pacciamatura ha condizionato anche la struttura del terreno, infatti in una prima sezione di 10 cm di suolo la percentuale di macropori è risultata maggiore rispetto a un terreno lavorato o a uno non lavorato. Questo fenomeno è determinato dall'effetto protettivo esercitato dal materiale pacciamante nei confronti dell'azione battente della pioggia o di altri fenomeni che potrebbero compattare il terreno, inoltre è anche legato all'alto contenuto di materia organica rilasciata dai materiali pacciamanti qualora siano di natura organica. La pacciamatura a base di materiali organici, inoltre, determina un aumento della concentrazione di nutrienti nel terreno, quali N, P e K. La pacciamatura è anche utilizzata per limitare lo sviluppo della flora spontanea. Infatti, la presenza dei materiali pacciamanti si è opposta alla crescita dell'erba, permettendo così una minor competizione di quest'ultima con la pianta e riducendo notevolmente i passaggi con macchine operatrici atte alle operazioni di controllo della vegetazione. Un altro parametro che è aumentato è il livello di attività biologica nel terreno in seguito a pacciamatura. La percentuale di specie come: cavallette, ragni e lombrichi; è aumentata, ma non solo, perché sono stati rilevati molti altri artropodi, funghi e batteri. La pacciamatura ha avuto anche effetto sulla pianta. Essa infatti ha influenzato lo sviluppo radicale, il vigore vegetativo e la qualità delle uve. Per quanto riguarda le radici, esse si sono sviluppate meno in profondità e in una sezione di terreno più superficiale grazie a una buona disponibilità idrica e di nutrienti già dai primi centimetri di suolo. Questa tecnica ha portato anche a un maggiore accumulo di nutrienti da parte della pianta; questo fenomeno è dovuto ad una minor competizione con la flora spontanea, da un minor dilavamento delle sostanze nutritive per opera dell'acqua e alla degradazione del materiale pacciamante (se esso è di natura organica).File | Dimensione | Formato | |
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