Dopo numerosi tentativi infruttuosi di raggiungere una dimensione significativa di mercato, negli ultimi anni le vendite di auto elettriche hanno fatto registrare notevoli tassi di crescita. La storia dell’auto elettrica è costellata di momenti di grande successo e di altrettanti periodi d'ombra, partendo dai progetti di inizio Ottocento fino ad arrivare ai giorni nostri. Nel 1900 le vetture elettriche negli Stati Uniti rappresentavano circa un terzo dell’intero parco circolante, ma nel 1920 le auto elettriche erano praticamente scomparse. Se Thomas Edison avesse avviato la produzione di batterie al nichel con qualche anno di anticipo, il mercato dell’auto negli anni successivi avrebbe probabilmente avuto uno sviluppo molto diverso. Nel secolo attuale, tre principali motivazioni hanno indotto i governi e le case costruttrici a programmare il graduale ridimensionamento dei motori a combustione interna a tutto vantaggio dei veicoli elettrici: la dipendenza da fonti non rinnovabili, la generazione di emissioni nocive per l’ambiente e l’inefficienza energetica. Le dinamiche di crescita negli ultimi anni del mercato dell’auto elettrica in Italia, in Europa e nei principali mercati mondiali sono state influenzate in maniera decisiva da fattori chiave come l’autonomia delle batterie, la presenza di colonnine di ricarica sul territorio, il ruolo delle politiche europee e degli incentivi governativi. Avendo ben presenti gli aspetti critici derivanti dall’adozione di massa in tempi relativamente ristretti dei veicoli elettrici, notevole attenzione merita quindi l'analisi dei possibili scenari futuri. A seconda che le tendenze registrate nei prossimi anni abbiano uno sviluppo “inerziale” rispetto agli attuali trend in atto, prevedano uno sviluppo sostenuto grazie a un supporto legislativo specifico o abbiano obiettivi di decarbonizzazione più sfidanti, la mobilità sostenibile potrà avere un ritmo di sviluppo sensibilmente differente. Dopo una prima esclusione totale, l’Unione Europea ha stabilito che, a partire dal 2035, i nuovi veicoli con motore endotermico potranno utilizzare esclusivamente carburanti a emissioni “neutre”. Il più stringente contesto normativo, con il conseguente ulteriore impulso alla diffusione di massa dell’auto elettrica, pone di fatto alcune importanti tematiche da affrontare. In primo luogo, per un lungo periodo sarà necessario avere la capacità di alimentare sia le auto elettriche con energie rinnovabili, sia quelle convenzionali con idrocarburi e carburanti sintetici. Un altro punto di attenzione sarà costituito dalla riduzione del costo delle batterie, elemento fondamentale nella produzione delle auto elettriche. Non meno importante sarà incentivare lo sviluppo della ricerca sul riuso e sullo smaltimento delle batterie, cercando di limitare la corsa mondiale allo sfruttamento dei giacimenti di litio e di cobalto. Inevitabilmente l’industria automobilistica tradizionale, con milioni di lavoratori coinvolti, sarà trasformata. Nel 2023, ogni cinque auto vendute, una sarà elettrica. Questa è una buona notizia per l’ambiente. Occorre però sottolineare che lo sfruttamento delle economie di scala permette oggi all’industria cinese di vendere sul mercato interno utilitarie elettriche con una qualità accettabile a un prezzo inferiore a 10.000 dollari, consentendo di assumere di fatto la leadership mondiale nel settore. La grande sfida per l’industria automobilistica italiana e per quella europea, che hanno rivestito finora un ruolo di primo piano nella produzione di auto con motore endotermico, è quindi appena cominciata.
Lo sviluppo dell'auto elettrica in Italia e a livello globale: situazione attuale e scenari futuri.
GRAZIANO, GIULIA
2022/2023
Abstract
Dopo numerosi tentativi infruttuosi di raggiungere una dimensione significativa di mercato, negli ultimi anni le vendite di auto elettriche hanno fatto registrare notevoli tassi di crescita. La storia dell’auto elettrica è costellata di momenti di grande successo e di altrettanti periodi d'ombra, partendo dai progetti di inizio Ottocento fino ad arrivare ai giorni nostri. Nel 1900 le vetture elettriche negli Stati Uniti rappresentavano circa un terzo dell’intero parco circolante, ma nel 1920 le auto elettriche erano praticamente scomparse. Se Thomas Edison avesse avviato la produzione di batterie al nichel con qualche anno di anticipo, il mercato dell’auto negli anni successivi avrebbe probabilmente avuto uno sviluppo molto diverso. Nel secolo attuale, tre principali motivazioni hanno indotto i governi e le case costruttrici a programmare il graduale ridimensionamento dei motori a combustione interna a tutto vantaggio dei veicoli elettrici: la dipendenza da fonti non rinnovabili, la generazione di emissioni nocive per l’ambiente e l’inefficienza energetica. Le dinamiche di crescita negli ultimi anni del mercato dell’auto elettrica in Italia, in Europa e nei principali mercati mondiali sono state influenzate in maniera decisiva da fattori chiave come l’autonomia delle batterie, la presenza di colonnine di ricarica sul territorio, il ruolo delle politiche europee e degli incentivi governativi. Avendo ben presenti gli aspetti critici derivanti dall’adozione di massa in tempi relativamente ristretti dei veicoli elettrici, notevole attenzione merita quindi l'analisi dei possibili scenari futuri. A seconda che le tendenze registrate nei prossimi anni abbiano uno sviluppo “inerziale” rispetto agli attuali trend in atto, prevedano uno sviluppo sostenuto grazie a un supporto legislativo specifico o abbiano obiettivi di decarbonizzazione più sfidanti, la mobilità sostenibile potrà avere un ritmo di sviluppo sensibilmente differente. Dopo una prima esclusione totale, l’Unione Europea ha stabilito che, a partire dal 2035, i nuovi veicoli con motore endotermico potranno utilizzare esclusivamente carburanti a emissioni “neutre”. Il più stringente contesto normativo, con il conseguente ulteriore impulso alla diffusione di massa dell’auto elettrica, pone di fatto alcune importanti tematiche da affrontare. In primo luogo, per un lungo periodo sarà necessario avere la capacità di alimentare sia le auto elettriche con energie rinnovabili, sia quelle convenzionali con idrocarburi e carburanti sintetici. Un altro punto di attenzione sarà costituito dalla riduzione del costo delle batterie, elemento fondamentale nella produzione delle auto elettriche. Non meno importante sarà incentivare lo sviluppo della ricerca sul riuso e sullo smaltimento delle batterie, cercando di limitare la corsa mondiale allo sfruttamento dei giacimenti di litio e di cobalto. Inevitabilmente l’industria automobilistica tradizionale, con milioni di lavoratori coinvolti, sarà trasformata. Nel 2023, ogni cinque auto vendute, una sarà elettrica. Questa è una buona notizia per l’ambiente. Occorre però sottolineare che lo sfruttamento delle economie di scala permette oggi all’industria cinese di vendere sul mercato interno utilitarie elettriche con una qualità accettabile a un prezzo inferiore a 10.000 dollari, consentendo di assumere di fatto la leadership mondiale nel settore. La grande sfida per l’industria automobilistica italiana e per quella europea, che hanno rivestito finora un ruolo di primo piano nella produzione di auto con motore endotermico, è quindi appena cominciata.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/152361