La tesi verte sul concetto di microgravità e cerca di spiegare gli effetti che induce sulla fisiologia umana e sulle piante. Nell’introduzione viene sottolineata l’importanza della gravità per l’evoluzione animale e vegetale sulla Terra e successivamente viene illustrato il concetto di microgravità dal punto di vista fisico. Sulle stazioni spaziali orbitanti infatti, non è presente assenza di gravità: il campo gravitazionale di minore intensità a cui si è sottoposti è dato da una condizione di caduta libera protratta nel tempo. In questa situazione, la forza centripeta data dall’attrazione gravitazionale e la forza centrifuga data dalla velocità si compensano perfettamente. Nel primo capitolo di trattazione vengono analizzati gli effetti sull’uomo. I sistemi anatomici colpiti sono principalmente tre: il cardiovascolare, il muscoloscheletrico e il neurovestibolare. I problemi più importanti che si riscontrano sono la sindrome delle “zampe di gallina” e del “viso gonfio”, l’atrofia del cuore e dei muscoli scheletrici, la decalcificazione delle ossa e la cinetosi spaziale. Infine, vengono elencate alcune delle contromisure che si sono sviluppate per evitare il decondizionamento: tra le altre vi è l’LBNP (lower body negative pressure), l’esercizio fisico con l’ARED e le contromisure alimentari e farmaceutiche. Nel secondo capitolo di trattazione vengono analizzati gli effetti sui vegetali. Il più evidente è sicuramente legato all’orientamento della crescita: la microgravità mette in crisi il meccanismo che le piante sfruttano per orientare la crescita delle radici contro gravità e dei germogli secondo gravità. Il risultato è che in ambiente aerospaziale la direzione di crescita delle piante è molto più casuale. Altri effetti evidenti sono processo d’invecchiamento alterato, assottigliamento della parete cellulare e crescita accelerata dell’alga chlorella. Nelle conclusioni vengono sottolineati i motivi per cui è importante studiare la microgravità e i suoi effetti. L’unicità di una condizione ambientale come la microgravità, permette infatti di effettuare moltissimi esperimenti che sulla Terra non sarebbero efficaci allo stesso modo.
Microgravità: descrizione e principali effetti sul corpo umano e sulle piante
ROSSI, GIOELE
2022/2023
Abstract
La tesi verte sul concetto di microgravità e cerca di spiegare gli effetti che induce sulla fisiologia umana e sulle piante. Nell’introduzione viene sottolineata l’importanza della gravità per l’evoluzione animale e vegetale sulla Terra e successivamente viene illustrato il concetto di microgravità dal punto di vista fisico. Sulle stazioni spaziali orbitanti infatti, non è presente assenza di gravità: il campo gravitazionale di minore intensità a cui si è sottoposti è dato da una condizione di caduta libera protratta nel tempo. In questa situazione, la forza centripeta data dall’attrazione gravitazionale e la forza centrifuga data dalla velocità si compensano perfettamente. Nel primo capitolo di trattazione vengono analizzati gli effetti sull’uomo. I sistemi anatomici colpiti sono principalmente tre: il cardiovascolare, il muscoloscheletrico e il neurovestibolare. I problemi più importanti che si riscontrano sono la sindrome delle “zampe di gallina” e del “viso gonfio”, l’atrofia del cuore e dei muscoli scheletrici, la decalcificazione delle ossa e la cinetosi spaziale. Infine, vengono elencate alcune delle contromisure che si sono sviluppate per evitare il decondizionamento: tra le altre vi è l’LBNP (lower body negative pressure), l’esercizio fisico con l’ARED e le contromisure alimentari e farmaceutiche. Nel secondo capitolo di trattazione vengono analizzati gli effetti sui vegetali. Il più evidente è sicuramente legato all’orientamento della crescita: la microgravità mette in crisi il meccanismo che le piante sfruttano per orientare la crescita delle radici contro gravità e dei germogli secondo gravità. Il risultato è che in ambiente aerospaziale la direzione di crescita delle piante è molto più casuale. Altri effetti evidenti sono processo d’invecchiamento alterato, assottigliamento della parete cellulare e crescita accelerata dell’alga chlorella. Nelle conclusioni vengono sottolineati i motivi per cui è importante studiare la microgravità e i suoi effetti. L’unicità di una condizione ambientale come la microgravità, permette infatti di effettuare moltissimi esperimenti che sulla Terra non sarebbero efficaci allo stesso modo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/152216