LA TRAIETTORIA NELL'ATMOSFERA

La traiettoria nell’atmosfera è un argomento studiato principalmente dalla fisica, con una chiara applicazione in ambito militare. L’esposizione richiede l’applicazione di concetti fisici e matematici e la necessità di ricavare formule per la comprensione logica degli argomenti, oltre all’utilizzo di grafici, tabelle e immagini, a supporto della spiegazione. La seguente Relazione di Laurea risulta essere uno studio approfondito della tematica sopra esposta. L’argomento trattato fa parte delle materie oggetto della Balistica, ovvero la scienza che studia i problemi relativi al moto dei proiettili lanciati da armi da fuoco, sia dentro l’arma, Balistica Interna, sia fuori di essa, Balistica Esterna. Oltre alle due tipologie appena nominate, è doveroso citare anche la Balistica Intermedia, che studia la relazione tra Balistica Interna ed Esterna e la Balistica Terminale, che riguarda l’interazione proietto bersaglio. La Balistica Esterna descrive i movimenti propri e la traiettoria di un proiettile in volo, per cui di seguito porremo l’attenzione solamente su questa branca, tralasciando, non per importanza, le altre. L’obiettivo è quello di prevedere con precisione la traiettoria del proiettile e di valutare l'effetto delle varie forze che agiscono su di esso. Ciò richiede una conoscenza approfondita della fisica dell'aria, delle proprietà dei materiali e della meccanica del proiettile. Inoltre, è importante considerare gli effetti delle variazioni ambientali, come il vento, la temperatura e la pressione atmosferica, che possono influire sulla traiettoria del proiettile in modo significativo. L’argomentazione si sviluppa a partire dal moto del proiettile nel vuoto, che permette di capire le leggi alla base del fenomeno fisico, ponendosi in una situazione semplificata e ideale. Nel vuoto, infatti, non è presente atmosfera ed è quindi possibile trascurare tutte quelle caratteristiche che modificano la traiettoria e il movimento del proiettile. In seguito, viene inserita la variabile atmosfera, che permette di comprendere la complessità di una traiettoria reale. Vengono quindi presentate le forze e i momenti che agiscono sul proiettile, con l’obiettivo di definire le principali differenze tra i due moti. Nella seguente relazione, verranno esaminati principalmente gli effetti misurati su 4 proiettili sparati da armi da fuoco con canna rigata1 , essendo quelli usati più frequentemente. Inoltre, verranno considerate sia traiettorie a tiro teso o diretto, ovvero quelle create da armi portatili, sia le traiettorie a tiro curvo o indiretto, sviluppate da artiglierie e mortai, specificando che le leggi balistiche a cui sono soggetti i proiettili sono le stesse. Considerata la complessità e l’imprevedibilità di alcuni fenomeni, spesso, per risolvere o limitare un problema balistico, si introducono altri problemi che prima non si presentavano. Lo studio porta a conoscere tutte le variabili che influiscono sul volo e di conseguenza sulla traiettoria, per limitare e per comprendere quale effetto produrranno, relativamente all’obiettivo.