L’ampio spettro delle minacce e dei rischi nei moderni scenari di impiego comportano che, in una stessa area, le unità potrebbero affrontare gruppi terroristici, disastri ambientali, epidemie ed eserciti regolari. In questo quadro, ciò che permette alle truppe di fronteggiare in maniera adeguata tali sfide è la prontezza psicologica. Tra i primi responsabili della “componente psicologica” ci sono i comandanti di ogni livello, i quali nella loro attività di comando devono interessarsi alla prevenzione, al riconoscimento di reazioni comportamentali, nonché di trovare soluzioni rispetto a situazioni critiche. Il modo in cui il comandante gestisce l’emergenza, ma anche le attività quotidiane, a livello personale e organizzativo, influenza l’efficienza psicofisica dei suoi uomini. L’esigenza di avere un’adeguata preparazione psicologica del personale impiegato ha portato nel tempo ad integrare sempre di più la dimensione psicologica nel ciclo operativo di impiego. L’obiettivo di questa tesi è quello di analizzare alcune delle linee guida NATO sul supporto psicologico, ponendo al centro la funzione del comandante al fine di individuare aspetti critici e potenziali sviluppi in questo ambito. Il riferimento principale è quindi la pubblicazione NATO AmedP – 8.10 “A psychological guide for leaders across the deployment cycle”, nella quale vengono presentate una serie di linee guida per i comandanti sul supporto psicologico nelle operazioni militari. La pubblicazione fornisce un approccio generale all’argomento in maniera tale da essere utile a un comandante di una qualsiasi nazione. Nella relazione verranno presi in esame il ruolo dell’addestramento a creare e mantenere la prontezza psicologica e come la linea di comando si inserisce – nella dimensione del supporto psicologico – all’interno del ciclo operativo.
LA PRONTEZZA PSICOLOGICA ALL'INTERNO DELLO STRUMENTO LOGISTICO: IL RUOLO DEL COMANDANTE
CAPRA, GIULIA
2022/2023
Abstract
L’ampio spettro delle minacce e dei rischi nei moderni scenari di impiego comportano che, in una stessa area, le unità potrebbero affrontare gruppi terroristici, disastri ambientali, epidemie ed eserciti regolari. In questo quadro, ciò che permette alle truppe di fronteggiare in maniera adeguata tali sfide è la prontezza psicologica. Tra i primi responsabili della “componente psicologica” ci sono i comandanti di ogni livello, i quali nella loro attività di comando devono interessarsi alla prevenzione, al riconoscimento di reazioni comportamentali, nonché di trovare soluzioni rispetto a situazioni critiche. Il modo in cui il comandante gestisce l’emergenza, ma anche le attività quotidiane, a livello personale e organizzativo, influenza l’efficienza psicofisica dei suoi uomini. L’esigenza di avere un’adeguata preparazione psicologica del personale impiegato ha portato nel tempo ad integrare sempre di più la dimensione psicologica nel ciclo operativo di impiego. L’obiettivo di questa tesi è quello di analizzare alcune delle linee guida NATO sul supporto psicologico, ponendo al centro la funzione del comandante al fine di individuare aspetti critici e potenziali sviluppi in questo ambito. Il riferimento principale è quindi la pubblicazione NATO AmedP – 8.10 “A psychological guide for leaders across the deployment cycle”, nella quale vengono presentate una serie di linee guida per i comandanti sul supporto psicologico nelle operazioni militari. La pubblicazione fornisce un approccio generale all’argomento in maniera tale da essere utile a un comandante di una qualsiasi nazione. Nella relazione verranno presi in esame il ruolo dell’addestramento a creare e mantenere la prontezza psicologica e come la linea di comando si inserisce – nella dimensione del supporto psicologico – all’interno del ciclo operativo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/152085